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Abruzzo

Chieti | Ritrovata maestra 54enne scomparsa per una settimana, si indaga per sequestro di persona


Una possibile ipotesi al centro delle indagini riguarda un presunto sequestro di persona nel caso di Milena Santirocco, la donna che è stata scomparsa dalla sua casa in Abruzzo per una settimana e ritrovata ieri sera alla periferia di Caserta. La donna ha raccontato ai soccorritori, tra cui una barista di Castel Volturno, di essere stata rapita da due uomini che volevano ucciderla.

Secondo il legale della famiglia, Antonio Cozza, “Milena non è fuggita volontariamente da casa né dai suoi cari.” La Procura della Repubblica di Vasto ha avviato un procedimento penale contro ignoti per il sequestro di persona e sta cercando di fare luce sulla vicenda. I familiari sono ansiosi di riabbracciare Milena e sperano di ottenere chiarezza solo dopo aver parlato direttamente con lei.

Milena Santirocco, 54 anni, insegnante di ballo, è stata ritrovata intorno alle 22:30 di ieri sera in buone condizioni di salute dopo la sua scomparsa il 29 aprile. È stata ascoltata per quasi 7 ore dal pm di Vasto Silvia Di Nunzio. La polizia del Commissariato che indaga dovrà cercare riscontri sulla vicenda.

Durante la sua scomparsa, due elementi avevano destato sospetti tra gli investigatori: la cancellazione del profilo Facebook di Milena e il suo telefono spento. Inoltre, la sua auto era stata trovata a Torino di Sangro con una gomma a terra. Era emerso che qualche mese prima Milena si era rivolta a un parroco per una benedizione a seguito di un presunto maleficio ricevuto nella palestra dove lavorava.

Le ricerche della donna, originaria di Lanciano, sono state coordinate dalla Prefettura di Chieti e hanno coinvolto vigili del fuoco, forze dell’ordine, unità cinofile molecolari, sommozzatori della Guardia di Finanza e volontari della Protezione Civile.

Dopo segnalazioni all’associazione per le persone scomparse ‘Penelope’, le ricerche si sono concentrate più a sud, anche a Vasto, e in mare fino a Termoli, dove è stata avvistata una motovedetta della Guardia Costiera. La vasta lecceta di Torino di Sangro, luogo frequentato da Milena, è stata perlustrata, e il suo cellulare è stato tracciato per l’ultima volta domenica scorsa alle 18:37, mentre aveva inviato le ultime foto ai figli alle 15:38.

Abruzzo

Teramo | Poliziotti in soccorso di un giovane che voleva suicidarsi: salvato

Nella notte del 17 settembre 2024, una pattuglia della Squadra Volanti della Questura di Teramo è stata chiamata a intervenire per un grave caso di tentato suicidio. L’allerta è partita grazie a un’amica del giovane, che ha notato su Instagram una storia preoccupante in cui il ragazzo esprimeva intenti suicidi, dichiarando di voler saltare da un ponte.

Subito dopo aver ricevuto la segnalazione al 112 N.U.E., gli agenti si sono messi in azione, avviando una ricerca intensa per localizzare il ventenne. I poliziotti hanno controllato tutti i ponti e i cavalcavia della città e, grazie alla tracciatura del cellulare del giovane attraverso un portale specializzato, sono riusciti a individuare la sua posizione lungo via Cona.

Arrivati sul luogo, gli agenti hanno instaurato un dialogo con il ragazzo, riuscendo a calmarlo e a prevenirne il gesto estremo. Successivamente, è stato richiesto l’intervento del personale sanitario, che ha prestato le cure necessarie e ha assistito il giovane.

Il pronto intervento delle forze dell’ordine e la collaborazione della persona che ha dato l’allerta hanno evitato una tragedia. L’episodio sottolinea l’importanza dell’attenzione e del supporto reciproco nella prevenzione di gesti estremi.

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Abruzzo

Teramo | Deferito 19enne per furto in attività commerciale e violazione del Foglio di Via

Nel tardo pomeriggio di ieri, 17 settembre 2024, la Squadra Volanti della Questura di Teramo è intervenuta presso il supermercato MAXICOAL di via Pannella, in seguito a una segnalazione del direttore dell’esercizio commerciale. Il direttore, dopo aver esaminato le immagini delle telecamere di sorveglianza, aveva notato la sottrazione di una bottiglia di liquore da parte di un individuo, che aveva riconosciuto come l’autore di un furto simile avvenuto pochi giorni prima nello stesso supermercato.

Gli agenti, giunti prontamente sul posto, hanno localizzato e fermato il sospetto, un giovane di 19 anni di origine tunisina. Alla vista della polizia, il ragazzo ha tentato di nascondere la bottiglia rubata e ha cercato di negare il furto. Tuttavia, la sua identità è stata confermata e si è scoperto che il giovane era già sottoposto a un provvedimento di divieto di ritorno nel Comune di Teramo.

Il 19enne è stato quindi accompagnato presso gli uffici della Questura per gli accertamenti necessari e successivamente denunciato all’autorità competente per i reati di furto e violazione del provvedimento di Foglio di Via. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha permesso di risolvere rapidamente il caso e di prendere le misure legali adeguate.

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Abruzzo

Teramo | Arrestati un uomo di 74 anni e il figlio per violenza e maltrattamenti contro l’ex compagna

Nel pomeriggio del 12 settembre 2024, la Squadra Mobile della Questura di Teramo ha eseguito due misure cautelari nei confronti di un uomo di 74 anni e di suo figlio di 50 anni, disposte dal G.I.P. presso il Tribunale di Teramo. Il 74enne è stato posto agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, mentre al figlio è stato imposto il divieto di avvicinamento, anche in questo caso con braccialetto elettronico. Le accuse comprendono reati gravi come maltrattamenti contro familiari, violenza sessuale, sequestro di persona e atti persecutori.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica e condotte dalla Squadra Mobile di Teramo, hanno fatto luce su una serie di comportamenti violenti e persecutori perpetrati dal 74enne nei confronti della sua ex compagna negli ultimi due anni. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe inflitto alla donna violenze fisiche e psicologiche quasi quotidianamente, picchiandola con un bastone, insultandola e controllando ogni suo movimento. In più occasioni, avrebbe costretto la vittima a subire rapporti sessuali, legandola con corde o cinture, e l’avrebbe sequestrata in casa, sottraendole le chiavi e il cellulare. In un episodio particolarmente grave, avrebbe ustionato la donna, afferrandole le mani e ponendole sui fornelli accesi.

Dopo la fine della relazione, l’uomo e suo figlio avrebbero iniziato a perseguitare la donna, minacciandola e molestandola ripetutamente, appostandosi presso il suo luogo di lavoro e sommergendola di telefonate intimidatorie.

Le indagini proseguono, e le misure cautelari adottate sono mirate a tutelare la vittima dalle continue minacce e violenze.

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