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Attualità

Sala Baganza (PR) | Compra un furgone con caparra da 1.000 euro: ma è una truffa

Un artigiano residente a Sala Baganza è caduto vittima di una truffa online. L’uomo aveva trovato un annuncio su un noto sito web riguardante la vendita di un furgone, necessario per la sua attività lavorativa, ad un prezzo molto conveniente. Convinto di fare un affare vantaggioso, ha deciso di procedere con l’acquisto.

Dopo un’intensa corrispondenza via email con il presunto venditore, ha accettato di versare una caparra di 1.000 euro sull’IBAN fornito. Tuttavia, nonostante il pagamento, il furgone non è mai stato consegnato e il venditore, dopo aver incassato il denaro, è sparito nel nulla, ignorando ogni tentativo di contatto da parte dell’acquirente.

Rendendosi conto di essere stato truffato, l’uomo ha presentato querela ai Carabinieri della Stazione di Sala Baganza. Grazie all’indagine e al tracciamento dei dati bancari, è stato identificato il presunto truffatore, un 29enne con precedenti penali, proprietario dell’IBAN su cui era stato effettuato il pagamento. Quest’ultimo è stato denunciato per truffa aggravata.

Per evitare di cadere vittima di truffe simili, particolarmente diffuse, si consiglia di diffidare dalle offerte di prodotti pubblicizzati a prezzi molto al di sotto del valore di mercato. È fondamentale prestare attenzione alle richieste di pagamento anticipato o di caparre tramite bonifico bancario, preferendo modalità di pagamento più sicure come il contrassegno alla consegna del bene o l’acquisto diretto di persona.

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Influencer e Giustizia: L’Indagine su Chiara e le Aziende Coinvolte

Un caso che ha catturato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica è quello dell’influencer Chiara, attualmente coinvolta in un’inchiesta per presunti reati legati a pratiche commerciali ingannevoli. Gli avvocati Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana stanno preparando una memoria di difesa, composta da circa 200 pagine, per contrastare le accuse mosse nei confronti della loro assistita. Nonostante le voci di un possibile patteggiamento, i legali sono determinati a smontare le accuse sul piano giuridico, ritenendo che non potrebbero reggere in un eventuale dibattimento.

Iannaccone ha affermato che è previsto un confronto aperto con i pubblici ministeri, e non esclude che Chiara possa fornire una spiegazione diretta delle sue azioni, definendole come un “errore di comunicazione”. La giovane influencer, che recentemente ha presentato nuovi prodotti della sua linea di trucco ad Atene, si è detta sollevata dall’opportunità di esporre la propria versione dei fatti.

Parallelamente, anche i legali di Alessandra Balocco, l’amministratore delegato della casa dolciaria di Cuneo, stanno studiando la documentazione per elaborare una strategia difensiva. Entrambi i team legali sono concordi nel ritenere che le accuse contro i loro assistiti non abbiano rilevanza penale.

Le indagini sono iniziate lo scorso dicembre, in seguito a una multa inflitta dall’Antitrust alle aziende coinvolte, Tbs Crew e Fenice, a causa di segnalazioni da parte dei consumatori. L’accusa sostiene che Chiara e i suoi collaboratori abbiano diffuso informazioni fuorvianti, suggerendo un intento solidale nelle vendite di prodotti come pandoro e uova di cioccolato pasquali, a beneficio dell’ospedale Regina Margherita di Torino e dell’associazione ‘Bambini delle fate’. Tuttavia, sarebbe stata omessa l’informazione che l’ospedale aveva già ricevuto 50.000 euro da Balocco e che l’associazione aveva ottenuto circa 36.000 euro in due anni dalla Cerealitalia, senza correlazione tra tali donazioni e i profitti delle vendite.

L’accusa sostiene che i consumatori siano stati “danneggiati” e ingannati, e che Chiara abbia ottenuto un “ingiusto profitto” di oltre 2,2 milioni di euro, somma derivante dai compensi per la sua immagine e dalle restituzioni effettuate. Inoltre, le aziende coinvolte avrebbero ottenuto introiti significativi: Balocco ha venduto almeno 362.577 pandori a un prezzo maggiorato, incassando oltre 2 milioni di euro, mentre Cerealitalia ha guadagnato oltre 13 milioni per le due campagne promozionali.

La situazione continua a evolversi, con i legali al lavoro per preparare una difesa robusta e i coinvolti che si preparano a confrontarsi con la giustizia, in un contesto che solleva interrogativi non solo legali, ma anche etici sul confine tra influencer marketing e responsabilità sociale.

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Il Papa nomina 21 nuovi cardinali: simbolo della “universalità della Chiesa”

Il Papa ha annunciato la nomina di 21 nuovi cardinali, un evento che sottolinea l’universalità della Chiesa e il suo legame con le diverse realtà locali. Tra i futuri cardinali figura monsignor Baldassarre Reina, che assumerà il ruolo di Vicario di Roma, succedendo al cardinale Angelo De Donatis. Fino ad oggi, Reina ha ricoperto il ruolo di vicegerente, contribuendo attivamente alla guida della diocesi romana.

Un altro nome di spicco è quello del nunzio apostolico Angelo Acerbi, che, a 99 anni, diventa il più anziano tra i nuovi cardinali. Nel contempo, il Papa ha deciso di nominare anche il più giovane membro del Collegio cardinalizio: monsignor Mykola Bychok, di 44 anni. Nonostante l’età, Acerbi non parteciperà al futuro Conclave per ragioni legate alla sua veneranda età.

La lista include anche Roberto Repole, attuale arcivescovo di Torino e teologo attivo nel Sinodo sulla sinodalità. Questa nomina segna un ritorno alla tradizione di dare una porpora a figure provenienti da grandi arcidiocesi italiane, un’usanza che sembrava essersi affievolita negli ultimi anni.

Tra i nomi selezionati per la Curia si trovano padre Fabio Baggio, sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale; monsignor Rolandas Makrickas, commissario straordinario per la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore; e monsignor George Koovakad, che ha gestito l’organizzazione dei viaggi papali negli ultimi quattro anni.

Un’altra scelta significativa è quella di padre Timothy Radcliffe, un noto teologo domenicano, che è stato scelto dal Papa come predicatore per le giornate di ritiro spirituale del Sinodo sulla Sinodalità, grazie alla profondità e originalità delle sue meditazioni.

Con questa nuova tornata di nomine, Papa Francesco arricchisce il Collegio cardinalizio, che con i 21 nuovi membri conterà un totale di 256 membri, di cui 141 elettori e 115 non elettori. Tra i nuovi cardinali, dieci provengono dall’Europa (quattro dall’Italia), sei dall’America (cinque sudamericani), quattro dall’Asia e uno dall’Africa. L’ultimo Concistoro di Papa Francesco si era tenuto il 30 settembre 2023 e, con queste nuove nomine, si rafforza ulteriormente il legame della Chiesa con le varie culture e comunità in tutto il mondo.

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Il Biscottificio in Pigiama: Un Sogno Svanito

Per quasi vent’anni, il Biscottificio in Pigiama dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso ha rappresentato un rifugio di gioia e creatività per i bambini ricoverati, offrendo loro un modo per distrarsi dalla realtà della malattia. Attraverso la preparazione di dolci e pizzette, i piccoli pazienti avevano la possibilità di immergersi in un’esperienza magica, con cuochi esperti e attrezzature professionali a disposizione. I sorrisi, le risate e la soddisfazione di ricevere il diploma di “biscottiere scelto” alla fine del percorso culinario sono stati momenti indimenticabili, soprattutto per i bambini oncologici che affrontavano quotidianamente il dolore e la sofferenza.

Tuttavia, a partire dal marzo 2020, a causa della pandemia, l’attività del Biscottificio è stata interrotta. Ciò che era iniziato come una misura precauzionale è rapidamente diventato un addio definitivo. Con la cucina smontata e le attrezzature trasferite in un magazzino, le speranze di riapertura sembrano svanire nel nulla, nonostante le promesse di una ripartenza che si rincorrono da tempo.

Adriano Mellone, ex cuoco e insegnante, è stato uno dei volti più noti del Biscottificio. Con un entusiasmo contagioso, ha diretto l’iniziativa sin dall’inizio, ma ora si trova a fronteggiare l’amarezza della chiusura. Le sue parole riflettono una frustrazione crescente: “Ogni sei mesi ci promettono la riapertura, ma non accade nulla”. I piani per una nuova “stanza dei sogni” dedicata alla terapia del dolore non si sono mai concretizzati, e il progetto sembra essere relegato a un limbo di attesa.

Nonostante l’assenza del Biscottificio, rimangono vivi i ricordi di un’iniziativa che ha raccolto l’attenzione e il supporto di molti, tra cui pasticceri locali, atleti e istituti scolastici. L’idea è stata persino esportata in altri paesi, grazie all’interesse di osservatori internazionali. Tuttavia, mentre il progetto della “stanza dei sogni” ha un costo stimato di oltre 100mila euro, i forni del Biscottificio rimangono spenti, segnando un triste capitolo nella storia del supporto ai piccoli pazienti.

Il futuro del Biscottificio è incerto, ma le emozioni e i legami creati negli anni sono indelebili. Le letterine e le poesie scritte dai bambini, come quella di Nicolas, testimoniano l’impatto positivo che l’iniziativa ha avuto sulle loro vite. In un ospedale che si espande e si evolve, resta da chiedersi se ci sarà spazio per una tradizione che ha portato conforto e felicità, anche in un contesto di grande difficoltà. La comunità si aspetta ora risposte concrete, affinché il Biscottificio in Pigiama possa tornare a essere un luogo di sogni e sorrisi per le future generazioni di bambini ricoverati.

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