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Crioconservazione Tomorrow Biostasis porta l’ibernazione in Europa: boom di richieste

Tomorrow Biostasis porta l’ibernazione in Svizzera

L’ibernazione del corpo umano, conosciuta anche come crioconservazione, è ora disponibile in Europa grazie alla Tomorrow Biostasis, un’azienda fondata nel 2019 dal medico tedesco Emil Kendziorra. La clinica, situata a Rafz nel Canton Zurigo, Svizzera, offre questo servizio a un costo elevato e attualmente conserva quattro corpi.

L’ibernazione in Europa

Tomorrow Biostasis è la prima azienda europea a fornire servizi di crioconservazione con l’obiettivo di “invertire la morte” e permettere alle persone di scegliere la durata della loro vita. Il processo coinvolge persone appena decedute, i cui corpi vengono conservati in celle di azoto liquido a -196 gradi Celsius, con la speranza che i futuri progressi medici possano riportarli in vita.

Procedura di ibernazione

Il procedimento di crioconservazione è riservato a persone morte da meno di un’ora per evitare la morte cellulare. Dopo il decesso, il corpo viene trasportato in una speciale ambulanza con una vasca di ghiaccio, dove vengono eseguite compressioni toraciche e somministrato ossigeno. Giunti alla clinica di Rafz, il sangue del defunto viene drenato e sostituito con una miscela di antigelo e altre sostanze chimiche per conservare gli organi, un processo noto come vetrificazione. Infine, il corpo viene immerso in azoto liquido e conservato in una cella d’acciaio alta 3 metri, il tutto senza l’utilizzo di elettricità.

Costi dell’ibernazione

Il costo per i servizi di ibernazione offerti da Tomorrow Biostasis varia: la crioconservazione del corpo intero costa circa 200.000 euro, mentre quella del solo cervello costa 60.000 euro. Attualmente, 400 persone sono iscritte al programma, pagando una quota mensile di 25 euro, che aumenterà a 50 euro dal 15 giugno 2024. Gli iscritti sono principalmente uomini tra i 25 e i 45 anni, attivi nei campi della consulenza, scienza, medicina, informatica e ingegneria.

Dubbi e incertezze

Numerosi dubbi circondano la pratica dell’ibernazione, soprattutto riguardo alla possibilità effettiva di risvegliare i corpi crioconservati. Non si sa quanto tempo sarà necessario prima che la medicina possa riuscire a riportare in vita, guarire e ringiovanire un corpo umano. La vetrificazione potrebbe danneggiare gli organi e non esiste ancora una tecnica collaudata per scongelare i corpi. Tuttavia, l’interesse per questa pratica continua a crescere: dal 1967, 500 persone sono state criopreservate nel mondo, con una lista d’attesa di 5.000 persone.

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