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Cronaca

Forlì | Sequestrate diverse centinaia di magliette sportive contraffatte, 4 denunce

Alla vigilia della ripresa del campionato di calcio e dell’inizio delle competizioni europee, la Guardia di Finanza di Forlì ha portato a termine un’importante operazione anticontraffazione, sequestrando oltre 800 magliette sportive con i loghi falsificati di famose squadre di calcio europee. L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Forlì, ha coinvolto quattro persone di origine bangladese, accusate di commercio di prodotti contraffatti e ricettazione.

Le Fiamme Gialle hanno condotto i controlli in quattro empori situati lungo la riviera romagnola, tra Cesenatico e Gatteo, frequentati principalmente da turisti. In uno di questi negozi, gestito da un commerciante sessantenne, sono state sequestrate quasi 300 magliette sportive con marchi contraffatti. I prodotti, sebbene riportassero i loghi e i colori ufficiali delle squadre, non presentavano le etichette e gli ologrammi richiesti per la vendita autorizzata. Successivamente, altri tre negozi, due a Cesenatico e uno a Gatteo, sono stati perquisiti, portando al sequestro di ulteriori 550 magliette contraffatte.

L’operazione si è estesa anche alle abitazioni dei commercianti coinvolti, situate a Cesena e Cesenatico, dove i finanzieri hanno acquisito documentazione utile per ricostruire la filiera illegale di questi prodotti. Si stima che il giro d’affari legato alla vendita di queste magliette contraffatte ammonti a circa 10.000 euro.

Questa azione rientra in una più ampia campagna di controlli volti a contrastare la diffusione di prodotti falsi, garantendo la protezione dei consumatori e la tutela del mercato legale. La vendita di articoli contraffatti non solo danneggia l’economia legale, ma alimenta circuiti sommersi legati al lavoro nero, all’evasione fiscale e, in alcuni casi, alla criminalità organizzata. Questi fenomeni rappresentano una grave minaccia per il gettito fiscale del Paese e, di conseguenza, per la capacità dello Stato di fornire servizi pubblici ai cittadini.

È importante ricordare che, secondo il principio della presunzione di innocenza, le persone coinvolte saranno considerate colpevoli solo in caso di sentenza definitiva di condanna. Nel frattempo, l’operazione dimostra l’impegno costante delle forze dell’ordine nella lotta contro la contraffazione e l’illegalità economica, con l’obiettivo di proteggere il tessuto produttivo legale e garantire la libera concorrenza sul mercato.

Cronaca

Roma| Operazione contro sfruttamento della prostituzione

Questura di Roma

Recentemente, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza hanno portato a termine un’importante operazione contro il reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Questa operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, ha visto l’emissione di due misure cautelari e un sequestro preventivo a carico di due individui coinvolti in tali attività illecite.

Le indagini hanno portato alla scoperta di un’attività illecita che si svolgeva all’interno del night club “Elite 2”, situato in via dell’Umiltà. Questo locale era stato organizzato in modo tale da facilitare la prostituzione, offrendo spazi riservati per incontri sessuali a pagamento e indirizzando i clienti verso le prostitute. Il club è stato sottoposto a sequestro e il provvedimento è stato emesso dopo aver raccolto prove concrete di colpevolezza.

Le indagini sono state avviate a seguito delle denunce di una giovane dipendente del locale, e hanno rivelato una rete complessa di sfruttamento. Il night club impiegava numerose “entraîneuse”, che intrattenevano i clienti con spettacoli di lap dance e offrivano servizi sessuali privati a pagamento.

Le misure cautelari comprendono l’arresto di un individuo e il divieto di dimora nel comune di Roma per l’altro, mentre il club è stato temporaneamente chiuso. È importante notare che queste misure sono state adottate nell’ambito della fase preliminare delle indagini e gli indagati godono della presunzione di innocenza fino al termine del processo.

Questa operazione riflette l’impegno continuo delle autorità romane nella lotta contro i crimini che violano i diritti delle persone, sottolineando la determinazione nel combattere l’illegalità e garantire giustizia.

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Cronaca

Trieste | Controlli nel Porto Franco: scoperte irregolarità fiscali

GdF

Nel primo semestre dell’anno, la Guardia di Finanza di Trieste ha condotto una serie di controlli approfonditi nelle aree portuali del Punto Franco Nuovo, concentrandosi in particolare sulle concessioni demaniali marittime. Le verifiche, che hanno interessato circa 1000 metri quadrati, hanno coinvolto diverse imprese attive nel settore dei servizi logistici legati al trasporto merci. L’operazione si inserisce nel quadro delle attività di tutela dei tributi locali, pianificate dalle autorità fiscali del Friuli Venezia Giulia.

I controlli hanno rivelato irregolarità fiscali in dodici aziende, che non avevano presentato le dichiarazioni catastali richieste e avevano evaso l’IMU (Imposta Municipale Propria) e l’ILIA (Imposta Locale Immobiliare Autonoma). Il totale delle imposte non versate è stato stimato attorno ai 50.000 euro.

L’intervento della Guardia di Finanza ha permesso il recupero delle somme dovute, comprensive di sanzioni e interessi, e la regolarizzazione delle posizioni fiscali delle aziende coinvolte. L’operazione si è svolta in coordinamento con l’Agenzia delle Entrate, l’Autorità di Sistema Portuale e il Comune di Trieste, in un’azione congiunta mirata a garantire il corretto adempimento degli obblighi tributari nelle aree portuali.

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Cronaca

Rimini | Sequestrato pesce non tracciato e scoperti lavoratori in nero

GdF Rimini

Nel corso di recenti operazioni di vigilanza sulla costa riminese, la Guardia di Finanza ha effettuato controlli in un noto locale situato sul lungomare di Marina Centro, riscontrando gravi irregolarità legate alla tracciabilità dei prodotti ittici e al lavoro sommerso.

Durante l’ispezione, il personale della Stazione Navale ha scoperto oltre 60 chili di pesce privo della documentazione necessaria per garantirne la tracciabilità, un requisito fondamentale per la sicurezza alimentare. Il prodotto, considerato non idoneo al consumo, è stato sequestrato e destinato alla distruzione. L’operatore del locale è stato sanzionato con una multa di 1.500 euro per la violazione delle norme relative alla filiera alimentare.

Oltre alle irregolarità riguardanti il pesce, i finanzieri hanno rilevato la presenza di tre dipendenti impiegati senza regolare contratto. La mancata comunicazione preventiva delle assunzioni ha comportato l’applicazione di una sanzione complessiva di circa 12.000 euro. Inoltre, poiché il numero di lavoratori in nero superava il 10% del personale totale, è stata inoltrata una segnalazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Rimini – Forlì Cesena, con il rischio di sospensione dell’attività.

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