Cronaca

Roma | Ragazzo di 21 anni attirato in una trappola e ridotto in fin di vita, 2 arresti

Hanno tentato di ucciderlo, attratto in una trappola crudele. È quanto accaduto a un giovane di 21 anni, ritrovato in fin di vita all’interno di un’auto nella periferia est di Roma lo scorso 7 gennaio. Meno di due mesi dopo, due uomini di 57 e 51 anni, identificati come M.L. e F.A., sono stati arrestati con le accuse di sequestro di persona e tentato omicidio.

La sera del tragico evento, avvenuto in via Lecce nei Marsi, nella zona di Lunghezzina tra Castelverde e Corcolle, il giovane originario di Napoli è stato soggetto a brutali torture e accoltellamenti. Secondo quanto riportato dal gip del tribunale di Roma Paola Della Monica, i due aggressori hanno ridotto in fin di vita la vittima, ferendola con coltellate alle parti vitali e colpendola con bottiglie almeno otto volte. L’aggressione, come emerso dalle indagini, è iniziata all’interno dell’appartamento dei due arrestati, dove hanno attirato la vittima in una trappola.

Il giovane, agonizzante, è stato ritrovato dentro la sua auto con la testa appoggiata al centro del volante, che continuava a suonare il clacson. È stato il suono insistente a richiamare l’attenzione degli automobilisti, che hanno chiamato i soccorsi evitando così che la vittima morisse dissanguata. Gli investigatori del VI distretto di polizia del Casilino stanno ancora cercando il movente di questo tentato omicidio, ma non escludono la possibilità di un regolamento di conti legato a un debito di droga. La vittima, sin dall’inizio, si è mostrata restia a parlare. Gli indagati, si sospetta, hanno legami con una famiglia sinti che era in conflitto con il giovane di 21 anni. L’aggressione non è sfociata in omicidio solo perché la lama di un coltello si è spezzata durante l’attacco. Come scritto dal gip nell’ordinanza di custodia cautelare, “la lama del coltello di uno dei due si era spezzata e gli aggressori si erano allontanati e così egli, nonostante le ferite, aveva ripreso la marcia ed aveva raggiunto l’abitazione del suo amico”.

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