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Liguria

Genova | Tangentopoli in Liguria, attesa per la scarcerazione dell’ex ad di Iren Paolo Emilio Signorini

Potrebbe arrivare già in questi giorni la decisione se accogliere o meno l’istanza di scarcerazione per l’ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Paolo Emilio Signorini. Saranno i giudici del Tribunale del Riesame a sciogliere eventuali riserve sull’istanza presentata dai suoi legali dopo che il gip aveva già respinto una prima richiesta.

Signorini, dallo scorso 7 maggio, è detenuto nel carcere di Marassi nell’ambito dell’inchiesta che vede ai domiciliari il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e  l’imprenditore portuale Aldo Spinelli.

Tra le ragioni che potrebbero portare il Riesame ad optare per i domiciliari c’è il licenziamento da parte di Iren. L’accusa invece mantiene la linea dura. I pm Luca Monteverde e Federico Manotti, titolari dell’inchiesta,  hanno ribadito che il carcere è l’unica misura cautelare idonea. I magistrati non si fidano di Signorini anche in merito ai suoi comportamenti precedenti. Tutto è racchiuso nel capo di imputazione: per l’accusa tradirebbero una particolarmente sfrontatezza dell’ex ad di Iren. E’ invece tornato in libertà l’ex capo di Gabinetto di Regione Liguria Matteo Cozzani, pure lui indagato nella tangentopoli in salsa ligure.

Liguria

Genova | La Lanterna è stata premiata come “Faro dell’Anno 2024”

La Lanterna di Genova è stata premiata come “Faro dell’Anno 2024” dall’International Association of Lighthouse Authorities.

Con i suoi 77 metri, è il faro più alto del Mediterraneo e il quinto al mondo. Dal 1128, ha guidato i marinai grazie al suo fascio di luce, visibile fino a 50 km, e ha permesso a Genova di diventare un fulcro internazionale per i commerci marittimi.

Questo prestigioso riconoscimento celebra la storica importanza della Lanterna, sottolineando il suo ruolo cruciale nel supporto alla navigazione fino all’era delle moderne tecnologie.

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Liguria

Sanremo (IM) | Ecco la nuova giunta del sindaco Alessandro Mager

Il neo eletto sindaco di Sanremo l’avvocato Alessandro Mager, ha ufficializzato stamane a Palazzo Bellevue la composizione della nuova giunta comunale.

Il suo vice è Fulvio Fellegara: l’ex segretario generale della Cgil di Imperia, candidato sindaco al primo turno, ha stretto un accordo informale con Mager in vista del ballottaggio.

Un endorsement pubblico, quello di Fellegara nei confronti dell’ex avversario, che ha portato Mager a sconfiggere l’avversario del centrodestra, Gianni Rolando. Fellegara sarà anche assessore con le deleghe ai Servizi sociali, Demografici e Cimiteri. Sempre in virtù dello stesso accordo, nell’esecutivo figura anche l’avvocato Lucia Artusi, esponente dei Dem che appoggiavano la candidatura a sindaco di Fellegara. A lei le deleghe ad Attività produttive, Demanio e Fondi europei. Nella coalizione del sindaco Mager, composta da quattro liste civiche, un posto di riguardo lo ottengono i componenti di “Anima”, risultata la più votata a Sanremo. Entrano così in giunta l’avvocato Alessandro Sindoni, il più votato in assoluto dei candidati consiglieri, che assume la delega a Turismo, Manifestazioni e Sport; l’avvocato Enza Dedali sarà l’assessore a Cultura, Sinfonica, Centri storici, Frazioni e Patrimonio.

Alla floricoltrice Ester Moscato sono andante le deleghe a Mercato dei fiori, Ambiente e Verde pubblico. Per la lista “Forum”, entra in giunta il commercialista Giuseppe Sbezzo Malfei: a lui Bilancio, Partecipate e Personale. Massimo Donzella, candidato con “Idea”, è assessore all’Urbanistica, Lavori pubblici, Viabilità e Arredo urbano. Nessun posto di governo per “Sanremo al Centro”: lista civica espressione dell’ex sindaco Alberto Biancheri.

In capo al sindaco, restano le deleghe a Grandi opere, Rapporti con la Rai, protezione civile e polizia locale. Per il ruolo di presidente del consiglio comunale, la maggioranza proporrà il nome di Alessandro Il Grande, che già lo aveva ricoperto nell’era Biancheri.

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Liguria

Genova | Aggredì il killer Luca Delfino, condannato a sei anni Chebbi Fahd

Era accusato di aver picchiato ed estorto denaro e altri beni a Luca Delfino, nel 2018, nel carcere di Genova Pontedecimo.  Chebbi Fahd è stato condannato in tribunale a Genova a sei anni e otto mesi di reclusione, oltre a duemila e duecento euro di multa. Dopo la condanna del complice, in un altro processo, il pm Fabrizio Givri aveva chiesto in questo caso otto anni. I giudici hanno riconosciuto le attenuanti generiche.

Delfino era presente in aula, accompagnato dalla polizia penitenziaria. Dopo avere scontato la pena di 16 anni e 8 mesi per l’omicidio dell’ex compagna Antonella Multari, uccisa nel 2007 a Sanremo, da quasi un anno si trova nella Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (REMS ndr) di Pra’.

Non c’era invece l’imputato, assistito dall’avvocato Massimo Gazzolo. Fahd si trova agli arresti domiciliari perché sta scontando un’altra pena.

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