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Cronaca

Gorizia | Donna di 76 anni scivola e rimane incastrata tra parapetto e grondaia, salvata dai vigili del fuoco

A San Canzian d’Isonzo, in provincia di Gorizia, si è verificato un drammatico incidente che ha coinvolto una donna di 76 anni. L’anziana, mentre si trovava sul terrazzino del suo appartamento al secondo piano di un condominio, è scivolata e si è ritrovata incastrata tra il parapetto e la grondaia, a circa sei metri di altezza dal suolo.

Le urla disperate della donna sono state udite dai vicini, che hanno immediatamente lanciato l’allerta verso le 12 di ieri. In attesa dell’arrivo dei soccorsi, i residenti si sono attivati per tentare di minimizzare i rischi: hanno portato in giardino i materassi delle loro camere da letto per cercare di attutire un possibile impatto in caso di caduta.

Nel frattempo, i vigili del fuoco del distaccamento di Monfalcone sono giunti sul posto e si sono messi al lavoro per mettere in sicurezza la donna. Utilizzando la scala italiana, hanno raggiunto l’anziana e hanno proceduto a stabilizzarla per evitare ulteriori rischi.

Gli specialisti dei vigili del fuoco, operando dall’alto e facendo ricorso a tecniche e attrezzature di tipo speleo-alpinistico, hanno imbragato la donna e l’hanno delicatamente calata fino alla strada sottostante. Una volta messa in sicurezza, la donna è stata presa in carico dal personale sanitario, che l’ha trasportata all’ospedale di Monfalcone per sottoporla ai necessari accertamenti e trattamenti.

La Polizia sta ora indagando per chiarire la dinamica esatta dell’incidente e determinare le cause che hanno portato alla caduta. Gli investigatori stanno esaminando attentamente le circostanze dell’accaduto per evitare simili incidenti in futuro e per garantire che eventuali responsabilità siano chiarite.

Calabria

Reggio Calabria | In fiamme un ristorante, attentato ai danni del Consorzio Ecolandia

Il Consorzio Ecolandia ha denunciato un nuovo attentato ai danni della sua struttura, che ha colpito il Parco Ecolandia nella serata di sabato. L’incendio ha devastato in particolare l’area del ristorante, arrecando danni gravissimi. Questo attacco si inserisce in un contesto di violenze ripetute contro il parco, già colpito da un incendio ad aprile che aveva distrutto la direzione.

Nel comunicato ufficiale, il Consorzio esprime preoccupazione per una strategia criminale che sembra mirare a interrompere l’attività del parco, un’importante risorsa per la comunità di Reggio Calabria. Nonostante il sostegno espresso dalle istituzioni e la solidarietà della cittadinanza dopo il primo incendio, il Consorzio ha lamentato l’assenza di azioni concrete per affrontare le problematiche e garantire la sicurezza del parco.

Il Consorzio Ecolandia, che ha fatto notevoli sforzi economici per preservare l’area e prevenire ulteriori atti di vandalismo, si trova ora a fronteggiare una situazione critica. Con la consapevolezza di non poter contare solo su dichiarazioni di supporto, il Consorzio sollecita un intervento reale e decisivo da parte delle istituzioni. Nonostante la stanchezza e il senso di incertezza, il Consorzio è determinato a resistere e a continuare il suo impegno per la comunità, chiedendo che le parole si traducano finalmente in fatti concreti.

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Cronaca

Agrigento | Accusata di avere sfigurato con l’acido il marito, chiesti 9 anni di reclusione

Il pubblico ministero di Agrigento, Maria Barbara Grazia Cifalinò, ha avanzato una richiesta di condanna a 9 anni e 4 mesi di reclusione per Silvana Sfortuna, cinquantenne di Palma di Montechiaro accusata di gravi crimini. Sfortuna è accusata di aver aggredito e sfigurato il marito, un uomo di 48 anni, con acido, e successivamente di aver simulato un’aggressione ai suoi danni, portandolo così ad essere ingiustamente arrestato.

L’accusa principale contro di lei è quella di lesioni aggravate con sfregio permanente e calunnia. L’episodio risale al 5 dicembre scorso. Dopo aver denunciato maltrattamenti e violenze subiti, Silvana Sfortuna era stata accolta in una struttura protetta con la figlia, nata da un precedente matrimonio. Tuttavia, si è allontanata dalla struttura e ha accusato il marito di essere il responsabile dell’aggressione. Successivamente, la donna ha ammesso di aver fabbricato tutta la storia e di aver aggredito lei stessa il marito con l’acido.

La procura di Agrigento ha evidenziato la premeditazione del crimine, sostenendo che l’azione di Sfortuna era ben pianificata. L’uomo aggredito, che ha subito gravi ustioni e ha passato settimane in ospedale, si è costituito parte civile assistito dall’avvocato Calogero Sferrazza. Nonostante le accuse, l’uomo ha sempre sostenuto la propria innocenza, dichiarando di non aver mai avuto contatto con l’acido.

Durante il processo, il legale della donna, Giuseppe Vinciguerra, ha richiesto al giudice Giuseppe Miceli di considerare l’attenuante della provocazione. La sentenza finale è attesa per il 7 ottobre, momento in cui si saprà quale sarà la decisione del tribunale riguardo alla condanna di Silvana Sfortuna.

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Cronaca

Ravenna | Anziano uccide la moglie e chiama i carabinieri

Un tragico episodio ha scosso Ravenna, dove un uomo anziano ha causato la morte della moglie soffocandola. Successivamente, l’uomo avrebbe contattato il 112 per segnalare l’accaduto.

Le prime indagini condotte dai carabinieri indicano che la donna fosse malata da tempo. L’anziano, dopo aver commesso l’atto, ha immediatamente chiamato il numero di emergenza, allertando le autorità. I carabinieri sono intervenuti prontamente sul luogo dell’incidente.

Le circostanze esatte dell’episodio sono ancora oggetto di indagine. Le forze dell’ordine stanno cercando di chiarire i motivi che hanno portato a questo drammatico evento e le condizioni in cui si trovava la donna.

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