Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio volti alla prevenzione e repressione dei reati nella città di Messina, i poliziotti della Squadra Mobile, con la collaborazione della Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo (SISCO), hanno arrestato in flagranza di reato un messinese di 50 anni per detenzione di armi clandestine, alterate e munizionamento.

L’operazione, disposta dal Questore Annino Gargano, si è concentrata nel Rione Ferrovieri, un’area nota per l’elevata intensità criminale. Durante i controlli, gli agenti della Squadra Mobile e della SISCO hanno eseguito diverse perquisizioni domiciliari e ispezioni in cantinati di uno stabile del quartiere.

Nel corso di queste operazioni, all’interno di un locale appartenente al cinquantenne arrestato, i poliziotti hanno scoperto un piccolo arsenale di armi e munizioni. Sono stati rinvenuti un fucile automatico a canne mozze, un revolver con matricola abrasa, una pistola semiautomatica, una doppietta, due fucili ad aria compressa modificati, e diverse munizioni di vario calibro, tutte in buono stato di conservazione e perfettamente funzionanti.

Gli investigatori, sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Messina, hanno sequestrato le armi e le munizioni, affidandole immediatamente alla Polizia Scientifica per i necessari accertamenti. Oltre alle armi, sono stati trovati e sequestrati alcuni telefoni cellulari, che potrebbero fornire ulteriori elementi utili alle indagini.

L’uomo è stato arrestato e condotto in carcere, dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. È importante sottolineare che, in conformità con i principi del diritto di cronaca e nel rispetto dei diritti dell’indagato, il cinquantenne deve essere considerato innocente fino a una sentenza definitiva che accerti le sue responsabilità.

I Carabinieri della Compagnia Aeroporti di Roma, nell’ambito delle attività di controllo quotidiane presso lo scalo aeroportuale “Leonardo Da Vinci”, hanno effettuato diverse operazioni che hanno portato a denunce e sanzioni.

Durante i controlli, quattro passeggeri sono stati denunciati per tentato furto all’interno del duty free dell’aeroporto. Gli individui, in attesa dei rispettivi voli, hanno cercato di sottrarre prodotti di vario genere, tra cui cinque confezioni di profumi, sei confezioni di alcolici e una stecca di sigarette, per un valore complessivo superiore ai 1.000 euro. Gli addetti alla vigilanza hanno immediatamente notato il comportamento sospetto e hanno allertato i Carabinieri, che sono intervenuti recuperando interamente la refurtiva e restituendola ai negozianti. I quattro viaggiatori sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per il reato di tentato furto.

Parallelamente, i Carabinieri della Stazione Aeroporto di Fiumicino hanno sanzionato tre autisti, due NCC e un tassista, sorpresi a procacciare clienti senza autorizzazione nei pressi dei Terminal Arrivi 1 e 3. Gli autisti, violando le norme che regolamentano l’attività di trasporto presso l’aeroporto, operavano fuori dagli stalli designati. Per queste infrazioni sono state comminate sanzioni per un totale di circa 6.192 euro.

Infine, sono stati sanzionati anche due dipendenti di società che offrono il servizio di “car valet” all’aeroporto. Le multe sono state elevate per il mancato rispetto delle norme che regolano la consegna dei veicoli, con un ammontare complessivo di 4.128 euro.

L’attività di controllo dei Carabinieri presso l’aeroporto di Fiumicino continua a garantire il rispetto delle normative, la sicurezza dei passeggeri e la corretta gestione dei servizi offerti all’interno dello scalo.

Un grave episodio di violenza ha scosso la Casa Circondariale di Salerno lo scorso 18 luglio, quando un detenuto tunisino, Khalil Trabelsi, è stato assassinato in seguito a un’aggressione. Le indagini condotte dalle forze dell’ordine hanno portato all’identificazione del presunto autore del delitto: Ayoub El Jamili, cittadino marocchino.

Secondo le ricostruzioni, l’omicidio sarebbe avvenuto al termine di una lite tra i due detenuti. La vittima, Trabelsi, è stata colpita ripetutamente alla testa con un oggetto contundente. L’aggressione ha avuto esiti fatali, e Trabelsi è deceduto poco dopo essere stato trasportato all’ospedale Ruggi d’Aragona, già in condizioni critiche.

Il provvedimento di arresto nei confronti di El Jamili è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari di Salerno su richiesta della procura, guidata dal facente funzioni di procuratore Francesco Soviero. La notifica dell’ordinanza è stata eseguita congiuntamente dalla Polizia di Stato e dalla Polizia Penitenziaria.

Le indagini continuano per chiarire tutti i dettagli dell’accaduto e per assicurare che la giustizia faccia il suo corso.