Connect with us

Cronaca

Palermo | L’imprenditore che ospitò il boss Lo Piccolo durante la latitanza LE INTERCETTAZIONI

Il 24 dicembre del 2021, mentre usciva dalla casa della sorella a Terrasini, Giovanni Palazzolo, imprenditore di 68 anni, avrebbe fatto una rivelazione al fratello che potrebbe avere gravi implicazioni. Parlando con lui, Palazzolo avrebbe confessato di aver ospitato per qualche giorno Salvatore Lo Piccolo, noto come il “barone” di San Lorenzo, durante la sua latitanza. Questo, secondo quanto afferma la Dia, potrebbe essere solo uno degli episodi in cui il fondatore della Gls avrebbe contribuito ai clan, in particolare alla cosca di Carini, appartenente al mandamento di San Lorenzo-Tommaso Natale. Questa rivelazione ha portato all’arresto di Palazzolo per associazione mafiosa, su ordine del gip Alfredo Montalto.

L’intercettazione, parte delle indagini condotte dal procuratore aggiunto Marzia Sabella, sembra confermare quanto affermato nel lontano 2008 da due pentiti, Gaspare Pulizzi e Antonino Pipitone. Essi indicarono Palazzolo come un intermediario tra la mafia e il Comune di Carini, oltre a descriverlo come colui che raccoglieva personalmente il pizzo richiesto dai boss agli imprenditori. Inoltre, avrebbero affermato che Palazzolo avrebbe offerto ospitalità a Lo Piccolo durante la sua latitanza.

Durante la conversazione, Palazzolo avrebbe espresso un giudizio poco lusinghiero su Lo Piccolo e manifestato perplessità sul fatto che l’ospitalità offerta al boss non avesse avuto conseguenze, considerando i vari pentimenti tra i membri della cosca di Carini.

Inoltre, il pentito Pipitone aveva già riferito agli investigatori nel 2016 di questo episodio, confermando il coinvolgimento di Palazzolo. Secondo i pentiti, Palazzolo sarebbe stato al servizio dei Pipitone per anni, operando nei settori delle costruzioni, della logistica e della ristorazione, e sarebbe stato un tramite tra la mafia e il Comune di Carini.

Le reazioni dell’amministrazione comunale di Carini sono di distanziamento dai fatti investigati e dichiarano la piena disponibilità a collaborare con le autorità, sottolineando l’impegno per la legalità e la confisca di beni mafiosi per fini di pubblica utilità e riqualificazione urbana.

Cronaca

Mumbai | Matrimonio da Cento Milioni di Dollari per il Figlio di Akesh Ambani, l’uomo più ricco d’aria

A Mumbai, Akesh Ambani, figlio dell’uomo più ricco dell’Asia, Muskesh Ambani, ha sposato Shloka Mehta in una cerimonia sontuosa dal valore di cento milioni di dollari. L’evento ha visto un lusso sfrenato e la presenza di numerosi ospiti vip. Muskesh Ambani, magnate del petrolio e delle telecomunicazioni, possiede un patrimonio stimato di 50 miliardi di dollari.

Tra gli illustri presenti c’erano l’ex primo ministro del Regno Unito Tony Blair, l’amministratore delegato di Google Sundar Pichai, star dello sport indiano e i più importanti attori di Bollywood. Per l’addio al celibato dello sposo, è stato costruito un luna park appositamente a St. Moritz, tra le nevi. Durante la celebrazione, si sono esibiti artisti del calibro di The Chainsmokers e Chris Martin dei Coldplay.

Continua a leggere

Cronaca

Fermato dalla polizia perchè girava con la riproduzione di una spada di un noto videogame

Un uomo del Regno Unito è stato arrestato e condannato a quattro mesi di carcere per aver portato in giro una replica della Spada Suprema di “The Legend of Zelda”, che aveva una vera lama.

Anthony Bray, 48 anni di Nuneaton, Warwickshire, è stato fermato dalla polizia l’8 giugno mentre camminava per strada con la spada in mano. Secondo la polizia, la spada, sebbene di dimensioni simili a un coltello, era dotata di una vera lama, il che contravviene alle leggi britanniche sul possesso di armi.

Bray ha affermato agli agenti di aver acquistato la replica online come antistress e che non aveva intenzione di usarla come arma. Tuttavia, il solo fatto di portare in pubblico una lama affilata è considerato reato, indipendentemente dalle intenzioni.

“Esistono altri modi per alleviare lo stress che non comportano il portare in giro lame da 15 centimetri”, ha commentato un sergente della polizia di Warwickshire. “E sarebbe bastato evitare di camminare per strada con la spada in bella vista. Con un po’ di buon senso, Bray avrebbe potuto evitare completamente questo problema”.

Oltre alla pena detentiva, Bray dovrà pagare una multa di 154 sterline (circa 180 euro).

Questo episodio serve da monito per tutti coloro che collezionano repliche di armi o oggetti che potrebbero essere scambiati per armi vere. È importante ricordare che le leggi sul possesso di armi variano da paese a paese, e che è sempre meglio informarsi prima di portare con sé oggetti che potrebbero essere considerati illegali.

Continua a leggere

Cronaca

Firenze | Rivolta nel Carcere di Sollicciano: Proteste e Fiamme Dopo il Suicidio di un Detenuto

Forti proteste sono scoppiate nel carcere fiorentino di Sollicciano, coinvolgendo i reclusi di due sezioni della giudiziaria. Le tensioni hanno portato all’accensione di fiamme all’interno della struttura, spingendo la prefettura e la questura a intervenire. Attualmente, le forze di polizia sono posizionate all’esterno del carcere.

La rivolta sembra essere stata scatenata dal suicidio di un giovane detenuto ventenne, di origine tunisina. Il giovane si sarebbe impiccato nella sua cella mentre il suo compagno di cella era in sala colloqui. Il detenuto avrebbe dovuto terminare di scontare la sua pena nel novembre 2025.

Tra le cause del dissenso, oltre al tragico evento, ci sarebbero anche le condizioni della struttura carceraria. Cinquanta detenuti hanno presentato un esposto alla procura lamentando la presenza di cimici e la mancanza di acqua. Dalle finestre del carcere è stato calato uno striscione con la scritta “Suicidio carcere aiuto help”, segno evidente del disagio e della disperazione dei detenuti.

Luca Maggiora, presidente della Camera Penale di Firenze, ha commentato in una nota: “Si tratta dell’ennesimo atto di una drammatica e lunghissima strage che si sta perpetrando negli istituti di pena italiani”. Per venerdì è stata indetta una conferenza stampa di fronte al carcere di Sollicciano, per discutere della situazione e cercare soluzioni immediate.

Le autorità competenti sono state allertate e sono in corso le valutazioni per gestire la situazione critica. La prefettura e la questura stanno monitorando da vicino gli sviluppi, mentre le forze di polizia sono pronte a intervenire per garantire la sicurezza all’interno e all’esterno del carcere.

La situazione nel carcere di Sollicciano è estremamente delicata e richiede un intervento urgente per affrontare le cause della protesta e migliorare le condizioni di vita dei detenuti.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Copyright © 2023 RADIO NEWS