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Politica

Firenze | Il Nuovo Sindaco sarà Sara Funaro

Sono emozionata, lo ammetto sinceramente. Questi mesi sono stati intensi, pieni di significato, soprattutto per diventare la prima sindaca di Firenze. È stata una lunga e bellissima maratona.” Così esordisce Sara Funaro, eletta con il 60,56% delle preferenze come candidata sindaco per il centrosinistra.

“Dedico questa vittoria a mio nonno, il sindaco Piero Bargellini, ricordando le sue parole: ‘ho fatto così tante dichiarazioni d’amore a Firenze che mi rimane solo di sposarla’. Oggi, vorrei dire a nonno Piero che Firenze l’ho sposata io”, ha aggiunto con gratitudine.

Funaro ha anche ringraziato la segretaria del Pd Elly Schlein per le congratulazioni immediate e il costante sostegno durante la campagna elettorale. “Vorrei fare i complimenti al mio avversario Eike Schmidt e spero di potergli stringere la mano presto”, ha aggiunto.

Essere la prima sindaca donna è un avvenimento storico per Firenze, una città che ora potrà beneficiare della mia visione, delle mie competenze e delle mie sensibilità. “Costruirò una Firenze che risponda veramente alle esigenze di ogni cittadino”, ha dichiarato Funaro. “Ho sempre avuto a cuore tutti i cittadini e continuerò a farlo. Credo che una sindaca donna possa portare quel lato di femminilità e maternità che serve a una città”, ha concluso.

Chi è in nuovo sindaco di Firenze: Sara Funaro

Sara Funaro, psicologa di 48 anni, è stata assessora uscente al Welfare e nipote di Piero Bargellini, sindaco di Firenze durante l’alluvione del 1966. Funaro guiderà una giunta sostenuta da una coalizione con Verdi-Sinistra, Più Europa, Azione e liste civiche.

Nel 2014 ha iniziato la sua carriera amministrativa come assessora al Welfare e alla Sanità, Casa, Pari Opportunità, Accoglienza e Integrazione al fianco del sindaco Dario Nardella. Nel 2019 è stata eletta nel Consiglio comunale e riconfermata in giunta con deleghe a Welfare e Sanità, Immigrazione e Istruzione.

Nata a Firenze nel 1976, Sara Funaro si è laureata in Psicologia all’Università di Firenze, specializzandosi in Psicoterapia. Ha ampliato le sue competenze con studi in Psicoterapia fenomenologica a Urbino e un master in Etnopsichiatria a Parigi. Funaro ha lavorato come psicoterapeuta clinica, formatrice e supervisore, contribuendo alla fondazione della scuola di Psicoterapia fenomenologico-dinamica.

Attualità

Reddito di Maternità | Proposta di legge di Forza Italia, il PD: “è un ricatto alle donne”

Il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, ha presentato un disegno di legge per l’istituzione del “reddito di maternità”. Questo beneficio economico, concesso su richiesta alle donne cittadine italiane residenti, potrà essere richiesto presso un consultorio pubblico, una struttura sanitaria abilitata dalla Regione, o un medico di fiducia. L’obiettivo è mobilitare risorse e trovare soluzioni di sostegno per le donne, affrontando il disagio economico e sociale che alimenta la crisi demografica in Italia. Gasparri presenterà la proposta in una conferenza stampa mercoledì 3 luglio alle 13.

La reazione del Partito Democratico è stata immediata. La senatrice Cecilia D’Elia ha criticato la proposta definendola “pura propaganda fatta sulla pelle delle donne” e ha sottolineato come arrivi da chi ha abolito il reddito di cittadinanza. La collega Valeria Valente ha aggiunto che Gasparri sta provocando proponendo un reddito di maternità di 1000 euro al mese fino ai cinque anni del bambino per le donne con problemi economici che decidono di non abortire.

Il capogruppo del PD a Palazzo Madama, Francesco Boccia, ha definito la proposta “aberrante”, accusando Gasparri di invadere perversamente la vita delle donne e di ricattarle economicamente. Boccia ha sottolineato che la serenità per mettere al mondo un figlio dipende da misure concrete come il contrasto al lavoro precario e all’emergenza abitativa, non da incentivi economici legati alla scelta di non abortire.

Gasparri ha replicato con durezza, accusando Boccia di essere ignorante e offensivo. Ha precisato che il disegno di legge non abolisce la legge 194 sull’aborto e non impedisce a nessuna donna di abortire, ma offre semplicemente un’opportunità di sostegno economico. Gasparri ha ribadito che la sua proposta intende attuare concretamente il soccorso alle donne previsto dalla legge 194.

La proposta di legge ha suscitato un acceso dibattito, con Gasparri che accusa Boccia di essere un “arrogante nemico della vita” e Boccia che condanna la proposta come un insulto alle donne. Le tensioni tra Forza Italia e il Partito Democratico continuano a crescere su questo tema sensibile.

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Calabria

Ballottaggi | Urne aperte fino alle 15 per la seconda giornata di voto

Urne di nuovo aperte fino alle 15 per la seconda giornata dei ballottaggi nei 101 comuni interessati. Riflettori puntati sulle sfide a Firenze, Bari, Perugia, Potenza e Campobasso. Gli altri capoluoghi al ballottaggio sono Avellino, Caltanissetta, Cremona, Lecce, Rovigo, Urbino, Verbania, Vercelli e Vibo Valentia.

In Calabria, sfida ancora aperta anche a Gioia Tauro e Montalto Uffugo. L’affluenza definitiva registrata ieri alla chiusura dei seggi alle 23 nelle 3.586 sezioni è stata del 37%. Il dato delle ore 19 era stato del 27,89%, mentre quello delle 12 dell’11,98%, confermando così una tendenza in calo rispetto al primo turno, quando si votava anche il sabato e non il lunedì.

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Liguria

Imperia | In Sette Comuni della provincia giunta solo di uomini, violata la parità di genere

Violata la parità di genere. In sette Comuni della provincia di Imperia la giunta è composta da soli uomini. Una situazione in contrasto con quanto previsto dalla normativa del Dipartimento degli Affari interni e territoriali. La normativa è chiara: prevede la parità di genere nelle giunte dei Comuni aventi popolazione inferiore a 3mila abitanti. Nell’Imperiese a rischiare sono i Comuni di Airole, Castellaro, Diano San Pietro, Dolceacqua, Isolabona, San Lorenzo al Mare e Mendatica dove sindaco, vice e assessore sono tutti di sesso maschile. Hanno invece garantito la parità di genere: Badalucco, Riva Ligure, Cervo, Vessalico, San Bartolomeo al Mare, Dolcedo, Pontedassio, Olivetta San Michele e Montegrosso Pian Latte. Secondo la legge il sindaco ed il presidente della provincia nominano i componenti della giunta “nel rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini, garantendo la presenza di entrambi i sessi”. La normativa, si legge in una sezione del sito del ministero dell’Interno, “va letta alla luce dell’art. 51 della Costituzione, come modificato dalla legge costituzionale n.1/2003, che ha riconosciuto dignità costituzionale al principio della promozione della pari opportunità tra donne e uomini”. Disposizione che richiama anche la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, e che assume un “carattere precettivo, finalizzato a rendere effettiva la partecipazione di entrambi i sessi, in condizioni di pari opportunità, alla vita istituzionale degli enti territoriali”. In caso di ricorso di un privato o di una associazione il Tar potrebbe considerare addirittura non valide le deliberazioni della giunta stessa nominata senza il rispetto della parità di genere. Devono ancora comunicare la composizione della giunta, i sindaci dei Comuni di San Biagio della Cima, Soldano, Vallebona, Pigna, Vasia, Ranzo, Cesio, Molini di Triora, Ceriana e Chiusanico. Le motivazioni che hanno portato alla nomina della giunta da parte dei sindaci possono essere diverse, tra queste c’è anche la possibilità, come nel caso di Dolceacqua, che tutte le donne candidate e elette in consiglio non si siano rese disponibili ad accettare ruoli esecutivi. Per dimostrarlo, però, il sindaco deve attuare una vera e propria istruttoria in caso di ricorso contro i decreti sindacali di nomina degli assessori. E’ anche possibile affidare l’incarico assessorile ad un soggetto esterno al consiglio comunale. 

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