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Cronaca

Torino | Maltempo: Notte da Incubo con Piogge e Grandinate

Venerdì 12 luglio 2024 è stata una notte difficile per il Canavese a causa delle condizioni meteorologiche avverse che hanno colpito la zona, portando a gravi disagi e danni. Ecco quanto è accaduto:

Durante la notte, il Canavese è stato colpito da forti piogge e grandinate. Le precipitazioni intense hanno causato diversi problemi:

  • Caduta di alberi: Decine di alberi sono caduti in diverse località, soprattutto a Castellamonte. La strada statale 565 è stata chiusa a Strambinello a causa di tronchi e rami che hanno invaso la carreggiata.
  • Interventi di emergenza: Sono stati necessari interventi per rimuovere alberi caduti anche a Vialfrè, Parella, Borgiallo, Cintano, Quagliuzzo e Cuorgnè. Fortunatamente, non ci sono stati automobilisti coinvolti in incidenti gravi.
  • Grandinata a Colleretto Castelnuovo: A Colleretto Castelnuovo, diverse strade sono state imbiancate a causa di una copiosa grandinata. Numerose frazioni sono rimaste isolate, con interruzioni frequenti dell’illuminazione pubblica.
  • Sospensione della linea ferroviaria: A causa degli alberi caduti sulla massicciata, è stata sospesa la linea ferroviaria Sfm1 Chieri-Rivarolo Canavese tra Bosconero e Rivarolo Canavese.

Allerta Meteo

L’Arpa ha emesso un’allerta gialla per l’intero territorio provinciale per tutta la giornata di venerdì 12 luglio 2024, segnalando condizioni meteorologiche critiche.

Già nella serata di giovedì 11 luglio, un fulmine ha colpito la stazione di Settimo Torinese, causando il blocco di tutti i treni. Questo episodio ha segnato l’inizio di una serie di eventi meteorologici estremi che hanno colpito la regione.

Calabria

Castrovillari | Devastante incendio tiene in allarme la città

La città del Pollino è stata colpita da un vasto incendio che, dal pomeriggio del 4 agosto 2024, ha devastato contrada Petrosa, contrada Cerasulo e la pineta di Monte Sant’Angelo. La situazione è critica, con le fiamme che hanno trasformato il paesaggio in uno scenario apocalittico.

Le fiamme hanno rapidamente inghiottito le aree di contrada Petrosa e contrada Cerasulo, estendendosi fino alla pineta di Monte Sant’Angelo. Questo disastro segue di poche ore un altro incendio scoppiato vicino al carcere della città, aumentando la pressione sulle squadre di emergenza.

I vigili del fuoco stanno lavorando incessantemente per contenere l’incendio, impiegando tutti i mezzi disponibili. La complessità del rogo ha reso necessario l’intervento di un canadair e di un elicottero, che stanno effettuando lanci d’acqua dall’alto per cercare di domare le fiamme.

Sul luogo dell’incendio sono presenti anche i carabinieri di Castrovillari, insieme ai volontari delle associazioni Lipambiente, Anpana e Il Pellicano. La loro presenza è fondamentale per coordinare gli sforzi e garantire la sicurezza delle operazioni di spegnimento.

L’incendio rappresenta una delle emergenze più gravi affrontate dalla città negli ultimi anni. La devastazione delle aree verdi e la minaccia alle abitazioni e alle infrastrutture locali hanno mobilitato tutte le risorse disponibili. Le cause dell’incendio non sono ancora chiare e le autorità stanno indagando per stabilire l’origine del rogo.

Mentre i soccorritori continuano a combattere le fiamme, la comunità di Castrovillari rimane in allerta, sperando in una rapida risoluzione dell’emergenza. La solidarietà e la collaborazione tra le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e i volontari stanno giocando un ruolo cruciale in queste ore drammatiche, dimostrando la resilienza della città di fronte alla catastrofe.

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Campania

Ischia | Bimbo chiede aiuto dalla finestra: “Papà picchia la mamma”, arrestato 50enne

Un drammatico episodio di violenza domestica ha scosso la comunità di Lacco Ameno, sull’isola di Ischia. Un uomo di 50 anni, originario dello Sri Lanka, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. L’intervento delle forze dell’ordine è stato innescato dalla disperata richiesta di aiuto del figlio 12enne, che ha gridato dalla finestra per attirare l’attenzione.

Secondo le testimonianze, l’uomo, rientrato a casa, avrebbe aggredito la moglie minacciando di bruciare i permessi di soggiorno della famiglia. La donna, di 46 anni, è riuscita a salvare i documenti e li ha consegnati al figlio. A quel punto, il padre avrebbe rivolto la sua rabbia contro il ragazzo, aggredendolo fisicamente. La madre è intervenuta per difendere il figlio, ma è stata colpita con un calcio all’addome.

La situazione è precipitata quando il 12enne, in un gesto di estrema disperazione, si è affacciato alla finestra urlando “portate via papà, picchia sempre mia mamma”. Le sue grida hanno attirato l’attenzione dei vigili urbani che, comprendendo la gravità della situazione, hanno immediatamente allertato i carabinieri.

Gli agenti sono intervenuti prontamente e hanno arrestato il 50enne, conducendolo al carcere di Poggioreale. Nel frattempo, madre e figlio sono stati trasportati all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. La donna ha riportato lesioni con una prognosi di cinque giorni, mentre il ragazzo è rimasto in osservazione per precauzione, avendo subito diversi colpi alla testa durante l’aggressione.

La comunità locale è profondamente colpita da questo episodio di violenza domestica, che mette in luce la necessità di maggiore attenzione e interventi tempestivi per proteggere le vittime di abusi familiari. La prontezza dei vigili urbani e l’efficace intervento dei carabinieri hanno impedito che la situazione degenerasse ulteriormente, garantendo una rapida messa in sicurezza delle vittime.

Questo tragico evento sottolinea l’importanza della sensibilizzazione e della prevenzione della violenza domestica, nonché del supporto alle vittime che spesso vivono in situazioni di paura e isolamento. Le autorità continuano a indagare sull’accaduto, mentre madre e figlio ricevono le cure e l’assistenza necessarie per superare questo difficile momento.

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Cronaca

Locorotonda (BA) | Mistero su scomparsa e ritrovamento del piccolo Domenico: ipotesi sequestro lampo

LOCOROTONDO (BA) – Continuano le indagini sulla scomparsa di Domenico, un bambino di neanche due anni, trovato dopo un’intensa ricerca nelle campagne di Locorotondo il 30 giugno. Il sollievo per il suo ritrovamento lascia spazio a nuove preoccupazioni e domande su come il piccolo abbia potuto allontanarsi così tanto da casa sua, percorrendo oltre 4 chilometri fino a una zona rurale in contrada Serralta.

L’ipotesi che Domenico abbia camminato da solo lungo quel tragitto sembra improbabile per la sua età e le circostanze. La strada, solitamente trafficata, non ha visto nessuno notare la presenza del bambino, il che fa sorgere dubbi sulla possibilità che sia stato portato lì da qualcuno.

I genitori, che hanno sempre descritto Domenico come un bambino tranquillo e poco incline a disobbedienze, hanno sollevato ulteriori perplessità. Durante le ricerche, le forze dell’ordine, cani molecolari, speleologi, droni ed elicotteri avevano già perlustrato l’area dove poi è stato ritrovato il bambino, sotto un albero di fico, senza successo.

Lo scorso venerdì, i carabinieri hanno ripercorso il percorso nel bosco nelle stesse condizioni e nella stessa fascia oraria in cui il bambino è scomparso. Hanno rilevato che il terreno è estremamente impervio, con salite, discese, rovi e vegetazione fitta. Questo dettaglio potrebbe indicare che Domenico sia stato trasportato in braccio da qualcuno.

La testimonianza del bambino, che sa pronunciare solo poche parole, non può fornire ulteriori dettagli utili all’indagine. Dopo il ritrovamento, Domenico è stato visitato all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, dove gli è stata riscontrata una piccola ferita sulla fronte, attribuita inizialmente a una caduta.

Le indagini proseguono, cercando di chiarire se il bambino si sia davvero allontanato da solo o se qualcuno lo abbia portato nel luogo del ritrovamento. Il mistero sulla scomparsa di Domenico continua a preoccupare la comunità di Locorotondo, che resta in attesa di risposte definitive.

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