Le forze dell’ordine di Termoli hanno effettuato un’importante operazione congiunta che ha portato al sequestro di un’imbarcazione da diporto di 22 metri, destinata all’uso commerciale. L’intervento è stato realizzato dai militari della Stazione Navale di Termoli e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sotto la direzione della Procura della Repubblica del Tribunale di Larino.

L’indagine, sostenuta da approfondimenti nelle banche dati e da un’attenta verifica della documentazione, ha rivelato che l’imbarcazione, del valore commerciale superiore a 500.000 euro e ormeggiata nel porto di Termoli, era stata utilizzata senza aver rispettato le normative doganali. Non erano state effettuate le pratiche doganali necessarie né era stata pagata l’IVA all’importazione.

Il sequestro del natante è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari e riguarda una società di navigazione specializzata nel settore del diporto nautico. L’Amministratore della società è stato denunciato per contrabbando doganale, reato che comporta multe significative e, nel caso di importi evasi superiori a 50.000 euro, pene detentive.

Questa operazione evidenzia l’efficacia della collaborazione tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sancita da un Protocollo d’Intesa che potenzia la lotta contro le frodi fiscali e il contrabbando, garantendo così una maggiore tutela dell’economia e della legalità.

Si ricorda che, fino a un’eventuale condanna definitiva, l’indagato deve considerarsi presunto innocente.

Nei giorni scorsi, gli agenti delle Volanti della Polizia di Stato di Isernia hanno denunciato in stato di libertà un trentenne isernino e un trentaquattrenne di origine romena, accusati di furto aggravato in concorso. L’intervento della polizia è stato rapido, a seguito di una segnalazione pervenuta al numero di emergenza 113 riguardante un furto all’interno di un supermercato situato in via S. Ippolito.

I due presunti autori del furto, già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, avevano tentato di darsi alla fuga attraverso i vicoli del centro storico. Tuttavia, grazie alla prontezza delle pattuglie in servizio di controllo e prevenzione sul territorio, sono stati fermati e condotti presso gli uffici di via Palatucci per ulteriori accertamenti.

La refurtiva, costituita da numerosi prodotti per la cura e l’igiene personale, è stata interamente recuperata e riconsegnata al direttore del supermercato.

Attualmente, il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari. Gli indagati avranno la possibilità di far valere le proprie ragioni difensive davanti all’Autorità Giudiziaria, come previsto dalle normative vigenti del Codice di Procedura Penale.

Una donna di 47 anni, originaria di Molfetta e residente da tempo a Campobasso, è stata trovata morta nella sua abitazione del centro storico in uno stato avanzato di decomposizione. La scoperta è avvenuta in seguito a preoccupazioni per la sua prolungata assenza e all’assenza di comunicazioni sui social network, l’ultima delle quali risale a due mesi fa.

Il corpo della donna è stato rinvenuto nel bagno dell’appartamento, una stanza senza finestre e con la porta chiusa a chiave. Il telefono cellulare della vittima è stato trovato in un’altra stanza, sollevando interrogativi sul momento esatto della morte e sul perché non sia stato possibile contattarla per così lungo tempo.

Le autorità stanno indagando per determinare le cause precise del decesso, e al momento sono diverse le ipotesi al vaglio. L’assenza di segni di violenza e le condizioni in cui è stato trovato il corpo suggeriscono che la morte possa essere avvenuta in un arco di tempo non breve, ma ulteriori esami sono necessari per chiarire i dettagli.