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Mondo

Crisi in Libano: Appello del Governo ai circa 3000 Italiani “Rientrate prima possibile”

Con la situazione in Libano che continua a deteriorarsi, il Ministero degli Esteri italiano ha emesso un avviso urgente ai cittadini italiani presenti nel paese. Attualmente, sono circa 3.000 i civili italiani in Libano, oltre ai più di 1.000 militari impiegati nella missione Unifil e circa 200 nella missione bilaterale Mibil a Beirut. Il numero dei connazionali civili si è recentemente ridotto a causa delle crescenti difficoltà nel paese.

Oggi, il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha raccomandato vivamente a tutti gli italiani che si trovano temporaneamente in Libano di tornare in Italia utilizzando voli commerciali il prima possibile. La decisione è motivata dall’aggravamento della situazione di sicurezza e dalle incertezze riguardanti l’evoluzione del conflitto e delle tensioni nel paese.

In caso di un’ulteriore escalation della crisi, il governo italiano è pronto a implementare i piani di evacuazione aggiornati. Al momento, sono già in zona almeno due navi della Marina Militare, pronte a intervenire per garantire il trasporto dei cittadini italiani verso la sicurezza. È anche previsto il potenziale impiego di una terza nave, che potrebbe essere rapidamente inviata alle coste libanesi se necessario.

Le autorità italiane stanno lavorando in stretto coordinamento con le forze armate e i servizi diplomatici per assicurare una risposta tempestiva e efficace in caso di emergenza. L’obiettivo è garantire la sicurezza dei cittadini italiani e minimizzare i rischi associati alla crescente instabilità nella regione.

Attualità

Papa Francesco a Timor Est, terza tappa del viaggio apostolico

L’aereo con a bordo Papa Francesco è atterrato all’aeroporto internazionale di Dili, capitale di Timor Est, dove è stato accolto dal Presidente della Repubblica e dal Primo ministro. Si tratta della terza tappa del viaggio apostolico in Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore, uno dei viaggi papali più lunghi di sempre.
Due bambini in abito tradizionale gli hanno offerto dei fiori e una sciarpa, il tipico tais. Dopo un breve colloquio con il presidente ed il premier, il Pontefice ha raggiunto la nunziatura apostolica.
Nel pomeriggio in programma la cerimonia di benvenuto al palazzo presidenziale, la visita al Capo dello Stato e l’incontro con autorità, società civile e corpo diplomatico.
– foto Ipa –

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Cronaca

Migranti | Morte almeno 44 persone nelle ultime 24 ore in due naufragi nel Mediterraneo Centrale

In un tragico aggiornamento riguardante i naufragi nel Mediterraneo Centrale, almeno 44 persone hanno perso la vita nelle ultime 24 ore in due distinti incidenti avvenuti al largo delle coste libiche e italiane. La notizia è stata comunicata da Medici Senza Frontiere (MSF), che ha anche denunciato le difficoltà crescenti per le operazioni di soccorso in mare.

Secondo l’organizzazione umanitaria, le navi impegnate nelle operazioni di salvataggio, come la Geo Barents, stanno affrontando significativi ostacoli a causa delle restrizioni imposte dal governo italiano. Questi provvedimenti, descritti come vessatori, hanno limitato fortemente la capacità di intervenire tempestivamente e di fornire aiuto ai migranti in difficoltà.

Un drammatico racconto è emerso da uno dei naufragi, dove un superstite, rimasto per tre giorni aggrappato a un barcone capovolto insieme ad altri sei sopravvissuti, è ora assistito dai team di MSF in Sicilia. Questo episodio sottolinea non solo l’urgenza della situazione ma anche le crescenti sfide che le organizzazioni umanitarie affrontano nel tentativo di salvare vite umane in uno dei tratti di mare più pericolosi al mondo.

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Cronaca

Amazzonia | Record di incendi: sono stati 10mila nel 2024

Nel 2024, l’Amazzonia ha raggiunto nuovi e preoccupanti record di incendi. Secondo i dati diffusi dal Wwf e dall’Istituto brasiliano di ricerche spaziali (Inpe), il Brasile ha registrato oltre 110.000 incendi da inizio anno, un aumento drammatico del 76% rispetto allo stesso periodo del 2023 e il numero più alto dal 2010.

Di particolare allerta è il fatto che oltre un terzo di questi incendi ha avuto luogo proprio nella foresta amazzonica, una delle aree ecologicamente più significative del pianeta. Questo numero è il più alto dal 2005 e rappresenta un incremento significativo rispetto all’anno precedente. Il Wwf ha definito la situazione come una “emergenza mondiale”, sottolineando il grave impatto ambientale e le conseguenze per il clima globale.

Questi incendi non solo distruggono la biodiversità unica dell’Amazzonia, ma contribuiscono anche a un aumento delle emissioni di carbonio, aggravando ulteriormente la crisi climatica. La Giornata mondiale d’azione per l’Amazzonia ha messo in luce la necessità urgente di interventi globali e azioni concrete per salvaguardare questo vitale ecosistema.

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