Cronaca

Torino | Smantellata Organizzazione Criminale Dedita al Furto e Ricettazione di Ricambi Auto

La Polizia di Stato ha eseguito sette misure cautelari, di cui sei in carcere e una con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, contro un’organizzazione criminale specializzata nel furto e nella ricettazione di ricambi e componenti per auto, poi immessi nel mercato parallelo.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, ha preso il via nel febbraio 2022, in risposta a un preoccupante incremento di furti notturni su veicoli commerciali, prevalentemente in sosta presso le aree di servizio “Stura Sud” e “Stura Nord” della Tangenziale Nord di Torino. I furti riguardavano principalmente ricambi di autoveicoli, sottratti con la tecnica del taglio del telone.

Gli agenti della Polizia Stradale di Torino hanno avviato un’attività investigativa supportata da monitoraggi tecnici degli spostamenti dei veicoli sospetti. L’indagine ha rivelato il coinvolgimento di persone e società attive nella commercializzazione di autoricambi su diverse piattaforme web, oltre alla scoperta di magazzini nella provincia di Torino per lo stoccaggio dei ricambi di provenienza illecita in attesa della commercializzazione.

Le investigazioni hanno portato alla scoperta di un’attività criminosa consolidata e ben strutturata. Sono stati sequestrati numerosi autoricambi originali per un valore commerciale di circa 2 milioni di euro e sono state raccolte prove contro 18 persone, ritenute responsabili del furto e della ricettazione di ricambi auto. L’operazione ha anche evidenziato la partecipazione di dipendenti infedeli delle case automobilistiche, che contribuivano agli ammanchi.

Inoltre, sono stati trovati componenti e imballaggi riportanti marchi di note case automobilistiche contraffatti, aumentando la gravità dei crimini.

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Le misure cautelari, disposte dal GIP presso il Tribunale di Torino ed eseguite lo scorso 28 maggio, hanno visto sei persone finire in carcere e una sottoposta all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. La sicurezza dei veicoli è un aspetto cruciale in questa vicenda. L’immissione di ricambi contraffatti sul mercato può compromettere l’affidabilità dei veicoli e causare gravi incidenti stradali. Inoltre, l’evasione fiscale e il danno ambientale legati allo smaltimento illegale dei ricambi sono altre gravi conseguenze.

Oltre ai ricambi tradizionali come marmitte, autoradio e pneumatici, i criminali miravano anche a componenti più costosi e difficili da reperire, come parti del motore, sistemi di infotainment e componenti elettronici. La crisi di approvvigionamento internazionale ha aggravato la situazione, creando ritardi nelle consegne e ripercussioni significative sul mercato.

L’indagine ha evidenziato l’uso di false fatture da parte di imprese compiacenti per rimettere in circolo gli autoricambi di provenienza illecita, alimentando l’economia sommersa e i fenomeni di evasione fiscale.

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