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Cronaca

Villaggio olimpico di Parigi 2024, Ariarne Titmus denuncia sporcizie e condizioni disumane

Le Olimpiadi di Parigi 2024, inizialmente accolte con grande entusiasmo, stanno affrontando un’ondata di critiche riguardo alle condizioni di vita nel Villaggio Olimpico. Dopo i commenti taglienti del campione olimpico Thomas Ceccon, che aveva descritto l’ambiente come sgradevole e mal gestito, un’altra voce autorevole si è unita al coro: quella della nuotatrice australiana Ariarne Titmus.

Durante un’intervista al programma televisivo australiano The Project, Titmus, che ha conquistato quattro medaglie, di cui due d’oro, ai Giochi di Parigi, ha offerto un quadro poco lusinghiero delle strutture che ospitavano gli atleti. La campionessa ha raccontato come lei e i suoi colleghi fossero costretti a vivere in condizioni di sporcizia, con servizi igienici carenti e una gestione complessivamente inadeguata.

Uno degli aspetti più sconvolgenti emersi dal racconto di Titmus è stata la mancanza di carta igienica nei bagni, al punto che gli atleti hanno dovuto ricorrere a stratagemmi per ottenere i materiali di base. «Abbiamo dovuto mentire sul fatto che fossimo coinquiline per poter avere la carta igienica», ha dichiarato la nuotatrice, aggiungendo che un singolo rotolo doveva durare per quattro giorni in un intero appartamento.

Nonostante queste difficoltà, il Comitato Olimpico Australiano ha cercato di migliorare la situazione fornendo cibo e comfort che ricordassero casa, grazie alla presenza di due baristi che hanno contribuito a rendere il soggiorno più sopportabile. Tuttavia, le critiche di Titmus mettono in luce un contrasto netto tra l’immagine ideale delle Olimpiadi e la realtà vissuta dagli atleti.

La denuncia della nuotatrice, vincitrice di due medaglie d’oro nei 400 metri stile libero e nella staffetta 4×200 stile libero, ha avuto un’ampia risonanza internazionale, sollevando interrogativi sulle condizioni organizzative di uno degli eventi sportivi più importanti al mondo. Queste rivelazioni aggiungono un’ulteriore ombra sulla gestione del Villaggio Olimpico, già oggetto di critiche da parte di altri atleti e addetti ai lavori.

Mentre le prestazioni sportive rimangono straordinarie, le testimonianze come quella di Ariarne Titmus evidenziano la necessità di riflettere sulle condizioni logistiche che dovrebbero supportare, e non ostacolare, gli atleti nel loro percorso verso il successo olimpico.

Cronaca

Da inizio anno 67 suicidi in carcere, numeri in aumento

Le persone detenute che dall’inizio dell’anno e fino al 16 settembre si sono suicidate in carcere sono 67 (di cui 2 avvenuti all’esterno dell’istituto). E’ quanto rileva il report del Garante nazionale delle persone private della libertà, sottolineando come si tratta di un dato elevato rispetto allo stesso mese di settembre del 2023 in cui si registrarono 48 suicidi (con un aumento di 19 decessi) e al mese di settembre del 2022 di 7 decessi). Analizzando i dati personali, si rileva che delle 67 persone morte per suicidio 65 erano uomini e 2 donne.

Riguardo alla nazionalità, 36 erano italiane (pari al 54 %) e 31 straniere (pari al 46%), provenienti da 15 diversi Paesi. Le fasce d’età più presenti sono quelle tra i 26 e i 39 anni (30 persone) e tra i 40 e i 55 anni (18 persone); le restanti si distribuiscono nelle classi 18-25 anni (7 persone), 56-69 anni (11 persone) e ultrasettantenni (1 persone). Si rileva che l’età media delle persone che si sono suicidate è di circa 40 anni. E’ stata quindi analizzata la durata della permanenza presso l’Istituto nel quale è avvenuto l’evento: risulta che 35 persone, (pari al 52%), si sono suicidate nei primi 6 mesi di detenzione; di queste: 7 entro i primi 15 giorni, 5 delle quali addirittura entro i primi 5 giorni dall’ingresso. Dei 67 eventi suicidari: le regioni maggiormente interessate sono la Campania e la Lombardia con 8; a seguire Campania ed Emilia Romagna e Toscana 7; Veneto 6; Lazio e Sardegna 5; Piemonte e Liguria 4; Abruzzo, Calabria e Sicilia 3; Puglia 2; Marche e Umbria 1.
(ITALPRESS).

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Cronaca

Vicenza | Cittadina testimone di un’aggressione chiama la Polizia, denunciato uomo per rapina impropria

Nella notte tra sabato e domenica, 15 settembre, un episodio di violenza ha scosso via Bortolan a Vercelli. La Centrale Operativa della Questura ha ricevuto una segnalazione da una cittadina che, testimone di un’aggressione, aveva tentato di intervenire per fermare i due uomini coinvolti.

L’incidente è avvenuto dopo che i due individui avevano lasciato un bar nelle vicinanze. Durante la colluttazione, uno dei due uomini ha sottratto lo smartphone dell’altro. La situazione è stata mitigata dall’intervento della passante, che ha avvertito i contendenti della chiamata alle forze dell’ordine. Grazie al tempestivo intervento, il proprietario del telefono è riuscito a recuperare il dispositivo rubato, mentre l’aggressore è riuscito a fuggire.

Gli agenti di polizia, giunti sul posto, hanno raccolto le testimonianze dei presenti e ottenuto una dettagliata descrizione del sospetto. Le ricerche hanno avuto esito positivo poco dopo: il responsabile, un cittadino ivoriano di 26 anni, è stato rintracciato in una strada laterale di Viale della Pace.

Il giovane è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per rapina impropria. Questo incidente sottolinea l’importanza della vigilanza e della prontezza nel rispondere a situazioni di emergenza, evidenziando anche il ruolo cruciale dei cittadini nel mantenere la sicurezza pubblica.

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Cronaca

Torino | Detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, arrestato 23enne

La notte del 17 settembre 2024, una pattuglia della Polizia di Stato di Torino ha arrestato un cittadino marocchino di 23 anni, accusato di detenzione di sostanze stupefacenti con l’intento di spaccio. L’arresto è avvenuto lungo Lungo Dora Napoli, un’area del centro cittadino.

Durante il turno serale, gli agenti del Commissariato Centro, impegnati in attività di controllo, hanno notato il giovane, già conosciuto alle forze dell’ordine, risalire dalla sponda del fiume e dirigersi verso il ponte Carpanini. I poliziotti hanno deciso di seguirlo e hanno visto il 23enne avvicinarsi a una passerella pedonale, dove tentava di nascondere qualcosa.

Gli agenti sono intervenuti immediatamente e, nonostante il tentativo del giovane di disfarsi della sostanza, sono riusciti a sequestrare tre panetti e mezzo di hashish, per un totale di circa 350 grammi. Il 23enne, con precedenti condanne per reati legati allo spaccio, è stato arrestato e portato in questura.

Il procedimento penale è ora nelle fasi preliminari, e il giovane resta presunto innocente fino a una sentenza definitiva. L’operazione sottolinea l’impegno continuo delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di droga e garantire la sicurezza pubblica.

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