Senza categoria

Genova | Sospeso dagli incarichi il capo di gabinetto Matteo Cozzani indagato per corruzione elettorale

Un primo provvedimento disciplinare è già scattato, un automatismo legato all’entità della misura cautelare disposta dal gip di Genova – gli arresti domiciliari – nei confronti di Matteo Cozzani, capo di gabinetto del presidente della Regione Giovanni Toti. Cozzani è stato sospeso e il suo compenso è stato decurtato del 50 per cento, fino a nuovo ordine.

Il capo di gabinetto del Presidente della Regione Liguria è accusato dalla procura di Genova del reato di “corruzione elettorale”, aggravato dalla circostanza di cui all’art. 416-bis.1 c.p. in quanto commesso al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella città di Genova, e di corruzione per l’esercizio della funzione.

Nel dettaglio, scrive il procuratore di Genova: “A Matteo Cozzani quale coordinatore regionale della campagna elettorale per la Lista “Cambiamo con Toti Presidente”, Italo Maurizio Testa e Arturo Angelo Testa, quali rappresentanti della comunità riesina di Genova, viene contestato (in concorso con il presidente della Regione Liguria, per il quale non è stata chiesta alcuna misura cautelare/interdittiva in relazione a questo delitto) il reato di c.d. corruzione elettorale (art. 86 DPR 570/1960). In occasione delle consultazioni elettorali della Regione Liguria del 20 e 21 settembre 2020 costoro sono accusati di aver promesso posti di lavoro ed il cambio di un alloggio di edilizia popolare per convogliare i voti degli elettori appartenenti alla comunità riesina di Genova (almeno 400 preferenze) e comunque siciliani verso la lista “Cambiamo con Toti Presidente”, nonché verso l’indagato Stefano Anzalone ed alcuni altri candidati della predetta lista (questi ultimi non sottoposti ad indagine)”.

DI TENDENZA

Exit mobile version