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Cronaca

Campello sul Clitunno (PG) | Disperso Gianni Badiali, ritrovato grazie alla collaborazione e alla tecnologia avanzata

repertorio

Questa mattina, intorno alle 9, si è conclusa con successo una complessa operazione di soccorso a Campello sul Clitunno, grazie all’impegno e alla sinergia tra le diverse forze di intervento. I Vigili del Fuoco di Perugia sono stati allertati dalla Polizia di Stato per avviare le ricerche di Gianni Badiali, un uomo scomparso nel territorio comunale.

L’intervento è stato reso particolarmente efficace grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate. I Vigili del Fuoco hanno impiegato un drone dotato di sistemi di termografia e un ripetitore del segnale telefonico per localizzare il cellulare di Badiali. Questa innovazione tecnologica ha permesso di restringere il campo di ricerca e guidare le operazioni di salvataggio.

Una volta localizzato il cellulare, è intervenuta l’unità cinofila dei Vigili del Fuoco, che, grazie all’abilità dei cani da ricerca, ha individuato con precisione la posizione dell’uomo disperso. Gianni Badiali è stato quindi raggiunto e messo in salvo.

Le prime cure sono state somministrate sul posto dal personale del 118, che ha successivamente trasportato Badiali in ospedale per ulteriori accertamenti. Le sue condizioni sono stabili e non destano preoccupazioni.

L’operazione di soccorso è stata un esempio brillante di collaborazione tra diverse forze e corpi operativi. Oltre ai Vigili del Fuoco e al personale del 118, hanno partecipato le forze dell’ordine locali, tra cui la Polizia di Stato e i Carabinieri della stazione di Campello sul Clitunno, la polizia locale e la protezione civile SASU. Questo intervento dimostra l’importanza di un lavoro di squadra coordinato e l’efficacia delle tecnologie moderne nella gestione delle emergenze.

In conclusione, il successo di questa operazione evidenzia non solo la competenza e l’impegno dei soccorritori, ma anche il valore cruciale della collaborazione tra i vari enti e l’uso innovativo delle risorse tecnologiche.

Cronaca

Da inizio anno 67 suicidi in carcere, numeri in aumento

Le persone detenute che dall’inizio dell’anno e fino al 16 settembre si sono suicidate in carcere sono 67 (di cui 2 avvenuti all’esterno dell’istituto). E’ quanto rileva il report del Garante nazionale delle persone private della libertà, sottolineando come si tratta di un dato elevato rispetto allo stesso mese di settembre del 2023 in cui si registrarono 48 suicidi (con un aumento di 19 decessi) e al mese di settembre del 2022 di 7 decessi). Analizzando i dati personali, si rileva che delle 67 persone morte per suicidio 65 erano uomini e 2 donne.

Riguardo alla nazionalità, 36 erano italiane (pari al 54 %) e 31 straniere (pari al 46%), provenienti da 15 diversi Paesi. Le fasce d’età più presenti sono quelle tra i 26 e i 39 anni (30 persone) e tra i 40 e i 55 anni (18 persone); le restanti si distribuiscono nelle classi 18-25 anni (7 persone), 56-69 anni (11 persone) e ultrasettantenni (1 persone). Si rileva che l’età media delle persone che si sono suicidate è di circa 40 anni. E’ stata quindi analizzata la durata della permanenza presso l’Istituto nel quale è avvenuto l’evento: risulta che 35 persone, (pari al 52%), si sono suicidate nei primi 6 mesi di detenzione; di queste: 7 entro i primi 15 giorni, 5 delle quali addirittura entro i primi 5 giorni dall’ingresso. Dei 67 eventi suicidari: le regioni maggiormente interessate sono la Campania e la Lombardia con 8; a seguire Campania ed Emilia Romagna e Toscana 7; Veneto 6; Lazio e Sardegna 5; Piemonte e Liguria 4; Abruzzo, Calabria e Sicilia 3; Puglia 2; Marche e Umbria 1.
(ITALPRESS).

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Cronaca

Vicenza | Cittadina testimone di un’aggressione chiama la Polizia, denunciato uomo per rapina impropria

Nella notte tra sabato e domenica, 15 settembre, un episodio di violenza ha scosso via Bortolan a Vercelli. La Centrale Operativa della Questura ha ricevuto una segnalazione da una cittadina che, testimone di un’aggressione, aveva tentato di intervenire per fermare i due uomini coinvolti.

L’incidente è avvenuto dopo che i due individui avevano lasciato un bar nelle vicinanze. Durante la colluttazione, uno dei due uomini ha sottratto lo smartphone dell’altro. La situazione è stata mitigata dall’intervento della passante, che ha avvertito i contendenti della chiamata alle forze dell’ordine. Grazie al tempestivo intervento, il proprietario del telefono è riuscito a recuperare il dispositivo rubato, mentre l’aggressore è riuscito a fuggire.

Gli agenti di polizia, giunti sul posto, hanno raccolto le testimonianze dei presenti e ottenuto una dettagliata descrizione del sospetto. Le ricerche hanno avuto esito positivo poco dopo: il responsabile, un cittadino ivoriano di 26 anni, è stato rintracciato in una strada laterale di Viale della Pace.

Il giovane è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per rapina impropria. Questo incidente sottolinea l’importanza della vigilanza e della prontezza nel rispondere a situazioni di emergenza, evidenziando anche il ruolo cruciale dei cittadini nel mantenere la sicurezza pubblica.

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Cronaca

Torino | Detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, arrestato 23enne

La notte del 17 settembre 2024, una pattuglia della Polizia di Stato di Torino ha arrestato un cittadino marocchino di 23 anni, accusato di detenzione di sostanze stupefacenti con l’intento di spaccio. L’arresto è avvenuto lungo Lungo Dora Napoli, un’area del centro cittadino.

Durante il turno serale, gli agenti del Commissariato Centro, impegnati in attività di controllo, hanno notato il giovane, già conosciuto alle forze dell’ordine, risalire dalla sponda del fiume e dirigersi verso il ponte Carpanini. I poliziotti hanno deciso di seguirlo e hanno visto il 23enne avvicinarsi a una passerella pedonale, dove tentava di nascondere qualcosa.

Gli agenti sono intervenuti immediatamente e, nonostante il tentativo del giovane di disfarsi della sostanza, sono riusciti a sequestrare tre panetti e mezzo di hashish, per un totale di circa 350 grammi. Il 23enne, con precedenti condanne per reati legati allo spaccio, è stato arrestato e portato in questura.

Il procedimento penale è ora nelle fasi preliminari, e il giovane resta presunto innocente fino a una sentenza definitiva. L’operazione sottolinea l’impegno continuo delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di droga e garantire la sicurezza pubblica.

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