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Calabria

Crotone | Scoperto funzionario pubblico per illecito cumulo di incarichi

Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Crotone hanno portato alla luce un caso di illecito cumulo di incarichi pubblici da parte di un dirigente amministrativo in servizio presso un Comune della provincia di Cosenza. L’uomo, sfruttando il suo studio professionale e occultando il suo impiego pubblico, ha ottenuto ulteriori incarichi presso altri enti tra il 2020 e il 2023, guadagnando indebitamente oltre 115.000 euro. La violazione delle norme sulla compatibilità lavorativa ha coinvolto anche alcuni degli enti con cui il funzionario ha collaborato, ora soggetti a una sanzione di oltre 60.000 euro.

Calabria

Reggio Calabria | Confisca definitiva di beni per un imprenditore calabrese legato alla ‘ndrangheta

GdF RC

La Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha eseguito un provvedimento di confisca definitivo disposto dalla magistratura di Catanzaro, riguardante il patrimonio di un imprenditore attivo anche nel settore del noleggio di apparecchi per il gaming. L’imprenditore è stato condannato per usura aggravata da legami mafiosi, con sentenza ormai passata in giudicato.

Il procedimento giudiziario, avviato nel novembre 2020, ha fatto emergere una sproporzione tra i beni posseduti dall’uomo e i suoi redditi dichiarati, collegando il suo patrimonio a una cosca della ‘ndrangheta attiva nel cosentino. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catanzaro e condotte dalla Guardia di Finanza, hanno permesso di accertare il possesso diretto e indiretto di beni di valore sproporzionato rispetto alle sue disponibilità economiche.

Il patrimonio confiscato comprende due aziende, quattro immobili, due automobili e due motocicli, per un valore complessivo significativo. La confisca è divenuta definitiva con la pronuncia irrevocabile della Corte di Appello, segnando così l’acquisizione di questi beni da parte dello Stato.

Questo intervento rappresenta un passo importante nella lotta contro le infiltrazioni mafiose nell’economia legale, evidenziando ancora una volta il ruolo cruciale delle indagini patrimoniali nel contrastare la criminalità organizzata.

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Calabria

Catanzaro | Sequestrata lussuosa villa di quasi 4 milioni di euro a imprenditore calabrese in Veneto

La Guardia di Finanza di Catanzaro ha eseguito un importante sequestro patrimoniale nei confronti di un imprenditore originario di Petilia Policastro, residente in Veneto. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ha portato al blocco di una villa di lusso del valore di circa 3,8 milioni di euro situata a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso.

L’imprenditore coinvolto è sospettato di essere collegato a reati finanziari, tra cui bancarotta fraudolenta e truffa, commessi nel corso di più di due decenni, dal 1996 al 2021. Gli investigatori hanno rilevato una significativa sproporzione tra il valore della proprietà e i redditi ufficialmente dichiarati dall’uomo e dai suoi familiari, suggerendo che l’acquisto dell’immobile potrebbe essere stato effettuato con proventi illeciti.

Il sequestro è stato disposto dal Tribunale di Catanzaro nell’ambito delle misure di prevenzione patrimoniale, in attesa della convalida definitiva del provvedimento nelle prossime settimane. L’operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il crimine economico e il riciclaggio di denaro attraverso investimenti immobiliari.

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Attualità

Sequestrati 280 chili di cocaina nel porto di Gioia Tauro

Il Comando Provinciale di Reggio Calabria, in stretta sinergia e proficua collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), ha sequestrato presso il Porto di Gioia Tauro un ingente carico di 280 chilogrammi di cocaina purissima.
In particolare, i militari del Gruppo di Gioia Tauro e i funzionari dell’Ufficio delle dogane di Gioia Tauro, nel corso di un’attenta attività di analisi operativa e di costante monitoraggio delle spedizioni commerciali in transito nella locale area portuale, hanno individuato alcuni container sospetti, all’interno dei quali è stato scoperto il notevole quantitativo di cocaina sottoposto a sequestro.

L’attività repressiva condotta ha inferto un forte colpo ai sodalizi criminali che avrebbero beneficiato della ragguardevole fornitura di stupefacente, in quanto la partita di droga sequestrata, una volta immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare alle organizzazioni criminali destinatarie l’enorme introito di oltre 40 milioni di euro.
Il risultato conseguito è stato ottenuto avvalendosi delle apparecchiature scanner in dotazione ad ADM, nonchè ricorrendo all’infallibile ausilio delle unità cinofile in forza al Gruppo della Guardia di Finanza di Gioia Tauro.

Il porto di Gioia Tauro si conferma un importante crocevia di traffici illeciti a contrasto dei quali è stato da tempo predisposto un efficace dispositivo di controllo da parte della Guardia di Finanza e ADM che, sotto il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria, sviluppano sistematicamente la loro attività di contrasto al traffico internazionale di stupefacenti, a tutela della legalità, della salute e della sicurezza del Paese e dell’Unione Europea.
-foto ufficio stampa Gdf-

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