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Cronaca

Vercelli | Arrestati anziani per violenza sessuale e sfruttamento minorile: condannati a 5 anni

Il 12 luglio scorso, la Squadra Mobile di Vercelli ha proceduto con l’esecuzione di due ordini di carcerazione nei confronti di due anziani residenti nella città, di 69 e 70 anni, riconosciuti colpevoli di violenza sessuale e sfruttamento della prostituzione minorile.

La vicenda ha avuto inizio nel 2021, quando i Servizi Sociali del Comune di Vercelli segnalarono agli investigatori della Squadra Mobile la situazione di un nucleo familiare di nomadi stranieri, composto da quattro figli minori, che viveva in condizioni di grave degrado morale e materiale.

Le indagini si concentrarono immediatamente sulla figlia più giovane, allora tredicenne, che era stata allontanata dalla scuola per motivi di salute dichiarati gravissimi dai genitori.

Un compito scolastico redatto dalla bambina e prontamente acquisito dagli inquirenti suggerì un appello di soccorso implicito, evidenziando le difficili condizioni familiari e le frequentazioni con individui estranei al nucleo domestico. Su mandato della Procura locale, la Squadra Mobile di Vercelli avviò un’approfondita e complessa attività investigativa per chiarire gli elementi confusi emergenti dal tema del compito della minore.

Installando telecamere nelle vicinanze dell’abitazione familiare e attivando intercettazioni ambientali, emerse un quadro sconcertante: i genitori della ragazza, in cambio di modesti compensi, costringevano la figlia a rapporti sessuali completi con anziani residenti a Vercelli.

I minori furono immediatamente messi sotto protezione e i responsabili furono arrestati. Il 11 luglio di quest’anno si è concluso definitivamente il procedimento giudiziario per due di loro, poiché la Suprema Corte di Cassazione ha respinto il loro ricorso, confermando una condanna a 5 anni e 6 mesi di reclusione.

I due anziani, rintracciati presso le rispettive abitazioni dove erano agli arresti domiciliari, sono stati portati in Questura per le formalità di rito e successivamente trasferiti alla Casa Circondariale di Vercelli per espiare la loro lunga pena detentiva, comminata per i gravi crimini commessi.

Cronaca

Emergenza maltempo nelle Marche e in Emilia Romagna: oltre 300 interventi

VVF

Nelle ultime ore, le Marche sono state colpite da una serie di eventi atmosferici estremi che hanno richiesto oltre 300 interventi da parte dei vigili del fuoco per affrontare le conseguenze del maltempo. Tra le zone maggiormente interessate ci sono stati vari comuni della provincia di Ascoli Piceno, come Ponterotto, situato tra San Benedetto del Tronto e Acquaviva Picena, dove le squadre di soccorso sono intervenute per salvare automobilisti bloccati a causa di acqua e fango che avevano invaso la strada provinciale SP36. Anche in altre località costiere, come Cupra Marittima e Grottammare, sono stati segnalati numerosi allagamenti che hanno richiesto l’intervento immediato delle squadre di soccorso.

Situazione critica anche in Emilia Romagna

Il maltempo non ha risparmiato nemmeno l’Emilia Romagna, dove la situazione più delicata si è verificata nella provincia di Ravenna. Qui, due elicotteri dei vigili del fuoco sono stati impiegati per evacuare cinque persone rimaste bloccate nelle loro abitazioni a causa dell’acqua che ha raggiunto livelli pericolosi nelle aree di Bagnacavallo, Lugo e Cotignola. L’utilizzo degli elicotteri è stato fondamentale per consentire un’evacuazione rapida e sicura degli abitanti in pericolo.

Evacuazioni e frane ad Ancona e Pesaro

Nella provincia di Ancona, la situazione è risultata altrettanto preoccupante. In tarda serata, sei famiglie sono state evacuate dalla località di Osimo, dove una frana in via Montecesa metteva a rischio l’incolumità degli abitanti. Anche nella provincia di Pesaro e Urbino, il maltempo ha creato disagi, con l’esondazione del torrente Arzilla che ha reso impraticabile la SP144.

Il potenziamento dei soccorsi

Vista la gravità della situazione, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco ha potenziato il dispositivo di soccorso, inviando personale specializzato nel salvataggio in acqua e in ambienti fluviali. Squadre provenienti da Lombardia, Toscana e Campania sono state chiamate a rinforzare le operazioni in corso, garantendo un intervento tempestivo nelle zone maggiormente colpite.

La situazione resta complessa e in continua evoluzione, con le autorità locali e i vigili del fuoco che stanno monitorando attentamente le condizioni meteo e la sicurezza della popolazione.

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Cronaca

Fermo | Intensificati i controlli estivi: sicurezza e legalità al centro dell’azione

GdF Fermo

Durante l’estate, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Fermo ha intensificato i controlli per contrastare l’illegalità economico-finanziaria nel territorio, con particolare attenzione alle località turistiche. L’obiettivo era garantire concorrenza leale tra le imprese e sicurezza per residenti e turisti.

Il piano operativo ha coinvolto numerosi settori, dalla lotta al lavoro irregolare ai controlli sui prezzi dei carburanti e al contrasto del traffico di stupefacenti, con il supporto delle unità cinofile. Le operazioni hanno portato all’identificazione di quasi 2.000 persone e alla verifica di oltre 1.200 veicoli, oltre a diverse denunce per violazioni del codice della strada e segnalazioni per traffico di droghe. Importanti anche i sequestri di prodotti non conformi agli standard di sicurezza e le verifiche fiscali su diverse attività.

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Cronaca

Besate (MI) | Scoperta piantagione illegale di cannabis lungo le rive del Ticino

GdF Milano

Un’importante operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Milano ha portato alla scoperta di una vasta piantagione illegale di cannabis lungo le rive del fiume Ticino. Le autorità, nel corso dell’intervento, hanno sequestrato un totale di 57 piante, alcune delle quali raggiungevano un’altezza considerevole, arrivando fino a 2,5 metri.

Il quantitativo complessivo di sostanza stupefacente recuperata è stato stimato attorno ai 240 chilogrammi, evidenziando le dimensioni rilevanti della coltivazione. Questo sequestro rappresenta un risultato significativo nella lotta al traffico di droga nella regione lombarda e riflette l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare attività illecite legate alla produzione di stupefacenti.

L’operazione si è svolta con il supporto di un’indagine meticolosa e il monitoraggio del territorio, che ha permesso di individuare l’area utilizzata per la coltivazione illegale. Il lavoro degli agenti si è rivelato fondamentale per fermare un’attività che avrebbe potuto alimentare il mercato locale della droga. Le piante sequestrate sono state prontamente rimosse e poste sotto sequestro, mentre le indagini proseguono per individuare i responsabili dell’operazione illegale.

La zona del Ticino, per via della sua conformazione naturale e delle aree difficilmente accessibili, si presta purtroppo ad essere sfruttata per attività di questo tipo, ma l’intervento tempestivo delle autorità ha dimostrato come il controllo sul territorio resti una priorità costante per prevenire fenomeni di illegalità.

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