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Curiosità

Sai che cosa nascondeva la Bara di Piombo sotto Notre-Dame?

Un recente sviluppo ha finalmente portato alla luce i segreti custoditi nei sarcofagi di piombo scoperti sotto la Cattedrale di Notre-Dame, dopo l’incendio che l’ha devastata nel 2019. Gli archeologi, nel corso delle loro indagini, hanno identificato due antichi corpi sepolti sotto le rovine, rivelando storie affascinanti legate a personalità storiche.

Il primo sarcofago, appartenente a Messire Antoine de la Porte, un noto canonico morto nel 1710, è stato facilmente identificato grazie alla sua notorietà e all’epitafio che ne conferma l’identità. La sua sepoltura di prestigio riflette la sua posizione influente nella società dell’epoca.

Ma l’attenzione si concentra ora sul secondo corpo, rimasto avvolto nel mistero per anni. Recenti analisi hanno portato i ricercatori a credere che possa appartenere al poeta francese Joachim du Bellay, figura di spicco del XVI secolo. Gli indizi raccolti, tra cui segni di malattie croniche e particolari morfologici, offrono spunti sulla sua vita e sulla sua salute. Il suo cranio, segato post-mortem, testimonia una pratica comune tra i nobili dell’epoca, mentre le condizioni delle ossa indicano una vita segnata da difficoltà.

Tuttavia, l’ubicazione della sua sepoltura solleva interrogativi: perché il corpo di du Bellay si trovava sotto il transetto centrale di Notre-Dame, quando storicamente si credeva fosse sepolto in una cappella laterale? Gli archeologi formulano due ipotesi: una sepoltura temporanea divenuta definitiva o un possibile spostamento del sarcofago avvenuto nel 1569.

Curiosità

Sai che cosa succede se dai LSD al tuo cane?

In un’innovativa ricerca condotta in Spagna, i ricercatori hanno esplorato un approccio sorprendente per trattare l’ansia nei cani, utilizzando una microdose di 1cP-LSD, un derivato dell’LSD. Il soggetto di questo studio era Lola, un cane meticcio che soffriva di grave ansia da separazione, con comportamenti distruttivi e abbaio incessante quando lasciata sola.

Lo studio, pubblicato sulla rivista “Veterinary Research Communications”, ha rivelato risultati straordinari. Dopo aver somministrato la microdose nascosta in un boccone di prosciutto, i ricercatori hanno osservato Lola per più di cinque ore. Con grande sorpresa, la cagnolina ha mostrato un comportamento completamente diverso: ha smesso di manifestare segni di ansia, apparendo calmo e rilassato anche in assenza del padrone.

I ricercatori hanno evidenziato che la microdose era sicura e non ha provocato effetti collaterali né reazioni psichedeliche. Questo rappresenta un’importante apertura nel campo della medicina veterinaria, suggerendo potenziali applicazioni delle sostanze psichedeliche nel trattamento dei disturbi comportamentali degli animali, un ambito ancora poco esplorato.

Sebbene l’esperimento su Lola sia stato promettente, gli esperti avvertono che è necessario procedere con cautela. La ricerca sull’uso delle sostanze psichedeliche negli animali è ancora in fase sperimentale e richiede studi più approfonditi per comprendere appieno gli effetti e i meccanismi d’azione a lungo termine.

Il caso di Lola segna un passo avanti significativo nella ricerca di nuove soluzioni per l’ansia nei cani. Se i futuri studi confermeranno l’efficacia e la sicurezza di questo approccio, potremmo assistere a un cambiamento radicale nel modo in cui affrontiamo i disturbi comportamentali dei nostri animali domestici.

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Curiosità

SAI CHE…un pesce ha trovato una curiosa strategia di difesa nel mondo marino?

In un sorprendente episodio di simbiosi nel regno marino, un giovane pesce jack ha attirato l’attenzione grazie a una fotografia vincitrice del concorso Ocean Photographer of the Year 2024. Questo pesce ha scelto di rifugiarsi all’interno di una medusa, utilizzandola come un’efficace protezione contro i predatori. Grazie alla sua capacità di sviluppare un’immunità al veleno della medusa, il pesce riesce a nascondersi tra i tentacoli urticanti, creando un rifugio sicuro e al contempo permettendo alla medusa di muoversi più velocemente nell’acqua per nutrirsi.

Questa interazione simbiotica rappresenta un esempio affascinante di come le specie marine possano collaborare per aumentare le loro possibilità di sopravvivenza. Altri scatti premiati nel concorso mostrano momenti incredibili della vita marina, come i piccoli pesci plainfin midshipman che rimangono protetti dai loro genitori o le spettacolari scene di calamari opalescenti che depositano le uova.

Il concorso ha visto trionfare anche Rafael Fernández Caballero, la cui immagine di una balena di Bryde che si tuffa in un gruppo di sardine ha catturato la meraviglia di un raro evento di predazione collettiva. Queste straordinarie fotografie non solo mettono in luce la bellezza della vita oceanica, ma offrono anche uno spaccato delle relazioni uniche e sorprendenti che si sviluppano nel mare.

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Curiosità

Sai che Moo Deng il piccolo ippopotamo ha conquistato il cuore del web?

Nel mondo spesso dominato da notizie tristi, un piccolo cucciolo di ippopotamo ha portato un raggio di sole sul web. Moo Deng, un adorabile ippopotamo pigmeo nato al Khaow Kheow Open Zoo, situato a est di Bangkok, in Thailandia, ha catturato l’attenzione di utenti di tutto il mondo grazie al suo carattere vivace e alla sua dolcezza.

Il nome Moo Deng, scelto da una comunità di utenti su Facebook, significa “maialino rimbalzante” in thailandese, un omaggio simpatico a un piatto locale. Le immagini e i video del cucciolo hanno rapidamente spopolato sui social media, accumulando milioni di visualizzazioni su piattaforme come X, Facebook e TikTok. La sua popolarità è cresciuta a tal punto che i responsabili dello zoo hanno dovuto limitare le visite per proteggere Moo Deng dalle troppe attenzioni.

Moo Deng appartiene alla rara specie degli ippopotami pigmei, di cui rimangono solo circa 2.000 esemplari in natura, principalmente in Liberia. Questi ippopotami sono più piccoli dei loro cugini fluviali, sono timidi, notturni e completamente erbivori. Purtroppo, la loro esistenza è minacciata dalla distruzione dell’habitat naturale e dall’inquinamento dei fiumi.

Nonostante le sfide, la nascita di Moo Deng offre una luce di speranza. Gli ippopotami pigmei si riproducono bene in cattività, e la crescente popolarità del cucciolo potrebbe attrarre l’attenzione necessaria per le iniziative di conservazione, fondamentali per salvare la specie. Con la dolcezza di Moo Deng che continua a incantare il mondo, ci si augura che questa storia porti a un maggiore impegno nella protezione di questi straordinari animali.

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