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Tecnologia

Apple Intelligence avrà Funzionalità a Pagamento

Secondo quanto riportato da Mark Gurman di Bloomberg nella sua ultima newsletter “Power On”, non tutte le funzionalità offerte da Apple Intelligence, l’AI di Cupertino, saranno accessibili gratuitamente. Apple ha in programma di introdurre un modello simile agli abbonamenti iCloud+, denominato “Apple Intelligence+”, che includerà funzionalità avanzate accessibili mediante un abbonamento mensile.

Inizialmente, Apple Intelligence sarà gratuito, ma l’introduzione di Apple Intelligence+ è pensata per offrire agli utenti funzionalità aggiuntive che possano migliorare significativamente l’esperienza d’uso dei dispositivi Apple. Questa strategia non solo mira a diversificare le fonti di reddito di Apple, compensando il rallentamento nel ritmo degli aggiornamenti hardware, ma potrebbe anche consentire all’azienda di ottenere una parte dei ricavi dai servizi offerti dai suoi partner AI, come OpenAI con ChatGPT.

Secondo Gurman, Apple potrebbe anche concludere accordi con giganti come Google e Anthropic per offrire i loro servizi di intelligenza artificiale direttamente attraverso i dispositivi Apple. È previsto che tali partnership saranno annunciate contemporaneamente al lancio di Apple Intelligence in autunno, con l’arrivo di iOS 18, iPadOS 18 e macOS Sequoia.

Parallelamente, Apple sta cercando di stabilire partnership nel mercato cinese, dove servizi come ChatGPT non sono facilmente accessibili, posizionandosi così in modo strategico per soddisfare le esigenze globali di intelligenza artificiale e migliorare l’esperienza dei propri utenti in tutto il mondo.

Attualità

Com’è fatta la Syntrichia Caninervis: la pianta che potrebbe crescere su Marte

Il muschio del deserto Syntrichia caninervis emerge come una possibile soluzione rivoluzionaria per la colonizzazione di Marte e altri ambienti estremi. Questa pianta, nota per la sua eccezionale resistenza ambientale, è stata oggetto di uno studio condotto da ricercatori cinesi che hanno testato la sua capacità di sopravvivere in condizioni estreme simili a quelle marziane.

Caratteristiche e Resistenza

  1. Tolleranza al Freddo: Le piante di Syntrichia caninervis sono state esposte a temperature estreme, fino a -196°C, per periodi variabili. Non solo sono sopravvissute, ma hanno anche mostrato una capacità di rigenerazione rapida dopo il disgelo, specialmente se disidratate prima del congelamento.
  2. Resistenza alle Radiazioni: Questo muschio ha dimostrato di resistere a dosi letali di radiazioni gamma, addirittura con dosi che promuovono la crescita anziché danneggiarla. Questa capacità lo rende uno degli organismi più tolleranti alle radiazioni conosciuti.
  3. Simulazione di Condizioni Marziane: Utilizzando un simulatore atmosferico, simile alle condizioni di Marte (atmosfera a base di anidride carbonica, temperature estreme, radiazioni UV elevate), il muschio disidratato ha mostrato una rigenerazione completa entro un mese. Anche se meno efficaci, le piante non disidratate hanno comunque dimostrato una sopravvivenza sotto queste condizioni.

Implicazioni per la Vita su Marte

Il potenziale del Syntrichia caninervis come pianta pioniera su Marte è significativo. La sua resistenza potrebbe essere sfruttata per stabilire le prime basi biologiche sostenibili sul pianeta rosso, aprendo la strada a esperimenti di bioingegneria per rendere Marte abitabile per piante commestibili e, di conseguenza, per l’uomo.

Mentre rimangono sfide significative da affrontare per la coltivazione su suoli marziani, come la fertilità del terreno e l’adattabilità delle piante alla produzione alimentare, il muschio Syntrichia caninervis offre una speranza concreta per il futuro dell’esplorazione e della colonizzazione umana di Marte. La sua straordinaria resilienza è un passo avanti cruciale verso la realizzazione di habitat autosufficienti e sostenibili al di fuori della Terra.

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Tecnologia

Apple Entra nel CDA di OpenAI: Phil Schiller in veste di Osservatore

Phil Schiller, uno dei dirigenti di punta di Apple, si unirà al consiglio di amministrazione di OpenAI in veste di osservatore. Questa mossa coincide con la prevista integrazione di ChatGpt nei nuovi iPhone che arriveranno sul mercato quest’autunno, secondo quanto riportato da Bloomberg.

Schiller, noto per essere il capo dell’App Store e braccio destro del CEO Tim Cook, avrà il compito di partecipare attivamente alle riunioni di OpenAI, anche se senza diritto di voto o potere decisionale. La scelta di Schiller da parte di Apple riflette il suo ruolo cruciale all’interno dell’azienda, nonostante non possa influenzare direttamente le decisioni strategiche di OpenAI.

Secondo Bloomberg, nel consiglio di OpenAI trovano spazio anche rappresentanti di altre grandi aziende come Microsoft, che ha investito notevoli risorse nella startup negli ultimi anni. Questo scenario potrebbe portare a dinamiche complesse e tensioni tra i vari attori coinvolti nel consiglio.

Attualmente, il consiglio di OpenAI è presieduto da Bret Taylor e include figure di spicco come Sam Altman, Adam D’Angelo, Sue Desmond-Hellmann, Paul M. Nakasone, Nicole Seligman, Fidji Simo e Larry Summers.

Questa nuova disposizione nel consiglio di OpenAI potrebbe avere implicazioni significative sul futuro sviluppo e l’orientamento strategico della società nell’ambito dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie emergenti.

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Attualità

I pazienti che tornano a camminare grazie a protesi bioniche comandate dal cervello

Sette pazienti amputati hanno riacquistato la capacità di camminare con movimenti naturali e fluidi, grazie a una rivoluzionaria protesi di gamba completamente controllata dal sistema nervoso. Questo traguardo straordinario, pubblicato sulla rivista scientifica Nature Medicine, rappresenta un passo avanti fondamentale nel campo della riabilitazione neuroprotesica.

La particolarità di questa protesi risiede nell’utilizzo di una innovativa interfaccia neurale che la collega direttamente al sistema nervoso dei pazienti. Grazie a questo collegamento, i pazienti sono in grado di comandare la protesi con il pensiero, proprio come se fosse un’estensione naturale del loro corpo.

L’intervento chirurgico a cui i pazienti sono stati sottoposti ha permesso di preservare la percezione della posizione dell’arto nello spazio, un fattore cruciale per un movimento fluido e coordinato.

I test condotti sui pazienti hanno dimostrato l’efficacia della protesi in diverse situazioni:

  • Camminata su terreno piano e pendenza: la protesi ha consentito di camminare con una velocità del 41% superiore rispetto alle protesi tradizionali, avvicinandosi a quella di persone senza amputazioni.
  • Salita e discesa di scale e rampe: i pazienti hanno affrontato questi ostacoli con maggiore sicurezza e fluidità.
  • Superamento di ostacoli: la protesi ha permesso di aggirare gli ostacoli con facilità, grazie a una migliore percezione dello spazio circostante.
  • Movimenti naturali: i pazienti hanno compiuto azioni come puntare i piedi verso l’alto durante la salita delle scale o coordinare i movimenti della protesi con quelli dell’arto intatto, in modo del tutto naturale.
  • Forza nella salita da terra: i pazienti sono stati in grado di rialzarsi da terra con la stessa forza di persone non amputate.

I risultati ottenuti con questa nuova generazione di protesi aprono nuove strade per il futuro della riabilitazione neuroprotesica. La possibilità di controllare la protesi con il pensiero rappresenta un enorme passo avanti per la qualità della vita dei pazienti amputati, offrendo loro una maggiore autonomia e indipendenza.

Oltre al miglioramento funzionale, questa tecnologia rivoluzionaria ha un impatto positivo anche sul piano psicologico. I pazienti, infatti, si sentono più “completi” e in grado di ritrovare una connessione naturale con il proprio corpo.

La strada verso la diffusione su larga scala di queste protesi bioniche è ancora lunga, ma i risultati ottenuti sono estremamente promettenti e rappresentano un faro di speranza per migliaia di persone che hanno subito amputazioni agli arti inferiori.

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