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Real Madrid immortale: Manchester City eliminato ai rigori

Il Real Madrid ha superato il Manchester City ai calci di rigore nel match di ritorno dei quarti di finale della Champions League, assicurandosi così un posto in semifinale per il quarto anno consecutivo. I Blancos hanno aperto le marcature al 12′ con una rete di Rodrygo, resistendo poi all’assalto prolungato dei Citizens che hanno trovato il pareggio con De Bruyne, eguagliando così il risultato dello spettacolare 3-3 dell’andata e portando la partita ai tempi supplementari. Tuttavia, dagli undici metri, sono stati gli uomini di Ancelotti a prevalere, grazie alle parate eccezionali di un super Lunin e al gol decisivo di Rudiger.

LA SEQUENZA DEI RIGORI

  • Alvarez (M) – gol
  • Modric (R) – parato
  • Bernardo Silva (M) – parato
  • Bellingham (R) – gol
  • Kovacic (M) – parato
  • Vasquez (R) – gol
  • Foden (M) – gol
  • Nacho (R) – gol
  • Ederson (M) – gol
  • Rudiger (R) – gol

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Fabregas “Al Como servono più cattiveria, coraggio e fiducia”

“Servono più cattiveria, più coraggio, più fiducia in sè stessi. E una riflessione. Davanti a noi non ci sarà sempre la Juve”. E’ il pensiero di Cesc Fabregas in vista della trasferta di Cagliari. “Sì, abbiamo perso tanti duelli dal punto di vista fisico, ma si migliora soprattutto imparando ad anticipare il movimento dell’avversario, non è dunque una questione di forma, ma di crescita in qualità”
“Non sarà questo il Como che si vedrà durante il campionato, tra qualche settimana. Serve tanto allenamento ma ci arriveremo” continua il tecnico dei lariani.”Grazie al lavoro, grazie ai rinforzi del mercato. Che in queste ore si susseguono in casa Como a ritmo incessante. E’ lo stesso Fabregas ad annunciare che già a Cagliari tra i convocati ci sarà Sergi Roberto: l’ex capitano del Barcellona comincerà subito ad ambientarsi con i nuovi compagni. E ci saranno altre novità, l’iracheno Ali Jassim, il gambiano Fadera, l’argentino Perrone. Tutti in panchina, ma non è detto che qualcuno di loro non possa essere chiamato in causa durante la gara.
“Anche se qualcuno ci descrive diversamente, noi siamo una squadra con tanti ragazzi giovani”, ricorda Fabregas, per sottolineare la necessità di avere un pò di pazienza e ancora tanto da lavorare. In amichevole quest’estate il Como aveva battuto nettamente il Cagliari, “ma questa sarà decisamente un’altra partita, per quanto certi movimenti saranno gli stessi. E sarà una gara difficile, loro sono bravi a giocare con le palle lunghe in contropiede, hanno Luvumbo che è molto rapido. Per affrontarli dovremo essere a un ottimo livello, e soprattutto giocare con coraggio e fiducia, a differenza di come abbiamo fatto con la Juve”.

– Foto: Ipa Agency –

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Pari tra Fiorentina e Venezia, al Franchi termina 0-0

Fiorentina e Venezia si dividono la posta in palio al termine di una gara non divertente ma equilibrata in cui i migliori in campo sono risultati i due portieri. Più soddisfatti a fine partita gli ospiti che soffrono solo nei 15′ finali del primo tempo ma che in realtà reggono molto bene l’impatto contro Kean e compagni che di contro palesano una difficoltà tecnico-tattica oltre che un momento psicologico non semplice. Proprio i padroni di casa, che devono rinunciare inizialmente a Quarta, acciaccato fisicamente, oltre che a Pongracic squalificato, fanno fatica per rendersi pericolosi negli ultimi venti metri del Venezia anche se Joronen, migliore in campo, deve dire di no almeno tre volte fra il 31′ ed il 42′, prima su una rovesciata di Kouame, poi su Parisi ed infine su Richardson, ma in tutte le circostanze su azioni estemporanee. Buono il movimento di Kean come unica punta ma poco assistito, tanto che la difesa veneta fatica non troppo a contenerlo anche in virtù della prova opaca di Barak, non a caso sostituito prima dell’ora di gioco con Colpani, che non ha comunque inciso.
Di Francesco di contro subito dopo l’intervallo deve rinunciare ad Oristanio, ammonito, e Gytkjaer, impalpabile. Il Venezia si chiude e cerca di ripartire e per poco nel cuore della ripresa passa in vantaggio con Terracciano prima decisivo su Zampano e poi su Raimondo. Fra la prima e la seconda chance ospite esordisce Nicolussi Caviglia, uno degli acquisti su cui i lagunari hanno investito maggiormente. Ci si aspetta un forcing finale alla ricerca del successo da parte della Fiorentina ma i viola ottengono poco dai subentrati con una confusione tattica, ed una condizione atletica ancora molto lontana dall’essere ottimale. L’ultima vera chance di gigliati è un sinistro di Biraghi a una manciata di secondi dal 90′, che finisce a lato, troppo poco per ottenere i tre punti.
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Il Toro supera l’Atalanta con le reti di Ilic e Adams

Prima vittoria per il Torino di Paolo Vanoli. I granata, dopo il clima pesante a causa della contestazione pre gara contro il presidente Urbano Cairo per quanto successo durante il calciomercato (con le cessioni di Buongiorno e Bellanova), hanno vinto per 2-1 in casa contro l’Atalanta grazie alle reti di Adams e Ilic e a Milinkovic-Savic, che nel finale ha parato un rigore calciato da Pasalic. “Inutile”, invece, il terzo gol in maglia orobica di Retegui.
La sfida dell’Olimpico si è accesa immediatamente quando Lazaro, dopo aver sfondato per vie centrali, non è riuscito a superare Carnesecchi. Lo spavento iniziale ha dato una scossa ai nerazzurri che hanno risposto con Ederson, ipnotizzato dall’uscita in presa bassa di Milinkovic-Savic. Nel giro di una manciata di minuti si è acceso Mateo Retegui, dopo un’occasione deviata sul fondo dai difensori granata l’italo-argentino ha sbloccato il match (al 26′) grazie al colpo di testa in area in seguito al cross pennellato da Zappacosta. I padroni di casa hanno però trovato il pareggio al 31′ con Ilic: palla perfetta di Adams, il serbo con un tocco sotto è riuscito a superare l’estremo difensore dei bergamaschi.
La squadra di Gasperini ha risposto con una doppia occasione ma è stato l’ex di turno Duvan Zapata a sfiorare la rete del vantaggio: su un’uscita sbagliata dello stesso Carnesecchi il colombiano ha colpito di testa, ma Hien ha respinto sulla linea. Nella ripresa l’Atalanta è partita col piede premuto sull’acceleratore ma a trovare il gol è stato il Torino: al 4′ Zapata ha calciato in porta dopo aver sorpreso la retroguardia ospite, sulla respinta Adams è riuscito ad anticipare tutti. Gli orobici hanno risposto con la traversa di Retegui in mischia e il palo di De Ketelaere; poi i granata hanno gestito gli affondi, limitando le incursioni centrali. Tante le occasioni nel finale: l’Atalanta in pieno recupero ha sbagliato un calcio di rigore con Pasalic, decisiva la parata di Milinkovic-Savic. Nel prossimo turno gli orobici sfideranno l’Inter a San Siro; mentre i granata giocheranno in trasferta contro il Venezia.
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