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Sicilia

Ponte sullo Stretto | CEO società Stretto di Messina Ciucci: “grandi navi possono transitare”


“Il franco navigabile del ponte sullo Stretto di Messina è di 72 metri su una larghezza di 600 metri, riducendosi a 65 metri solo in condizioni eccezionali di traffico stradale e ferroviario pesante.

Tali parametri sono conformi ai ponti esistenti sulle principali rotte di navigazione internazionali, in linea con le procedure stabilite dalle normative IMO (International Maritime Organization)”, ha dichiarato il CEO della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, in risposta alle preoccupazioni sollevate dal presidente di Federlogistica, Luigi Merlo. Quest’ultimo aveva già espresso dubbi a febbraio scorso riguardo all’altezza di 65 metri, ritenendola insufficiente per le grandi navi.

Ciucci ha inoltre sottolineato che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha istituito un tavolo tecnico specifico coordinato dall’Ammiraglio Nunzio Martello per garantire la sicurezza della navigazione durante la costruzione e l’esercizio del ponte, con particolare attenzione al franco navigabile. “La commissione ha già esaminato attentamente il traffico degli ultimi anni nello Stretto, distinguendo tra diverse tipologie di imbarcazioni, senza riscontrare criticità legate al ponte”, ha aggiunto Ciucci.

Cronaca

Pachino (SR) | Arrestato 41enne evaso dagli arresti domiciliari

CC Siracusa

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pachino hanno arrestato un uomo di 41 anni, fuggito dagli arresti domiciliari. Il soggetto era stato collocato ai domiciliari da agosto in seguito a un tentativo di rapina armata ai danni di un distributore di carburanti. Durante un controllo, i militari non lo hanno trovato presso la sua abitazione e hanno avviato le ricerche, rintracciandolo mentre si aggirava nel centro cittadino.

L’uomo è stato quindi arrestato e trasferito presso il carcere “Cavadonna” di Siracusa. È importante sottolineare che al momento il 41enne è considerato solo indiziato di delitto e la sua situazione sarà esaminata dall’Autorità Giudiziaria nel corso del processo, nel rispetto dei principi di presunzione di innocenza previsti dalla legge.

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Attualità

Gela (CL) | Cambio al vertice nella Guardia di Finanza

GdF Caltanissetta

Nei giorni scorsi si è svolto un importante avvicendamento presso il Gruppo della Guardia di Finanza di Gela, alla presenza del Comandante Provinciale di Caltanissetta, Colonnello Stefano Gesuelli. Il Maggiore Michele Bellopede, dopo tre anni di servizio in cui ha ottenuto rilevanti risultati nella lotta contro l’evasione fiscale e il traffico di stupefacenti, ha ceduto il comando al Maggiore Giovanni Statello. Quest’ultimo, proveniente dal Comando Generale del Corpo, assume con entusiasmo e responsabilità il nuovo incarico, pronto a proseguire nel percorso di tutela della legalità e della sicurezza economico-finanziaria sul territorio.

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Scienza e Salute

Intervento unico al mondo su Sindrome di Bouveret al Garibaldi di Catania

Non si trova nella narrativa ufficiale un intervento di questo genere su un caso di Sindrome di Bouveret. Giunta al Pronto Soccorso dell’ospedale Garibaldi-Centro di Catania, a seguito di un calcolo che ostruisce il duodeno individuato attraverso una gastroscopia eseguita privatamente, una paziente di 64 anni si vede diagnosticata la Sindrome di Bouveret con una fistola colecisto-duodenale, una rara patologia che si caratterizza per l’alto rischio di mortalità.

Sono infatti circa duecento i casi riscontrati negli ultimi cinquanta anni, con un tasso altissimo di mortalità in quelli in cui non si è giunti ad una diagnosi tempestiva.
Dopo un accurato confronto tra i medici del Pronto Soccorso, il dottore Enrico Piazzese, con il responsabile dell’Unità di Gastroenterologia dell’Arnas Garibaldi, Domenico Catarella, si è deciso di intervenire con una delicata procedura endoscopica, realizzabile soltanto grazie all’attrezzatura tecnologica avanzata, fornita di laser e sonde, in dotazione presso le sale operatorie all’ospedale di Nesima.

Non trovandosi in narrativa ufficiale alcun intervento di questo genere su un caso di Sindrome di Bouveret, fanno sapere dall’Ospedale, la tecnica a cui si è fatto ricorso, comunque lunga e complessa, ha una casistica limitata ma si distingue per la modesta invasività, che salva il paziente da un intervento chirurgico traumatico e rischioso.
“Per potere intervenire – spiega Catarella – ho dovuto chiedere specifiche rassicurazioni dall’anestesista, Luana Raciti, la quale mi ha messo subito nelle condizioni di lavorare in tranquillità e sicurezza. Non avendo riscontri in narrativa, abbiamo dovuto operare con cautela, ma grazie all’aiuto di tutti abbiamo centrato l’obiettivo”.

Dopo qualche iniziale difficoltà, il complesso intervento viene concluso con successo e il calcolo viene frammentato e rimosso, restituendo alla paziente la condizione di asintomaticità auspicata. Infine, all’esame di una ulteriore tomografia computerizzata di controllo, eseguita a distanza di 48 ore, la donna viene fatta rialimentare e, successivamente, accompagnata alle dimissioni ospedaliere.

“Diagnosi precoce, competenza e tempestività – sottolineano dalla struttura sanitaria – sono stati gli elementi determinanti per sconfiggere una patologia così complessa, che nella fattispecie ha richiesto l’azione contemporanea di ben due dipartimenti: quello dell’emergenza, diretto da Giovanni Ciampi, e quello delle chirurgie, diretto da Luigi Piazza.
“Si tratta – sottolinea Giuseppe Giammanco, direttore generale dell’Arnas Garibaldi – dell’ennesimo successo della multidisciplinarietà e della professionalità dei nostri operatori. Siamo felici che la paziente sia tornata a vivere normalmente e faccio i complimenti all’equipe medica e infermieristica che ha permesso di ottenere questo successo”.
– foto ufficio stampa ospedale Garibaldi-Centro di Catania –

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