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Economia

Bonus Figli per le Spese di Istruzione: Come Funziona e Come Richiederlo

Il bonus per le spese di istruzione dei figli, una misura prevista dal Fisco italiano, offre un’agevolazione significativa per le famiglie che devono sostenere i costi scolastici. Vediamo in dettaglio come funziona e quali spese è possibile detrarre.

Importo del Bonus

  • Il bonus può arrivare fino a 152 euro per ogni figlio studente. Questo è il massimo sconto sull’Irpef che si può ottenere per le spese di istruzione, calcolato come il 19% su un tetto massimo di 800 euro per ciascun figlio.
  • Le spese scolastiche che possono essere detratte includono:
  • Gite scolastiche
  • Assicurazioni scolastiche
  • Corsi di lingua, teatro, musica o arte
  • Trasporto scolastico
  • Mensa scolastica
  • Pre e post scuola
  • Assistenza al pasto
  • Tasse per il diploma e per l’esame di Stato
  • Spese per corsi pomeridiani
  • Iscrizione e frequenza in scuole private o paritarie

Come Richiedere il Bonus:

  1. Compilare il Modello 730:
    Inserire le spese scolastiche nel quadro E alla voce “Oneri e Spese” durante la dichiarazione dei redditi. Non è necessaria una richiesta specifica all’Agenzia delle Entrate.
  2. Documentazione Necessaria:
  • Conservare le Quietanze di Pagamento: Devono riportare i dati dello studente e la causale della spesa.
  • Servizi Scolastici Diretti: Se il pagamento è effettuato direttamente alla scuola, è sufficiente la quietanza di pagamento.
  • Servizi di Terzi: Se il servizio è fornito da terzi, è necessaria la delibera scolastica.
  • Mensa e Servizi di Assistenza al Pasto: Conservare ricevute di pagamento (bollettini postali o bonifici bancari) con indicati il servizio, il nome dello studente e la scuola frequentata.
  1. Conservazione della Documentazione:
    È fondamentale mantenere tutte le ricevute e i documenti relativi alle spese sostenute durante l’anno scolastico 2023 per poter ottenere la detrazione.

Importante: Le spese per l’istruzione universitaria seguono regole diverse e non rientrano nel tetto massimo di 800 euro previsto per le scuole di ogni ordine e grado.

Questa misura è pensata per alleviare il peso economico delle famiglie che investono nell’istruzione dei propri figli, e può rappresentare un aiuto significativo nel bilancio familiare. Assicurati di conservare tutta la documentazione necessaria e di includere le spese corrette nella tua dichiarazione dei redditi per beneficiare del bonus.

Economia

“Il coraggio di provarci”. Merito e leadership femminile in un libro

“Non avrei mai pensato di scrivere un libro, ma quando la casa editrice me lo ha proposto ho accettato perchè ho pensato: forse nel mio piccolo posso dare l’esempio di una persona assolutamente normale, nata in un paesino di provincia di duemila anime, da una famiglia normalissima di insegnanti, per di più donna, che ha avuto il coraggio di provare a realizzare i propri sogni. La cosa fondamentale è che il tuo punto di partenza non determini nè chi sei nè chi vuoi diventare”. Lo ha detto Cristina Scocchia, amministratore delegato di Illy Caffè, nel corso della presentazione del suo libro “Il coraggio di provarci. Una storia controvento”, organizzata da Comin & Partners.

Cristina Scocchia è una delle poche donne amministratore delegato in Italia, una delle pochissime a ricoprire questa carica per tre volte, ha deciso di raccontarsi per la prima volta in questo libro con la giornalista Francesca Gambarini.
Un’autobiografia che racconta quanto sia importante fare squadra sia nelle aziende sia nel sistema Paese, per non restare indietro. L’autrice ha ricordato che “chi ha un ruolo di guida, a qualsiasi livello, non può ignorare queste dinamiche ed è tempo di sostituire le ottiche di potere con un mindset basato sui valori e sulle persone. Occorre dare a tutti, senza distinzione, senza esclusioni e divari, l’opportunità di dimostrare il proprio talento, perchè il punto di partenza non deve più determinare chi puoi diventare, la leadership non è potere, è responsabilità”.

Alla presentazione del libro hanno partecipato Antonella Polimeni, rettrice dell’Università La Sapienza, e Francesco Occhetta, Padre Gesuita e Docente presso l’Università Gregoriana.
“La leadership femminile è l’approdo di un iter complessivo e allo stesso tempo una sfida che va accolta con coraggio, ma anche con la convinzione di potercela fare”, ha detto Polimeni.
“Esempi come quello di Cristina Scocchia – ha aggiunto – contribuiscono a sostenere le giovani donne che intraprendono strade spesso faticose e in salita. Il suo percorso rappresenta un role model di successo non solo per chi si affaccia al mondo del lavoro, ma anche per chi già occupa posizioni di responsabilità. Il suo impegno costante verso la crescita personale e professionale, unito all’importanza che attribuisce alla formazione e ai legami umani, è un forte messaggio di ispirazione”.

Il ministro dell’Università Anna Maria Bernini in un messaggio ha sottolineato che “il libro è la traccia di una carriera, il racconto di una storia fuori dal comune nel suo esito di grande successo, ma di sorprendente semplicità nell’approccio. ‘Il coraggio di provarcì è la sintesi di un percorso, dove ‘provarcì vuol dire riconoscere il talento, nutrirlo e farlo crescere. Condividerlo. Significa coltivare aspirazioni. Dare merito e struttura – quindi coraggio -, alle proprie capacità. Uscire dagli schemi, anche, anzi soprattutto, facendo squadra. E’ insieme che si devono affrontare le grandi sfide”. Per Bernini è “un messaggio personale e corale allo stesso tempo che mi piace pensare rivolto alle nuove generazioni di manager. Alle donne -alle persone – che ogni giorno contribuiscono, con la loro determinazione nel lavoro e nella vita, a picconare il muro del pregiudizio. Agli uomini – alle persone – che accompagnano e sostengono. Perchè nessuno vince da solo”.

– Foto xc3/Italpress –

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Economia

PROTAGONISTI | Angelo Bilotta: Amministratore Delegato di Just Work srl

Puntata del 16 Settembre 2024

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Economia

Inflazione, ad agosto scende a +1,1% da +1,3% del mese precedente

Nel mese di agosto, l’inflazione scende a +1,1% da +1,3% del mese precedente, soprattutto a causa dell’ampliarsi della flessione dei prezzi dei Beni energetici su base tendenziale (-6,1% da -4,0% di luglio), nonostante le spinte al rialzo registrate nel settore regola-mentato. Nel comparto alimentare, i prezzi mostrano un rallentamen-to del loro ritmo di crescita, che contribuisce a frenare la dinamica del “carrello della spesa” (+0,6% da +0,7%). Un sostegno all’inflazione si deve invece all’evoluzione dei prezzi dei servizi, che risente delle tensioni nel settore del trasporto aereo. Ad agosto, l’inflazione di fondo resta stabile a +1,9%. E’ quanto emerge dai dati Istat sui prezzi al consumo per il mese di agosto del 2024.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e dell’1,1% su base annua (da +1,3% del mese precedente), confermando la stima preliminare. Il lieve rallentamento del tasso d’inflazione riflette in primo luogo l’ampliarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da -6,0% a -8,6%) e dei Beni durevoli (da -1,2% a -1,8%), ma anche la decelerazione dei prezzi dei Servizi relativi all’abitazione (da +2,7% a +2,5%). Un sostegno alla dinamica dell’indice generale si deve, invece, all’accelerazione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +11,7% a +14,3%) e, in misura minore, dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,2% a +2,9%) e dei Beni semidurevoli (da +1,1% a +1,3%). Ad agosto, l’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile a +1,9%, come anche quella al netto dei soli beni energetici, che registra ancora un +1,8%.

Nel loro complesso, i prezzi dei beni accentuano il calo su base tendenziale (da -0,1% a -0,5%), mentre la dinamica dei servizi risulta in lieve accelerazione (da +3,0% a +3,2%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si accresce, portandosi a +3,7 punti percentuali (dai +3,1 di luglio). Rallenta il ritmo di crescita sui dodici mesi dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +0,7% a +0,6%). Un andamento analogo si registra anche per quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +1,8% a +1,1%).

L’aumento congiunturale dell’indice generale riflette, per lo più, la crescita dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (+3,5%), dei Servizi relativi ai trasporti (+1,9%, dovuto soprattutto a fattori stagionali) e dei Beni alimentari lavorati (+0,6%). Tali effetti sono stati solamente in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-1,0%) e dei Beni alimentari non lavorati (-0,6%). L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +1,1% per l’indice generale e a +2,1% per la componente di fondo. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,2% su base mensile, a causa dei saldi estivi di cui il NIC non tiene conto, e aumenta dell’1,2% su base annua (in decelerazione da +1,6% di luglio); la stima preliminare era +1,3%. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una variazione positiva dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua.

Foto: Agenzia Fotogramma

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