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Dybala in trattativa con l’Al-Qadsiah: possibile trasferimento in Arabia Saudita

Manca poco all’inizio della Serie A e alla chiusura della sessione di calciomercato, ma il futuro di Paulo Dybala è ancora incerto. Il calciatore argentino potrebbe lasciare la Roma per trasferirsi all’Al-Qadsiah, club saudita che ha fatto un’offerta consistente per il suo cartellino. Nella tarda serata di martedì 13 agosto, si è tenuto un incontro all’Hotel de Russie di Roma, che ha visto la partecipazione della CEO della Roma, Lina Souloukou, del nuovo direttore sportivo Florent Ghisolfi, dell’agente di Dybala, Carlos Novel, e di due emissari del club saudita. Questo incontro conferma che la trattativa è attivamente in corso, nonostante le dichiarazioni pubbliche di entrambe le parti.

L’offerta dell’Al-Qadsiah prevede un contratto biennale da 20 milioni di euro a stagione per Dybala. Tuttavia, ci sono ancora divergenze significative tra le parti coinvolte. Da una parte, il club giallorosso sembra intenzionato a vendere il giocatore per motivi di bilancio, poiché il prolungamento automatico del contratto di Dybala scatta dopo 15 presenze, estendendo il suo contratto fino al 2026 con un ingaggio di 16 milioni di euro lordi. Dall’altra, Dybala sembra spingere per accettare l’offerta dell’Al-Qadsiah, nonostante le sue dichiarazioni pubbliche di affetto per la Roma.

Durante la cena all’Hotel de Russie, le posizioni di entrambe le parti sono state chiarite. Dybala ha compreso di non essere più centrale nei piani della Roma, e si è iniziato a discutere della cifra che l’Al-Qadsiah dovrebbe sborsare per il suo trasferimento. Il divario economico rimane, ma il trasferimento ora appare più realistico.

Il possibile addio di Dybala alla Roma potrebbe essere ulteriormente confermato se, come sembra probabile, non dovesse essere schierato nella prima partita di campionato contro il Cagliari. Questo potrebbe indicare una decisione della dirigenza di procedere con la cessione del giocatore, che attualmente percepisce l’ingaggio più alto della squadra, rendendolo insostenibile nel contesto della nuova politica di spending review adottata dalla società.

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