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Cronaca

Lodi | Operazione anti-caporalato: imprenditore agricolo sospeso per un anno

Le Forze dell’Ordine di Lodi, in particolare i Finanzieri del Comando Provinciale, hanno recentemente eseguito un’importante operazione contro il fenomeno del caporalato. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lodi e condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria con il supporto degli ispettori dell’INPS, ha portato all’applicazione di una misura cautelare nei confronti del rappresentante legale di un’azienda agricola locale.

Secondo quanto emerso dalle investigazioni, l’azienda sarebbe stata coinvolta in un sistema di sfruttamento della manodopera irregolare per la coltivazione e raccolta di ortaggi. I lavoratori, prevalentemente di origine extracomunitaria, venivano sottoposti a condizioni di lavoro particolarmente gravose, con turni ben oltre le 169 ore mensili previste dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL). In alcuni casi, nei mesi della raccolta, gli operai sarebbero stati costretti a lavorare fino a 512 ore al mese, senza la possibilità di usufruire di permessi o riposi.

L’indagine, che ha coperto il periodo dal 2017 al 2023, ha rivelato un totale di 1.054 posizioni lavorative irregolari. L’evasione contributiva e fiscale legata a queste irregolarità è stata stimata in circa 3 milioni di euro. Oltre alle ore di lavoro eccessive, molti lavoratori vivevano in condizioni alloggiative precarie, sovraffollate e degradanti, con una parte del loro salario decurtato per coprire i costi di alloggio e delle utenze.

Sulla base di queste evidenze, l’Autorità Giudiziaria ha ipotizzato il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, previsto dall’articolo 603 bis del Codice Penale, a carico del rappresentante legale dell’azienda. L’azienda stessa è stata inoltre ritenuta responsabile ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001, che disciplina la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.

In attesa della conclusione dell’iter giudiziario, che determinerà l’eventuale colpevolezza dell’imputato solo in presenza di una sentenza definitiva, l’imprenditore è stato sospeso dall’attività imprenditoriale per un anno.

Cronaca

Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.

A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.

L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.

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Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

CC Cremona

Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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