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Cronaca

Como | Intercettati quasi 69.000 euro non dichiarati al valico di Brogeda

Prosegue senza sosta anche nel periodo estivo l’attività di controllo e vigilanza da parte dei Funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli della Sezione Operativa Territoriale (SOT) di Ponte Chiasso e dei militari della Guardia di Finanza del Gruppo Ponte Chiasso. Le operazioni sono mirate principalmente a contrastare i traffici illeciti, con particolare attenzione ai flussi transfrontalieri di valuta non dichiarati.

Recentemente, al valico autostradale di Brogeda, sono stati intercettati 68.976 euro in contanti non dichiarati. La somma era in possesso di due cittadine del Qatar provenienti dalla Svizzera e dirette in Italia. Nel dettaglio, durante il controllo, sono stati trovati 12.276 euro all’interno della borsa di una delle due donne. Questa somma, composta da franchi svizzeri ed euro, ha permesso alla donna di usufruire del beneficio dell’oblazione con il pagamento immediato di una sanzione di 200 euro, poiché non aveva commesso violazioni simili negli ultimi cinque anni.

L’altra donna, invece, è stata trovata in possesso di 56.700 euro, anch’essi suddivisi tra franchi ed euro. Nello specifico, la cifra in euro ammontava a 45.500 euro, costituiti da 91 banconote da 500 euro. Non essendo presenti le condizioni per accedere al beneficio dell’obbligazione, è stato necessario procedere, secondo le normative vigenti ai sensi del D. Lgs. n. 195/08, al sequestro del 50% dell’eccedenza, pari a 23.500 euro.

Questa somma è stata trattenuta a garanzia del pagamento della sanzione amministrativa che sarà determinata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, in una misura che può variare dal 30% al 50% dell’eccedenza non dichiarata.

L’operazione di contrasto ai traffici illeciti si inserisce in un quadro più ampio di prevenzione e controllo ai confini, reso possibile grazie alla stretta collaborazione fra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Questa sinergia, rafforzata da un recente protocollo d’intesa a livello nazionale, mira a garantire la legalità e la sicurezza presso i valichi di confine, combattendo efficacemente i traffici illeciti.

Campania

Giugliano in Campania | 4 misure cautelari per associazione di tipo mafioso

I Carabinieri della Compagnia di Giugliano hanno arrestato quattro persone in un’operazione contro la criminalità organizzata, in particolare contro il clan Mallardo, attivo nel territorio di Giugliano in Campania. L’operazione è stata effettuata in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

I soggetti arrestati sono accusati di associazione di tipo mafioso e di tentate estorsioni aggravate, mirate a intimidire imprenditori per garantirsi pagamenti illeciti, consentendo loro di continuare a operare senza subire ritorsioni.

È importante notare che il provvedimento è una misura cautelare nell’ambito delle indagini preliminari. Gli arrestati sono considerati presunti innocenti fino a una eventuale condanna definitiva e hanno la possibilità di impugnare l’ordinanza.

Questa operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare le attività mafiose e tutelare la legalità e la sicurezza economica nella regione, sostenendo le imprese oneste e riducendo l’influenza delle organizzazioni criminali sul territorio.

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Cronaca

Padova | Scoperta frode sul Reddito di Cittadinanza

GdF Padova

Un’importante operazione della Guardia di Finanza di Padova ha portato alla luce un caso di indebita percezione del reddito di cittadinanza, con un ammontare di oltre 130.000 euro. I militari, in collaborazione con l’INPS, hanno avviato indagini su diversi residenti dell’Alta padovana che, tra il 2021 e il 2023, hanno usufruito di questo sostegno economico.

Le indagini hanno rivelato irregolarità significative, tra cui la mancata comunicazione di informazioni cruciali necessarie per la corretta erogazione del beneficio. In alcuni casi, è emerso il possesso di beni di valore, come autoveicoli di grossa cilindrata, che avrebbero dovuto essere dichiarati.

Di conseguenza, 17 individui sono stati segnalati alla Procura di Padova per possibili violazioni. L’operazione sottolinea l’impegno della Guardia di Finanza nel monitorare l’uso delle risorse pubbliche e combattere le frodi ai danni dei cittadini bisognosi. Si precisa che gli indagati sono presunti innocenti fino a eventuale condanna definitiva.

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Calabria

Calabria | ‘Ndrangheta: Operazione nel crotonese, 31 misure

I Carabinieri del Comando provinciale di Crotone, supportati da unità provenienti da altre province calabresi, hanno eseguito un’operazione di vasta portata che ha portato all’arresto di 31 individui legati a cosche mafiose del territorio. Il provvedimento, richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e convalidato dal Gip, prevede 15 custodie in carcere, 7 arresti domiciliari e 9 obblighi di dimora.

Le indagini sono iniziate dopo un episodio estorsivo ai danni di un imprenditore di Cutro, rivelando una rete complessa di attività illegali tra cui estorsione, usura e traffico di stupefacenti. Questo scenario si è delineato dopo l’arresto del boss Nicolino Grande Aracri e ha messo in luce la rivalità tra la famiglia Martino, già legata a Grande Aracri, e un’altra cosca locale.

L’inchiesta, condotta attraverso intercettazioni e attività di osservazione, ha fatto emergere la capacità della famiglia Martino di esercitare il controllo sul territorio mediante intimidazioni, estorsioni e traffico di droga. Inoltre, i militari hanno documentato la disponibilità di armi da parte degli indagati, confermando l’operatività dell’associazione mafiosa in questione.

La scoperta di danneggiamenti a veicoli appartenenti a membri di spicco della famiglia Martino ha fornito ulteriori elementi per comprendere le dinamiche interne e le relazioni tra le varie cosche della provincia. Questo intervento dei Carabinieri rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione.

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