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Campania

Arrestata la Madre Superiora della Curia Vescovile di Ariano Irpino per Furto di Gioielli

Un episodio incredibile ha scosso la Curia Vescovile di Ariano Irpino, dove la madre superiora è stata arrestata per il furto di gioielli e oggetti d’oro, tra cui ex voto di valore spirituale e simbolico. La notizia è emersa dopo che il vescovo della diocesi ha presentato una denuncia ai Carabinieri, insospettito dalla scomparsa di numerosi oggetti in diverse parrocchie della zona.

Il provvedimento di arresto, eseguito venerdì 11 ottobre, ha portato la religiosa agli arresti domiciliari presso un monastero a San Cesareo, alle porte di Roma, sulla base di un’ordinanza del giudice per le indagini preliminari di Tivoli. La suora è accusata di furto pluriaggravato, con particolare riferimento alla sottrazione di beni destinati alla pubblica venerazione, aggravato anche da atti di violenza sulle cose.

Le indagini hanno rivelato prove schiaccianti contro la madre superiora, scoperte durante le perquisizioni dei locali a lei riservati all’interno della Curia. Si è appreso che la religiosa si sarebbe appropriata di diversi gioielli, accedendo alle stanze con le chiavi di cui era in possesso, nelle parrocchie di Santa Maria delle Fratte, Sant’Euplio, Santa Maria Assunta, San Sossio Baronia, Santa Maria della Neve, San Nicola Vescovo, San Giovanni Battista, e Madonna del Carmine, tutte nella diocesi di Ariano Irpino.

Tra gli oggetti rubati, figurava anche una reliquia di San Nicola di Bari, custodita in un medaglione di metallo, il cui valore trascende il semplice aspetto materiale. Dopo il furto, la madre superiora avrebbe ceduto i gioielli a vari esercizi commerciali, ottenendo circa 80.000 euro, somme che sono state trasferite all’estero.

Una parte del metallo prezioso è stata fusa e trasformata in lingotti, sequestrati durante le indagini, mentre altri oggetti e ex voto in argento sono stati ritrovati nascosti nella stanza occupata dalla religiosa ad Ariano Irpino e nella cesta della biancheria sporca nel monastero di San Cesareo.

Questo caso ha sollevato interrogativi profondi sulla fiducia all’interno delle istituzioni religiose e sull’importanza di controlli e vigilanza per proteggere beni che non solo possiedono un valore economico, ma rappresentano anche un patrimonio culturale e spirituale per la comunità.

Campania

Quattro Daspo Emessi a Napoli: Provvedimenti contro il Tifo Violento

La Questura di Napoli ha adottato quattro provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive, noti come DASPO, per far fronte a comportamenti violenti e provocatori da parte di alcuni tifosi.

Tra i provvedimenti spicca quello di cinque anni nei confronti di un tifoso del Napoli, responsabile di aver aggredito un supporter della squadra avversaria durante la partita di Coppa Italia contro il Modena, svoltasi il 10 agosto scorso. Questo episodio ha portato alla denuncia per lesioni personali aggravate, evidenziando un clima di tensione in occasione degli eventi calcistici.

Un altro provvedimento, della durata di quattro anni, è stato emesso nei confronti di un uomo di 50 anni originario di Roma. Questo tifoso è stato coinvolto in una commemorazione di un sostenitore napoletano deceduto nel 2014 e, in un gesto ritenuto provocatorio, ha esposto uno striscione sulla cancellata dello stadio, incitando alla violenza e alle minacce.

In aggiunta, un supporter del Giugliano Calcio, 34 anni, ha ricevuto un DASPO di due anni dopo essere stato denunciato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale durante una partita contro il Taranto il 23 agosto. Infine, un giovane di 20 anni è stato colpito da un provvedimento di due anni per aver utilizzato materiale pericoloso durante una manifestazione sportiva e per aver rifiutato di fornire le proprie generalità.

Questi provvedimenti si inseriscono in un più ampio quadro di azioni da parte delle autorità per garantire la sicurezza durante gli eventi sportivi e combattere la violenza legata al tifo.

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Campania

Napoli | Aggressione agli agenti: arrestato un 18enne in Piazza Capuana

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un giovane di 18 anni, di origine tunisina e irregolare sul territorio nazionale, dopo un violento episodio avvenuto in Piazza Capuana. Il giovane è accusato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre a essere denunciato per furto aggravato.

L’intervento degli agenti è stato sollecitato da un cittadino che ha segnalato un uomo seduto su una panchina come sospetto ladro del proprio cellulare. Gli agenti si sono immediatamente recati sul posto per identificare il presunto autore del furto. Tuttavia, il giovane ha reagito tentando di scappare, dando vita a una colluttazione con le forze dell’ordine. Solo dopo un difficile intervento, gli agenti sono riusciti a fermarlo e a condurlo in carcere.

Questo episodio evidenzia l’impegno della Polizia di Stato nel garantire la sicurezza pubblica e nella lotta contro la criminalità, nonostante le difficoltà incontrate nel corso delle operazioni.

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Campania

Afragola (NA) | Arrestato un 42enne per spaccio di droga

Un episodio significativo si è verificato ad Afragola, dove la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 42 anni con precedenti penali per detenzione di sostanze stupefacenti. Durante un’operazione di controllo, gli agenti hanno notato un comportamento sospetto da parte dell’individuo, che, accortosi della loro presenza, ha cercato di liberarsi di un sacchetto lanciandolo da una finestra.

Il sacchetto, recuperato dai poliziotti, conteneva 53 dosi di cocaina per un totale di circa 103 grammi. La perquisizione nell’appartamento ha portato alla scoperta di ulteriori sostanze illecite: 21 stecche di hashish per un peso di 68 grammi, due bilancini di precisione, 500 euro in contante e un sofisticato impianto di videosorveglianza che monitorava l’area circostante.

L’operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il traffico di droga e la criminalità locale, segnalando una continua vigilanza per garantire la sicurezza nella comunità.

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