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Liguria

Ranzo (IM) | Ecco “Mortai in vigna”, un evento per valorizzare e promuovere il territorio della Valle Arroscia

I vigneti di Ranzo protagonisti dell’evento enogastronomico “Mortai in Vigna”, il primo esperimento di cucina cooperativa tra i filari con musica dal vivo e degustazione di vini. L’experience, ideata da Franco Laureri, si ispira alla filosofia del Cooking Team Building e si svolgerà nello spirito di “Calici di Stelle”.

Durante la serata, gli ospiti collaboreranno nella preparazione di un’apericena.L’esperienza enogastronomica, organizzata dall’amministrazione comunale, con la collaborazione dalla Pro Loco di Ranzo e dell’associazione Antiche Vie del Sale, sarà arricchita dalla musica della violinista sanremese Cristina Silvestro, che si esibirà tra i filari delle vigne, creando un’atmosfera magica. Inoltre, gli chef Ugo Vairo del Ristorante Gallo Della Checca, Marisa Plando dell’Agriturismo La Fattoria, Mirella Burcea della Trattoria Nadia e Ludovico Moisello del Ristorante Moisello delizieranno i presenti con una performance ai fornelli dedicata al pregiato Pigato di Ranzo. La “Città del Vino”, giovedì 12 settembre, dalle 18.30, tra i filari della Borgata Ricci, torna protagonista di esperienze legate al vino e al lifestyle del turismo green.

“Questo evento – spiega il sindaco Giancarlo Cacciò – promuove la sostenibilità attraverso un concept che offre ai visitatori un modo rispettoso e consapevole di vivere il territorio e gustare appieno dei suoi valori”. I protagonisti dell’evento saranno i vini di Ranzo e le sue cantine, con degustazioni guidate a cura dei sommelier A.I.S. Cristina Silvestro , Francesca Vairo e Giovanni Revello. “Un’occasione imperdibile per vivere un’esperienza enogastronomica e musicale unica, immersi nella bellezza delle vigne e nella convivialità di una serata sotto le stelle”, conclude il sindaco di Ranzo.

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Genova | Al Salone Nautico una nuova iniziativa per difendere il mare

Non un nuovo gozzo ma una iniziativa per difendere il mare. È quella promossa dal Cantiere Sciallino che lunedì 23 settembre al 64° Salone Nautico Interazionale di Genova, in collaborazione con Nuova C. Plasticadistribuirà gratuitamente il contenitore Marino, realizzato con plastica riciclata certificata, da utilizzare per il recupero degli oli alimentari esausti.

Con questa iniziativa Sciallino, che con il suo cantiere di Ceriale, in provincia di Savona, si affaccia sulla Riviera Ligure di Ponente, ed è all’interno di Pelagos e del Santuario dei Cetacei, intende invitare gli amanti del mare a proteggere questa zona di mare compresa tra SardegnaToscanaLiguriaPrincipato di Monaco e Francia.

Pelagos è l’unica area marina internazionale nel Mar Mediterraneo dedicata alla‎ ‎protezione dei mammiferi marini e dei loro habitat ed è stata istituita nel 1999. Un’area fondamentale per la conservazione di balenedelfini e altre specie marine dove però il traffico marittimo e quello diportistico sono molto intensi.

Da qui l’iniziativa di Sciallino che si inserisce nel suo impegno a favore dell’ambiente concretizzata nel lancio nel 2023 dello Sciallino 23 Hybrid con propulsione diesel ed elettrica e con la realizzazione di un impianto fotovoltaico in grado di soddisfare gran parte del fabbisogno energetico del Cantiere.

Il contenitore Marino, che verrà distribuito gratuitamente da Sciallino soltanto nella giornata di lunedì 23 settembre, è destinato alla raccolta dell’olio alimentare esausto che, se smaltito in modo improprio, può creare una pellicola superficiale che impedisce l’ossigenazione dell’acqua, danneggiando gravemente flora e fauna marine. Se, al contrario, raccolto e riciclato correttamente, l’olio esausto può essere trasformato in biodieselsaponicosmetici e altre materie prime utili.

L’invito di Sciallino a tutti gli amanti del mare è quindi di utilizzare Marino per difendere non solo le acque del Santuario dei Cetacei ma tutto il mare con il suo ecosistema sempre più minacciato.

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Genova | Le truffe online arrivano anche via Pec

Ora le truffe online arrivano anche via Pec. I truffatori sono sempre più scaltri e allora occorre difendersi con sempre maggiore attenzione per evitare di finire nella rete di chi ogni giorno cerca un modo per derubare il prossimo. Anche in Liguria sono segnalate pec, ovvero email certificate, inviate apparentemente da persone incaricate dalla propria banca per contattare il cliente e indurlo a procedere con una identificazione. In particolare vengono segnalate pec inviate dal servizio clienti Intesa – San Paolo che sembrano segnalare problemi con il conto corrente come la “temporanea chiusura della operatività” a causa di non meglio precisate operazioni o mancati invii di documenti. Nella Pec è contenuto un link come già avveniva nelle email tradizionali o negli sms o nei messaggi whatsapp. Se si clicca sul link o sul tasto, si viene trasferiti su una finta pagina della Banca dove sono richiesti i codici di accesso. Chi li inserisce, di fatto, consegna le chiavi del proprio conto corrente a sconosciuti che prelevano denaro, compiono operazioni di trasferimento o altro, rubando letteralmente il denaro dal conto corrente. In caso di errore conviene cambiare subito i codici di accesso (PIN o altro) in modo da impedire l’utilizzo dei dati. Occorre dunque fare molta attenzione poiché il livello delle truffe è ora arrivato addirittura ad inviare comunicazioni sugli indirizzi delle PEC che dovrebbero essere molto più sicure.

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Genova | Donna muore dopo due operazioni, indagati i medici dell’Evangelico di Voltri

Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso ed eventuali responsabilità mediche della donna di 67 anni, residente a Marassi, morta dopo due interventi chirurgici all’ospedale Evangelico di Voltri (ex San Carlo). Ad ordinare le verifiche medico legali la procura di Genova a seguito della denuncia della famiglia che sospetta un caso di mala sanità. Secondo la denuncia, infatti, la 67enne si sarebbe sentita male dopo un primo intervento chirurgico all’addome, effettuato all’ospedale di Voltri. Gli esami medici cui è stata sottoposta non avrebbero evidenziato nessuna anomalia ma dopo qualche giorno la donna è finita in coma ed è morta dopo un secondo intervento che ha evidenziato una probabile lesione intestinale. Il sospetto dei familiari è che la lesione sia stata causata durante il primo intervento e che gli esami medici non abbiano evidenziato l’errore impedendo un rapido rimedio che poteva salvare la vita della paziente.
Due interventi nel giro di 72 ore su cui ora è puntata la lente del magistrato che segue il caso e che vuole chiarire come si siano svolti i fatti ed ha iscritto sette sanitari dell’ospedale Evangelico nel registro degli indagati anche a loro garanzia, come prevede la Legge.
Secondo le accuse della famiglia della vittima la lesione mortale sarebbe stata causata durante il primo intervento e nonostante il forte dolore e i problemi segnalati dalla paziente, solo il secondo intervento ha scoperto la lesione intestinale mentre esami come la Tac e altri accertamenti medici non avevano evidenziato alcun problema di quel tipo.

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