Durante un controllo effettuato di recente a Chioggia, i carabinieri hanno denunciato un sedicenne in possesso di 35 grammi di hashish, suddivisi in 24 dosi pronte per la vendita. L’operazione si è concentrata in vari luoghi frequentati, inclusi il lungomare e piazzale Europa.

Durante l’identificazione dei presenti, è stato individuato il minorenne, trovato in possesso di 365 euro in contanti, presumibilmente provento dell’attività di spaccio. Tutto il materiale è stato sequestrato.

Gli amici di Daniele Terzi, 59 anni, hanno atteso a lungo sulla cima dell’Adamello, ma preoccupati per il suo ritardo, hanno chiamato il 112. Dopo ore di ricerche, il corpo senza vita di Terzi è stato individuato e recuperato in un canalone, a oltre 3.200 metri di altitudine, dove era precipitato mentre affrontava da solo la via ferrata Terzulli con l’intento di raggiungere il Corno Miller, nella valle omonima. L’alpinista esperto, complice le condizioni avverse di pioggia, nebbia e neve sulla via, ha commesso un tragico errore che ha portato alla sua caduta mortale.

La salma è stata trasferita nella camera mortuaria dell’ospedale di Edolo per l’iter dell’autorità giudiziaria. I dettagli dell’incidente sono stati ricostruiti dai carabinieri di Breno. Terzi, residente a Viadana e membro del Cai di Bozzolo, era in compagnia di altri quattro amici alpinisti. Dopo una notte passata al rifugio Gnutti di Sonico, domenica mattina si sono separati: Terzi ha proseguito da solo e purtroppo ha incontrato il suo tragico destino lungo la via ferrata Terzulli.

Il Soccorso Alpino è intervenuto massicciamente, con squadre da Edolo e Temù e l’elisoccorso di Areu decollato da Sondrio, supportato anche dai militari del Sagf. L’operazione di soccorso è durata dalle 10:30 alle 17. Daniele Terzi, appassionato di escursioni e membro del Cai, lascia la moglie e due figli nel dolore per la sua prematura scomparsa.

Un tragico incidente si è verificato a Soveria Mannelli, nella provincia di Catanzaro, dove un operaio di 61 anni è stato gravemente ferito mentre tentava di abbattere un albero con una motosega. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo avrebbe perso il controllo dell’attrezzo, causando il colpo della lama alla base del collo e recidendo la vena giugulare.

I carabinieri hanno avviato immediati accertamenti per comprendere la dinamica precisa dell’incidente. L’uomo è stato prontamente soccorso e trasportato in ospedale a Soveria Mannelli, da dove è stato poi trasferito in elisoccorso al nosocomio di Catanzaro. Qui è stato sottoposto a un intervento chirurgico delicato, durante il quale i medici sono riusciti a fermare l’emorragia grave e a riparare i vasi sanguigni danneggiati.

Attualmente l’operaio è ricoverato in prognosi riservata e sotto stretta osservazione nel reparto di rianimazione dell’ospedale. La situazione rimane critica mentre i sanitari continuano a monitorare attentamente le sue condizioni.