Cronaca
Como | Smantellato traffico di droga tra Italia e Svizzera, arrestato un giovane di 24 anni
La Polizia di Stato di Como, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha messo fine a un traffico di sostanze stupefacenti tra Italia e Svizzera, arrestando un giovane di 24 anni residente nella provincia di Como. L’uomo, di origini libanesi, era già noto alle forze dell’ordine per reati legati allo spaccio di droga, furti e detenzione di armi.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Como, avevano portato a sospettare che il giovane, nonostante fosse privo di un’occupazione stabile, fosse coinvolto in attività illecite. Viaggiava frequentemente tra i due paesi a bordo di auto di lusso, un comportamento che ha insospettito gli investigatori. Durante un appostamento, gli agenti hanno notato il sospettato salire su un SUV con targa svizzera e dirigersi verso il confine con la Svizzera attraverso un valico secondario.
Fermato poco prima di attraversare la frontiera, il giovane è stato sottoposto a un controllo approfondito. Grazie all’aiuto di “Anima”, un cane antidroga della Guardia di Finanza, è stata individuata un’ingente quantità di cocaina nascosta sotto il sedile dell’auto. Nel totale, sono stati rinvenuti quasi 550 grammi di droga e denaro contante.
A seguito dell’arresto, la polizia ha eseguito una perquisizione presso l’abitazione del giovane, dove è stato trovato ulteriore materiale incriminante. Il sospettato è stato condotto in carcere, in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.
Cronaca
Cuneo | Un’estate di “Salvataggi in Montagna”: 262 persone tratte in salvo
L’estate appena trascorsa è stata particolarmente impegnativa per la Stazione di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Cuneo, che ha condotto 23 operazioni di soccorso in montagna, garantendo il recupero di 262 persone, tra escursionisti e appassionati di sport all’aria aperta. Gli interventi hanno coinvolto una vasta collaborazione con il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, Vigili del Fuoco e il servizio 118.
Le operazioni hanno spesso richiesto interventi in condizioni difficili, compresi soccorsi notturni e recuperi in aree impervie. Uno degli episodi più complessi ha riguardato il salvataggio di tre persone disperse in alta montagna durante la notte. Dopo sei ore di ricerca, i malcapitati sono stati individuati e riportati in sicurezza grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate, come droni e sistemi di localizzazione, oltre all’aiuto di cani addestrati.
Campania
Salerno | Arrestato il Sindaco di Capaccio Paestum per Corruzione e appalti pilotati
Nella mattinata del 3 ottobre 2024, un’importante operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Salerno ha portato all’arresto di sei persone, tra cui Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum e Presidente della Provincia di Salerno. Le accuse mosse agli indagati, a vario titolo, includono reati legati alla corruzione e all’alterazione di gare d’appalto per lavori pubblici.
Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza di Eboli e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno, si concentrano su due progetti di efficientamento energetico per l’illuminazione pubblica del comune di Capaccio Paestum. Tali lavori sono stati affidati alla DERVIT S.p.A., società al centro delle accuse. Il sequestro di beni per oltre 543.000 euro è stato eseguito in parallelo all’arresto degli indagati.
Secondo le ipotesi investigative, gli indagati avrebbero manipolato le gare d’appalto per garantire la vittoria della DERVIT S.p.A., attraverso collusioni e procedure fraudolente. Tra le figure coinvolte, oltre al sindaco Alfieri, ci sono esponenti di rilievo del comune e della DERVIT, tra cui il legale rappresentante Vittorio De Rosa e il responsabile tecnico del comune, Carmine Greco.
Le intercettazioni e la documentazione raccolta durante le indagini hanno evidenziato come gli accordi per l’assegnazione dei lavori fossero stati stabiliti molto prima dell’indizione ufficiale delle gare. Tra le irregolarità riscontrate, anche il ricorso a professionisti compiacenti e la partecipazione di ditte senza i requisiti necessari, con l’obiettivo di blindare il risultato a favore della DERVIT.
Cronaca
Vicenza | Maxi-sequestro di abbigliamento contraffatto: oltre 5.200 capi, due indagati
La Guardia di Finanza di Vicenza ha compiuto un’importante operazione contro la commercializzazione di abbigliamento contraffatto, che ha portato al sequestro di oltre 5.200 articoli di noti marchi sportivi. L’azione investigativa, coordinata dalla Procura di Padova, ha coinvolto un magazzino logistico nel padovano e un uomo residente formalmente in Croazia, già noto per reati analoghi. Gli articoli, accuratamente stoccati in cartoni pronti per la spedizione, appartenevano a marchi prestigiosi come Adidas, Nike, e Lacoste. Le persone coinvolte non hanno saputo fornire documenti che ne certificassero l’autenticità, motivo per cui sono ora indagate per ricettazione e vendita di prodotti contraffatti. La lotta alla contraffazione si conferma una priorità per tutelare il mercato legale e garantire la sicurezza dei consumatori.
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