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Cronaca

Palermo | Naufragio della Bayesian: recuperati due corpi, proseguono le ricerche

Le operazioni di recupero e ricerca proseguono intensamente dopo il naufragio del veliero Bayesian, avvenuto al largo di Porticello. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno recuperato i corpi di due dei sei dispersi, mentre continuano le ricerche per localizzare gli altri.

Il veliero, di proprietà del magnate britannico Mike Lynch e coinvolto in un tragico incidente marittimo, si è inabissato rapidamente durante una violenta tromba d’aria. La nave, ora adagiata su un fianco a circa 50 metri di profondità, ha visto il coinvolgimento di equipaggiamenti subacquei avanzati, inclusi veicoli a controllo remoto, per esplorare le parti più difficili da raggiungere dello scafo.

I subacquei stanno operando con grande cautela e precisione, utilizzando un “robot” sottomarino che può operare fino a 300 metri di profondità e dispone di avanzate tecnologie per la registrazione di immagini e video. Questo strumento è cruciale per indagare le cabine del veliero e fornire informazioni dettagliate che potrebbero rivelare nuove piste per il ritrovamento dei dispersi.

Le indagini, condotte dalla Procura di Termini Imerese e supportate dalla Capitaneria di Porto, stanno cercando di ricostruire le circostanze che hanno portato al rapido affondamento della nave. Gli interrogatori del comandante James Cutfield e dei sopravvissuti sono focalizzati sull’acquisizione di dettagli tecnici e testimonianze utili.

Gli sforzi di recupero includono anche il lavoro degli speleo sommozzatori, che hanno già ispezionato la cabina armatoriale senza risultati concreti. Ora si concentrano sulle cabine dei passeggeri, dove i sei dispersi potrebbero essere rimasti intrappolati. Le operazioni sono complesse e il tempo a disposizione per ogni immersione è limitato a circa 12 minuti a causa dei requisiti di decompressione.

Nonostante le difficili condizioni e le minime probabilità di trovare sopravvissuti, i familiari delle vittime mantengono vive le speranze. Alcuni si aggrappano all’ipotesi che possano essersi formate sacche d’aria all’interno del relitto che potrebbero aver offerto una chance di salvezza. La speranza, per quanto flebile, rimane fino a quando tutte le possibilità non saranno esaurite.

Il tragico evento ha attirato l’attenzione internazionale e le autorità continuano a lavorare senza sosta per chiarire le cause del naufragio e garantire che le operazioni di ricerca e recupero proseguano con la massima attenzione e risorse disponibili.

Cronaca

Da inizio anno 67 suicidi in carcere, numeri in aumento

Le persone detenute che dall’inizio dell’anno e fino al 16 settembre si sono suicidate in carcere sono 67 (di cui 2 avvenuti all’esterno dell’istituto). E’ quanto rileva il report del Garante nazionale delle persone private della libertà, sottolineando come si tratta di un dato elevato rispetto allo stesso mese di settembre del 2023 in cui si registrarono 48 suicidi (con un aumento di 19 decessi) e al mese di settembre del 2022 di 7 decessi). Analizzando i dati personali, si rileva che delle 67 persone morte per suicidio 65 erano uomini e 2 donne.

Riguardo alla nazionalità, 36 erano italiane (pari al 54 %) e 31 straniere (pari al 46%), provenienti da 15 diversi Paesi. Le fasce d’età più presenti sono quelle tra i 26 e i 39 anni (30 persone) e tra i 40 e i 55 anni (18 persone); le restanti si distribuiscono nelle classi 18-25 anni (7 persone), 56-69 anni (11 persone) e ultrasettantenni (1 persone). Si rileva che l’età media delle persone che si sono suicidate è di circa 40 anni. E’ stata quindi analizzata la durata della permanenza presso l’Istituto nel quale è avvenuto l’evento: risulta che 35 persone, (pari al 52%), si sono suicidate nei primi 6 mesi di detenzione; di queste: 7 entro i primi 15 giorni, 5 delle quali addirittura entro i primi 5 giorni dall’ingresso. Dei 67 eventi suicidari: le regioni maggiormente interessate sono la Campania e la Lombardia con 8; a seguire Campania ed Emilia Romagna e Toscana 7; Veneto 6; Lazio e Sardegna 5; Piemonte e Liguria 4; Abruzzo, Calabria e Sicilia 3; Puglia 2; Marche e Umbria 1.
(ITALPRESS).

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Cronaca

Vicenza | Cittadina testimone di un’aggressione chiama la Polizia, denunciato uomo per rapina impropria

Nella notte tra sabato e domenica, 15 settembre, un episodio di violenza ha scosso via Bortolan a Vercelli. La Centrale Operativa della Questura ha ricevuto una segnalazione da una cittadina che, testimone di un’aggressione, aveva tentato di intervenire per fermare i due uomini coinvolti.

L’incidente è avvenuto dopo che i due individui avevano lasciato un bar nelle vicinanze. Durante la colluttazione, uno dei due uomini ha sottratto lo smartphone dell’altro. La situazione è stata mitigata dall’intervento della passante, che ha avvertito i contendenti della chiamata alle forze dell’ordine. Grazie al tempestivo intervento, il proprietario del telefono è riuscito a recuperare il dispositivo rubato, mentre l’aggressore è riuscito a fuggire.

Gli agenti di polizia, giunti sul posto, hanno raccolto le testimonianze dei presenti e ottenuto una dettagliata descrizione del sospetto. Le ricerche hanno avuto esito positivo poco dopo: il responsabile, un cittadino ivoriano di 26 anni, è stato rintracciato in una strada laterale di Viale della Pace.

Il giovane è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per rapina impropria. Questo incidente sottolinea l’importanza della vigilanza e della prontezza nel rispondere a situazioni di emergenza, evidenziando anche il ruolo cruciale dei cittadini nel mantenere la sicurezza pubblica.

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Cronaca

Torino | Detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, arrestato 23enne

La notte del 17 settembre 2024, una pattuglia della Polizia di Stato di Torino ha arrestato un cittadino marocchino di 23 anni, accusato di detenzione di sostanze stupefacenti con l’intento di spaccio. L’arresto è avvenuto lungo Lungo Dora Napoli, un’area del centro cittadino.

Durante il turno serale, gli agenti del Commissariato Centro, impegnati in attività di controllo, hanno notato il giovane, già conosciuto alle forze dell’ordine, risalire dalla sponda del fiume e dirigersi verso il ponte Carpanini. I poliziotti hanno deciso di seguirlo e hanno visto il 23enne avvicinarsi a una passerella pedonale, dove tentava di nascondere qualcosa.

Gli agenti sono intervenuti immediatamente e, nonostante il tentativo del giovane di disfarsi della sostanza, sono riusciti a sequestrare tre panetti e mezzo di hashish, per un totale di circa 350 grammi. Il 23enne, con precedenti condanne per reati legati allo spaccio, è stato arrestato e portato in questura.

Il procedimento penale è ora nelle fasi preliminari, e il giovane resta presunto innocente fino a una sentenza definitiva. L’operazione sottolinea l’impegno continuo delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di droga e garantire la sicurezza pubblica.

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