La Squadra Mobile della Questura di Isernia ha identificato e denunciato il presunto responsabile di una rapina ai danni di un’anziana donna di oltre novant’anni, avvenuta nel luglio scorso. L’autore del reato è un giovane di origini campane, già noto alle forze dell’ordine per diversi precedenti.

L’episodio si è verificato quando il ragazzo è riuscito a entrare nell’abitazione della vittima con una scusa. Una volta dentro, ha rovistato nelle stanze, concentrandosi sulla camera da letto, e ha sottratto una preziosa collana di perle conservata in un cofanetto. Non contento, ha anche strappato con forza una seconda collana dal collo dell’anziana.

La Polizia Scientifica, intervenuta sul posto, è riuscita a rilevare un’impronta digitale sul cofanetto in metallo che custodiva la collana rubata. Grazie all’analisi effettuata dal Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica di Napoli, l’impronta ha permesso di risalire all’identità del giovane.

Essendo minorenne, il ragazzo è stato deferito alla Procura dei Minori presso il Tribunale di Campobasso. Attualmente, il caso si trova nella fase delle indagini preliminari, e il giovane avrà la possibilità di presentare la propria difesa secondo quanto previsto dal Codice di Procedura Penale.

Questo intervento rappresenta un importante passo avanti nelle indagini e dimostra l’efficacia della collaborazione tra le diverse unità della Polizia Scientifica per risolvere casi complessi e garantire giustizia alle vittime.

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Biella hanno arrestato due persone, un uomo e una donna, dopo aver bloccato un’auto che trasportava oltre un chilo di hashish. L’operazione è avvenuta dopo settimane di monitoraggio su un sospetto residente nel cossatese, ritenuto un attore centrale nello spaccio di stupefacenti nella zona. Lunedì sera, i militari hanno seguito l’uomo e la sua compagna mentre si dirigevano in autostrada verso Torino, ritenendo che fossero in procinto di rifornirsi di droga.

Dopo un’attesa ai caselli, il veicolo è stato intercettato al casello di Balocco. L’uomo ha tentato di eludere il controllo, cercando addirittura di investire uno dei carabinieri. Ne è seguito un breve inseguimento, durante il quale il fuggitivo ha perso il controllo dell’auto e ha tentato una fuga a piedi, prontamente fermata dalle forze dell’ordine.

A bordo del mezzo sono stati trovati due involucri contenenti un chilo di hashish e piccole quantità di cocaina. L’uomo, già noto per precedenti penali, è stato arrestato insieme alla donna, incensurata. Entrambi sono ora detenuti presso il carcere di Vercelli, in attesa delle decisioni della magistratura.

Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Centrale” di Catania hanno recentemente disposto la sospensione dell’attività di un bar-centro scommesse situato in via Vittorio Emanuele. Questa decisione è stata presa dal Questore, in base all’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, a seguito di evidenze che dimostravano come il locale fosse diventato un ritrovo abituale per individui con precedenti penali.

Le indagini condotte dagli agenti hanno rivelato, in diverse occasioni, la presenza costante di clienti noti per reati gravi, tra cui spaccio di droga, furto aggravato, evasione, ricettazione, rapina, estorsione e partecipazione a giochi d’azzardo. La situazione ha sollevato preoccupazioni per l’ordine pubblico e la sicurezza della comunità.

Tra i frequentatori del bar, sono stati identificati anche soggetti già soggetti a misure di prevenzione, come la Sorveglianza Speciale e l’Avviso Orale del Questore. A seguito di questi accertamenti, il Commissariato ha avviato una procedura che ha portato alla decisione di chiudere temporaneamente l’esercizio per un periodo di sette giorni.

Questa misura è in linea con la normativa, che consente al Questore di intervenire in caso di attività pubbliche che rappresentano un pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico. La sospensione non solo mira a garantire un ambiente più sicuro per la comunità, ma funge anche da deterrente per coloro che potrebbero continuare a frequentare luoghi associati a comportamenti illeciti.

L’azione delle forze dell’ordine sottolinea l’impegno delle autorità nel garantire un contesto sociale più sicuro e nella tutela delle attività economiche che rispettano le leggi, contribuendo così a una maggiore sicurezza collettiva.