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Oggi il Pride Torino 2024: in piazza il corteo per i diritti lgbtq+

Il Pride torinese torna protagonista nel clima post-elezioni con il coloratissimo corteo che partirà alle 16:30 da corso Principe Eugenio e terminerà in piazza Vittorio. Tuttavia, non parteciperanno radicali, +Europa e Italia Viva, criticando gli organizzatori per solidarizzare esclusivamente con i palestinesi, ignorando le persone Lgbt ebree e l’Ucraina.

L’illustratore della locandina, Nicolò Canova, ha spiegato che il pugno alzato simboleggia la lotta, mentre l’amore, in tutte le sue espressioni, e l’opposizione alla guerra sono centrali. Il percorso prevede sfilate lungo corso San Martino, via Cernaia, via Pietro Micca, piazza Castello, viale I° Maggio, viale dei Partigiani, corso San Maurizio e lungo Po Luigi Cadorna, con il palco finale in piazza Vittorio.

Il coordinatore del Torino Pride, Luca Minici, ha sottolineato che i diritti devono essere per tutt*, altrimenti si chiamano privilegi. Ha promesso che il Pride sarà un grande atto di affermazione, d’amore e di lotta, utilizzando forme scomode, gioiose, rumorose, favolose e scandalose per farsi sentire da tutti e dalle istituzioni.

Il superospite del palco di piazza Vittorio sarà Michele Bravi, vincitore di X-Factor nel 2013. La serata continuerà con una festa al Parco del Valentino e l’Official Pride Party al Centralino Club, che inizierà alle 20:30 e durerà tutta la notte.

Torino si è candidata per ospitare l’Europride 2027, la più grande manifestazione europea dell’orgoglio Lgbtqi+. Durante il percorso e alla festa serale al Centralino saranno presenti punti di “scarico sensoriale”, distribuzione di tappi per orecchie, servizi igienici accessibili e agevolazioni sui biglietti per chi accompagna persone che necessitano di assistenza. Un’area dedicata al test rapido per Hiv e sifilide con personale sanitario sarà allestita, insieme alla distribuzione di materiali informativi e profilattici.

La manifestazione è stata anticipata da polemiche. Per la prima volta, l’associazione Aglietta non parteciperà per sostenere l’associazione ebraica queer Keshet Italia, che ha criticato l’esclusione delle persone ebree dai Pride. +Europa Torino, Italia Viva Torino, l’Associazione Marco Pannella di Torino, l’Associazione Italia Israele e il Gruppo Sionistico Piemontese si sono uniti a questa decisione, criticando il Coordinamento Torino Pride per non citare né riconoscere solidarietà alle persone Lgbt ebree e israeliane, limitandosi a quelle palestinesi e mancando di supporto alla resistenza ucraina.

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