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Cronaca

Roma | Si chiamava Manuela Petrangeli, uccisa a Roma dal suo ex: precedenti per stalking e maltrattamenti

Nella mattinata di venerdì, una tragedia ha scosso Roma quando Manuela Petrangeli è stata tragicamente uccisa dal suo ex compagno, Gianluca Molinaro, con un fucile sparato dall’auto. L’evento drammatico si è consumato all’uscita di una casa di cura a Casetta Mattei, sulla Portuense, dove la donna lavorava.

Il terribile episodio è avvenuto intorno alle 12:30, subito dopo il turno di lavoro di Petrangeli. Dopo aver salutato una collega nel parcheggio, ha fatto una telefonata al figlio per annunciargli il suo ritorno. Mentre si avviava verso la sua auto per dirigere verso il quartiere di Torresina, è stata sorpresa dalla Smart di Molinaro, che ha estratto un fucile e ha aperto il fuoco. Nonostante i suoi tentativi di difendersi, un proiettile l’ha colpita mortalmente al petto.

Le ragioni dietro questo gesto estremo sono ancora oggetto di interrogatori in corso. Secondo amiche e colleghi, non ci sono state segnalazioni o segni evidenti di pericolo imminente da parte di Petrangeli. Nonostante la loro separazione avvenuta tre anni fa, non erano emersi segnali premonitori di tale tragico sviluppo. Tuttavia, è emerso che Molinaro aveva precedenti per atti persecutori e stalking nei confronti di altre donne.

A parlare della personalità di Molinaro è stata la sua ex compagna, madre della loro figlia. Ha raccontato di averlo convinto a costituirsi dopo l’omicidio, riferendo che lui sembrava in preda al disorientamento e all’intenzione di autolesionarsi. Il suo profilo sociale suggeriva un uomo impegnato nello sport e con una vita apparentemente normale, nonostante il suo passato di violenza e i precedenti arresti.

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso il dolore della città per questa ennesima tragedia femminicida, sottolineando la necessità di una risposta compatta e culturale per combattere il fenomeno dei femminicidi in Italia.

Cronaca

Padova | Scoperti 30 lavoratori non regolari in diversi settori


Durante una serie di controlli condotti dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Padova, sono emersi numerosi casi di irregolarità lavorative in diverse attività commerciali della provincia. Gli ispettori hanno identificato 15 lavoratori completamente in nero e 15 lavoratori irregolari, impiegati in modo non conforme alla normativa vigente. Questi controlli, intensificati soprattutto durante la stagione estiva, hanno riguardato diverse zone della provincia e hanno coinvolto attività operanti nei settori della ristorazione, dell’intrattenimento e dell’ospitalità

I casi di irregolarità sono stati riscontrati in diversi comuni, tra cui Piove di Sacco, Este e Cittadella. In queste località, i finanzieri hanno scoperto personale privo di regolare contratto di lavoro o con contratti non conformi, in alcuni casi senza la necessaria comunicazione preventiva. In particolare, un dipendente di un’attività di ristorazione lavorava da oltre due anni senza un contratto, percependo lo stipendio in contanti.

Le violazioni rilevate sono state segnalate all’Ispettorato Territoriale del Lavoro, che potrà comminare pesanti sanzioni ai datori di lavoro coinvolti, con multe che potrebbero superare i 320 mila euro per ciascuna azienda. In alcuni casi, le attività rischiano anche la sospensione, soprattutto quando il personale irregolare supera il 10% della forza lavoro totale.

L’operazione evidenzia l’impegno costante della Guardia di Finanza nella lotta all’abusivismo e nella tutela dei diritti dei lavoratori, proteggendo così sia i dipendenti che gli imprenditori onesti che rispettano la legge.

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Cronaca

Padova | Operazione della Guardia di Finanza: scoperti 30 lavoratori irregolari, sanzioni fino a 320.000 euro

Nel corso dei controlli intensificati dalla Guardia di Finanza di Padova durante la stagione estiva appena conclusa, sono stati individuati 30 lavoratori tra “in nero” e irregolari in diverse attività della provincia. Le operazioni, volte a garantire il rispetto delle norme in materia di tutela del lavoro, hanno coinvolto numerosi settori, tra cui bar, ristorazione, intrattenimento e tessile.

In particolare, a Padova sono stati scoperti 5 lavoratori “in nero” e 14 irregolari, impiegati con contratti di lavoro “a chiamata” ma senza la regolare comunicazione dell’inizio della prestazione lavorativa. Un’attività commerciale è stata sospesa per aver impiegato una percentuale di lavoratori irregolari superiore al 10% del totale.

Analoghi interventi sono stati effettuati a Piove di Sacco ed Este, dove 5 lavoratori “in nero” e 1 irregolare sono stati scoperti in imprese tessili e nei servizi alla persona. A Cittadella, invece, sono stati trovati 5 lavoratori “in nero”, con un caso particolare in cui un dipendente era privo di contratto da oltre due anni e veniva pagato in contanti.

Le violazioni segnalate all’Ispettorato Territoriale del Lavoro potrebbero portare a sanzioni amministrative comprese tra 50.000 e 320.000 euro, oltre a possibili provvedimenti di sospensione delle attività per gli esercizi coinvolti.

L’operazione conferma l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto all’illegalità nel mondo del lavoro, con l’obiettivo di tutelare i lavoratori e gli imprenditori che operano nel rispetto delle leggi.

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Calabria

Cirò Marina | Chiusura temporanea di un bar “ritrovo” di pregiudicati

Questura di KR

Il Questore di Crotone ha emesso un provvedimento di sospensione per un bar situato a Cirò Marina, che rimarrà chiuso per un periodo di 15 giorni. Questa decisione è scaturita da segnalazioni ricevute dalla Compagnia Carabinieri del comune, che ha evidenziato una problematica persistente: il locale era diventato un ritrovo abituale per individui con precedenti penali.

Le autorità competenti, dopo un’attenta valutazione della situazione, hanno ritenuto necessario intervenire per garantire la sicurezza pubblica. Questo non è il primo provvedimento di chiusura per l’esercizio, già interessato da una sospensione di 7 giorni nel 2022. L’azione mira a prevenire ulteriori problematiche legate alla legalità e alla sicurezza nella comunità.

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