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Cronaca

Frosinone | Carabinieri in azione contro il caporalato, sanzioni per oltre 40.000 euro

Dal 1° al 10 agosto, nell’ambito di una campagna nazionale mirata al contrasto del fenomeno del caporalato, i Carabinieri hanno intensificato i controlli su tutto il territorio italiano, coinvolgendo anche la Provincia di Frosinone. L’operazione, condotta dai reparti territoriali dell’Arma insieme al Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) di Frosinone, ha portato a significativi risultati.

Durante le attività ispettive, sono state controllate 12 aziende della provincia, con verifiche che hanno riguardato 18 lavoratori, tra cui 7 di origini extracomunitarie. Due di questi ultimi sono risultati impiegati “in nero”, e uno di loro privo del permesso di soggiorno. A seguito delle ispezioni, ben 11 aziende sono state sanzionate per irregolarità, con conseguente sospensione dell’attività per due di esse, che impiegavano manodopera irregolare.

Complessivamente, sono state accertate 30 violazioni, con l’elevazione di sanzioni e ammende per oltre 40.000 euro. Le infrazioni riscontrate hanno riguardato principalmente la mancata osservanza delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, la formazione professionale dei dipendenti e, in un caso, la prevenzione incendi. In un’azienda agricola, ad esempio, è emersa la mancanza di adeguati mezzi antincendio, nonostante l’attività fosse classificata ad alto rischio incendio.

Inoltre, in una delle aziende ispezionate nel cassinate, è stato scoperto un impianto audiovisivo installato per il controllo a distanza dei lavoratori, in violazione della normativa vigente. Altre irregolarità hanno riguardato la mancata registrazione di animali da allevamento e l’assenza di censimento presso la Camera di Commercio per un’azienda dedita all’allevamento.

L’operazione è stata possibile grazie alla stretta collaborazione tra i reparti territoriali dell’Arma e il NIL, che insieme hanno dimostrato l’efficacia di un modello operativo unico e sinergico. Questo intervento si inserisce in una strategia più ampia volta a contrastare il caporalato e lo sfruttamento del lavoro, in linea con le direttive del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

L’impegno dei Carabinieri continuerà nei prossimi mesi, con ulteriori controlli e operazioni mirate a tutelare i lavoratori e contrastare le forme più gravi di sfruttamento.

Cronaca

Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.

A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.

L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.

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Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

CC Cremona

Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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