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Calabria

Rizziconi (RC) | Sala giochi abusiva, chiusa per la seconda volta

Nel contesto di un’operazione congiunta volta a contrastare il gioco d’azzardo non autorizzato, i Carabinieri della Stazione di Rizziconi e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) hanno effettuato un nuovo intervento presso un bar di Rizziconi. Questo locale, già noto per violazioni simili e per sanzioni che avevano superato il milione di euro, è stato nuovamente al centro di verifiche per attività illecita.

Nonostante una maxi-sanzione ricevuta a maggio e il sequestro di quattro slot machine, il proprietario del bar ha continuato a operare in modo illecito. Non solo aveva reinvestito nel business illegale acquistando nuove slot machine, ma aveva anche tentato di occultare la sala giochi abusiva dietro un muro di cartongesso e un accesso camuffato. Questo stratagemma, volto a eludere i controlli, è stato immediatamente smascherato dagli agenti durante l’intervento.

L’interno del locale era dotato di una vera e propria sala giochi non autorizzata, completa di quattro slot machine nascoste maldestramente. Gli accertamenti hanno rivelato gravi irregolarità, tra cui la mancata registrazione degli apparecchi e la mancanza della tabella informativa sui giochi proibiti, oltre al mancato pagamento dell’imposta sugli intrattenimenti.

Il titolare del bar è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per frode informatica. Gli apparecchi, privi delle necessarie autorizzazioni, erano stati presumibilmente progettati e programmati per eludere la tassazione e la comunicazione delle giocate. Le sanzioni accumulate, sommate a quelle del controllo precedente, superano il milione e mezzo di euro.

Le operazioni congiunte tra Carabinieri e ADM sono fondamentali per garantire il rispetto della normativa sul gioco d’azzardo e promuovere un ambiente di gioco sicuro e regolamentato. È importante sottolineare che il procedimento penale è ancora in fase di indagini preliminari e l’imputato non è da considerarsi colpevole fino a eventuale condanna definitiva.

Calabria

Reggio Calabria | Bottiglia di benzina lasciata come messaggio intimidatorio all’ingresso di un esercizio commerciale

Una bottiglia di benzina è stata trovata all’ingresso di un ristorante nella zona di Spirito Santo a Reggio Calabria, in quello che sembra essere un atto intimidatorio. Il titolare dell’esercizio, Tommaso Marzullo, ha scoperto il messaggio minaccioso, che appare collegato a Davide Bilardi, un nuovo collaboratore di giustizia. La rosticceria, che si appresta ad aprire, si trova vicino agli uffici delle forze dell’ordine.

Gli agenti delle Volanti e della Scientifica sono intervenuti sul posto per raccogliere prove e hanno sequestrato la bottiglia. La squadra mobile ha già avviato indagini e ha informato la Direzione distrettuale antimafia, poiché l’area è controllata dalla cosca Libri, che sta vivendo momenti di tensione a seguito delle dichiarazioni di Bilardi.

Il collaboratore di giustizia ha già menzionato la rosticceria nei suoi verbali, sottolineando un episodio in cui un esponente della cosca si era presentato lamentando di non essere stato avvisato dell’apertura dell’attività commerciale. Questo potrebbe ora essere interpretato come un avvertimento o una ritorsione da parte della cosca nei confronti di Bilardi, che ha scelto di collaborare con le autorità. Le indagini continuano per chiarire la natura di questo gesto intimidatorio e il suo possibile significato per la comunità locale e per le dinamiche mafiose in atto.

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Calabria

Procura di Castrovillari | Bergamini, il calciatore del Cosenza morto nel 1989, chiesti 23 anni di reclusione per l’ex fidanzata

I pubblici ministeri della Procura di Castrovillari hanno chiesto una condanna a 23 anni di reclusione per Isabella Internò, l’ex fidanzata di Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza tragicamente scomparso il 18 novembre 1989 lungo la statale 106 a Roseto Capo Spulico. La donna è accusata di omicidio volontario in concorso con ignoti e il caso è attualmente sotto esame presso la Corte d’Assise di Cosenza.

La richiesta di condanna è stata presentata dal pm Luca Primicerio, supportato dal procuratore di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, al termine di una requisitoria che ha avuto inizio ieri. È importante notare che Isabella Internò non era presente in aula durante la formulazione della richiesta. La vicenda, avvolta da un lungo mistero e controversie, continua a suscitare grande interesse e attenzione da parte dell’opinione pubblica e dei media.

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Calabria

Cutro (KR) | Accusato di aggressione sessuale era ricercato in Inghilterra, arrestato iracheno

Un cittadino iracheno di 49 anni, residente a Cutro, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone, poiché ricercato a livello internazionale per reati di aggressione e violenza sessuale. Le accuse risalgono a episodi avvenuti nel 2018 e nel 2019 in Inghilterra, in particolare a Liverpool e Loughborough, dove l’uomo sarebbe stato responsabile di aggressioni nei confronti di due donne.

La cattura è avvenuta a seguito di una segnalazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha attivato le indagini necessarie. Grazie a un’attenta attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’individuo, che aveva recentemente fatto ingresso in Italia viaggiando in autobus. L’arresto rappresenta un’importante operazione per la sicurezza e il contrasto alla criminalità internazionale, dimostrando l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia nazionali e internazionali.

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