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Cronaca

Operazione “Doppia curva”: perquisita la casa di Emis Killa, trovate armi e contanti

La maxi inchiesta sugli Ultras di Milan e Inter ha preso una piega inaspettata, colpendo non solo il rapper Fedez, ma anche il suo amico e collega Emis Killa. Recentemente, la polizia ha arrestato 18 persone e, nell’ambito dell’operazione chiamata “Doppia curva”, ha eseguito una perquisizione nella casa del noto rapper, portando alla luce dettagli sorprendenti.

Le indagini si sono intensificate a causa delle relazioni di Emis Killa con alcuni leader della tifoseria rossonera. Un episodio che ha attirato l’attenzione degli investigatori risale allo scorso agosto, quando il rapper è stato visto accompagnare Luca Lucci, una figura di spicco tra gli Ultras del Milan, a una partita. Questo legame ha sollevato interrogativi sulla natura delle sue interazioni e ha portato alla decisione di eseguire una perquisizione nel suo domicilio.

Durante il blitz, gli agenti hanno rinvenuto 40.000 euro in contanti e un assortimento di armi non convenzionali, tra cui uno sfollagente, un manganello telescopico, tre tirapugni, sette coltelli e uno storditore elettrico. Trovamenti che hanno lasciato i fan del rapper increduli e preoccupati.

Nonostante il materiale scoperto, Emis Killa non è attualmente indagato ufficialmente nell’inchiesta. La sua reazione alla vicenda è stata finora silenziosa, e, mentre il caso si sviluppa, ha continuato a promuovere la sua musica. Recentemente, ha pubblicato un post su Instagram per annunciare il suo nuovo singolo in collaborazione con Massimo Pericolo, intitolato “Nino Nino”.

L’inchiesta sugli Ultras e le sue implicazioni nel mondo della musica italiana continuano a destare interesse e preoccupazione, portando alla luce connessioni sorprendenti tra artisti e gruppi di tifosi. Con il proseguire delle indagini, il futuro di Emis Killa e la sua carriera musicale rimangono in attesa di sviluppi, mentre i fan e il pubblico si chiedono quali saranno le conseguenze di questa situazione.

Cronaca

Rivoli (TO) | Una settimana di arresti: aggressioni, furti e spaccio di stupefacenti

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Rivoli hanno intensificato i controlli sul territorio, portando a termine una serie di operazioni che hanno portato all’arresto di diversi individui per reati gravi.

Il 28 settembre, i militari sono intervenuti presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “degli Infermi” di Rivoli, dove un ventisettenne di origini ucraine, in evidente stato di alterazione, ha aggredito il personale sanitario e tentato di colpire i Carabinieri. Arrestato per resistenza e porto di oggetti atti a offendere, è stato trasferito in carcere.

Il giorno successivo, ad Avigliana, un giovane nordafricano è stato arrestato dopo aver rubato abbigliamento per un valore di circa 500 euro da un negozio. Durante la perquisizione, è stata rinvenuta una pipetta contenente sostanze stupefacenti, portando a una segnalazione alla Prefettura.

Il 30 settembre, a Collegno, un uomo senza fissa dimora ha tentato di rubare prodotti di profumeria, aggredendo il direttore del supermercato. I Carabinieri, prontamente intervenuti, lo hanno arrestato per rapina impropria e furto. Nella stessa serata, a Beinasco, un ventisettenne è stato fermato mentre cedeva stupefacenti e, nel tentativo di nascondere le prove, ha ingerito ovuli contenenti droga. Anche lui è stato arrestato e trattenuto in isolamento sanitario.

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Cronaca

Rieti | Si fingeva un falso membro della Guardia di Finanza: denunciato

GdF Rieti

Nel pomeriggio del 20 agosto, i militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Rieti hanno proceduto alla denuncia di un uomo che si era finto membro delle Fiamme Gialle. L’individuo, di mezza età, si era presentato presso un artigiano della zona con l’intento di ottenere una riparazione per la sua bicicletta.

Durante l’interazione, il falsario ha mostrato rapidamente un tesserino di riconoscimento con una placca metallica, cercando di intimidire l’artigiano e richiedendo di essere trattato con una certa considerazione in quanto presunto appartenente alle forze di polizia. L’uomo ha anche insinuato di essere in servizio nella zona per effettuare controlli, cercando così di esercitare un’influenza sul professionista.

Le indagini sono ora in corso per chiarire ulteriori dettagli sulla vicenda e valutare eventuali responsabilità legali del denunciato. La Guardia di Finanza sottolinea l’importanza di segnalare comportamenti sospetti e di non farsi intimorire da chi tenta di sfruttare l’autorità altrui per fini personali.

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Cronaca

Piacenza | Controlli sulla Spesa Pubblica: denunciato Imprenditore Agricolo per Frode ai Fondi PNRR

La Guardia di Finanza di Piacenza ha portato a termine un’importante operazione di controllo riguardante l’utilizzo dei fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Le indagini hanno portato alla denuncia di un imprenditore del settore agricolo, accusato di aver indebitamente percepito erogazioni pubbliche destinate a sostenere investimenti in energie rinnovabili.

I militari hanno avviato un’attività ispettiva mirata a garantire la corretta assegnazione e gestione delle risorse economiche, analizzando in dettaglio le misure di finanziamento attive. Attraverso un monitoraggio scrupoloso delle informazioni disponibili, è stata identificata un’azienda agricola locale che aveva richiesto un contributo di circa 60.000 euro per l’installazione di un impianto fotovoltaico, con un costo complessivo di 150.000 euro.

Tuttavia, gli accertamenti hanno rivelato che l’azienda non possedeva i requisiti necessari per accedere ai fondi, poiché nel 2021 aveva registrato un fatturato ben al di sotto dei limiti stabiliti dalla normativa. Ulteriori indagini hanno mostrato che il titolare aveva presentato documentazione falsa per giustificare l’avvio dei lavori, i quali, di fatto, non erano mai stati avviati.

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