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Calabria

Sibari (CS) | Falsi braccianti agricoli per gli interessi della ‘ndrangheta I NOMI

Dopo il termine della fase dell’udienza preliminare relativa all’indagine nota come “Kossa 2”, che si è originata da un’indagine precedente datata febbraio 2021, un totale di 143 individui sono stati indirizzati verso un processo giudiziario. Questa inchiesta è incentrata sull’ipotetica presenza di braccianti agricoli falsi nella regione della Sibaritide, i quali sono accusati di favorire le attività delle organizzazioni criminali locali legate alla ‘ndrangheta. La prima parte dell’udienza preliminare ha avuto luogo nel mese di gennaio e si è recentemente conclusa. Alcuni degli imputati hanno optato per vie legali alternative: ad esempio, Maria Teresa Sammarro ha concordato una pena di un anno di reclusione tramite un accordo di patteggiamento, mentre Delia Scorza e Patrizia Campana hanno richiesto di sottoporsi a un periodo di prova tramite i propri legali. Inoltre, quattro imputati sono stati rimossi dal processo in quanto risultano attualmente irrintracciabili. Il prosieguo del procedimento avverrà presso il tribunale collegiale di Castrovillari.

I Nomi

Abbruzzese Antonella
Acri Angela
Acri Rosellina
Alario Battista
Aleardi Alessandra
Aleardi Caterina Lucia
Andrei Simona
Arcidiacono Graziella
Arcidiacono Sara
Arcidiacono Simone
Armentano Debora
Arturi Francesca
Avolio Achille
Azzaro Sonia
Azzaro Teresa Azzolina
Placido Gaetano
Bartolucci Filomena
Bauleo Giuseppina
Bejenaru Lonel
Berardi Antonella
Berardi Maria Francesca
Bianchimano Nunziatina
Bianchimano Rosanna
Blaschi Roberto
Boaca Georgiana Andreea
Bonifiglio Susanna
Brandi Elena
Brogno Giusy
Bruno Veronica
Caceres Zulma Vanesa
Campana Teresa
Carlucci Salvatore
Carrano Carmela
Carriuolo Antonio
Carrozza Domenico
Caruso Anna
Caruso Ida Francesca
Castellana Daniela
Chiaradia Domenico
Chiaradia Giovanni
Cimino Anna Bina
Corina Giuseppe
Corina Marilena
Cortina Marilena Venere
Daifallah Jamal
D’Ambra Cosimo
De Cicco Pamela
De Giorgi Susanna
Derda Beata
Di Noia Valeria
Di Pace Samanda
Diaco Giuseppe
Donato Stefania
El Khomri Leila
Elia Giuseppe
Esposito Luciana
Esposito Maria
Falbo Gianni
Falcone Achiropita
Falcone Emanuela
Falcone Maria Giuseppina
Federico Alberto
Felicetti Luisa
Gasino Carmela
Galibova Antoniya Ivova
Gallicchio Carmela
Gallicchio Francesca
Gallina Giuseppe
Galluzzi Lucia
Garofalo Letizia
Giordano Lucia
Graziano Bombina
Graziano Maria Rosa
Guaragna Francesco
Horikhovska Nadiya
Intrieri Francesca
La Rocca Antonella
Lagano Angela
Lanciano Antonietta
Le Fossi Giuseppina
Leca Elena Ramona
Licciardi Maria Teresa
Linardi Grazia
Lista Rossana
Luci Michele
Lupinacci Luigina
Madeo Salvatore
Mammoliti Carmela
Manieri Riccardo
Manieri Salvatore
Mari Alfio Antonio
Marino Rosa
Mario Antonio
Martilotti Francesca
Mihai Elena Delia
Miola Maria Grazia
Modesto Giuseppe
Monaco Anna
Morello Gaetano
Napolitano Rosanna
Nigro Anna
Orlando Francesco
Paludi Achiropìta
Tapparella Immacolata
Parisi Katia
Paternò Luigi
Pellegrino Grazia
Pettinato Antonella
Pettinato Immacolata
Policastri Rosaria
Popa Giunta Anisoara
Popa Valerica
Provino Giulia Rita
Quattrocchi Francesca
Rizzi Antonio Giuseppe
Rizzi Daniele Cosimo
Romano Marianna
Romeo Pasqualina
Ruggiero Enrico
Ruggiero Ida
Salatino Chiarina
Santagada Cristian
Sapia Antonella
Scaglione Lina
Scarnato Filomena
Selvaggi Salvatore Fausto
Serrago Massimo
Sisto Cinzia
Surugiu Daniela
Surugiu Stefana Vasilica
Tallarico Rossella
Taranto Giovanni
Taranto Loredana
Tricoci Salvatore (Cl.59)
Tricoci Salvatore (Cl.90)
Tridico Anita
Veltri Pina Erika
Vincenzi Valeria
Wietchy Dorata Maja
Zaccato Salvatore
Zumpano Andrea

Calabria

Lorica | Donna morta in incidente il 25 agosto scorso, indagato 44enne in auto con lei

La Procura di Cosenza ha iscritto Mario Molinari, un uomo di 44 anni, nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio stradale. Molinari era alla guida del veicolo il 25 agosto scorso quando si è verificato un tragico incidente stradale sulla statale 108 bis, nei pressi di Lorica, in Sila, che ha causato la morte di Ilaria Mirabelli, una donna di 39 anni originaria di Cosenza.

L’inchiesta sulla morte di Ilaria Mirabelli è attualmente coordinata dalla pubblica accusa, con i pm Donatella Donato e Mariangela Farro al timone. L’iscrizione di Molinari nel registro degli indagati è avvenuta in seguito a una querela presentata dall’avvocato Guido Siciliano, legale della famiglia della vittima. Siciliano aveva richiesto che fossero esaminate le ipotesi di reato di omicidio volontario e omicidio stradale, a causa delle numerose incongruenze e dubbi emersi riguardo alla dinamica dell’incidente.

L’iscrizione di Molinari nel registro degli indagati è anche una fase preliminare necessaria per condurre una serie di accertamenti tecnici non ripetibili, che sono fondamentali per chiarire le circostanze del sinistro.

Dopo la morte di Ilaria Mirabelli, sono stati numerosi gli appelli e le richieste da parte della società civile cosentina per fare piena luce sull’accaduto. Questi appelli riflettono il forte interesse e la preoccupazione della comunità riguardo all’incidente e al suo impatto. Le indagini continuano, e le autorità sono impegnate a chiarire tutti gli aspetti del caso per garantire giustizia alla vittima e alle sue famiglie.

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Calabria

San Gregorio d’Ippona (VV) | Colpi di pistola contro l’auto del sindaco Farfaglia

La serata del 7 settembre a San Gregorio d’Ippona è stata segnata da un grave atto intimidatorio nei confronti del sindaco Pasquale Farfaglia. La sua auto è stata colpita da diciassette proiettili, in un episodio che ha sconvolto la comunità locale. L’attacco è avvenuto vicino alla chiesa di Santa Ruba, dove il sindaco stava partecipando ai festeggiamenti in onore della Madonna della Salute.

Il grave episodio è stato scoperto solo la mattina seguente, quando il sindaco ha notato i fori dei proiettili sulla sua vettura. I carabinieri sono ora impegnati nelle indagini per chiarire le circostanze dell’attacco e identificare i responsabili.

Questo episodio solleva preoccupazioni significative sulla sicurezza e sull’ordine pubblico nella zona, riflettendo un clima di tensione e preoccupazione per l’incolumità dei rappresentanti istituzionali. Le autorità locali e le forze dell’ordine sono al lavoro per fare luce sull’accaduto e garantire che simili atti non rimangano impuniti.

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Calabria

Gela (CL) | Droga dalla Calabria, ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 14 persone

Un’operazione condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Caltanissetta ha portato all’arresto di 14 persone coinvolte in una vasta rete di traffico di sostanze stupefacenti. L’azione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) della Procura nissena, ha smantellato un’organizzazione criminale con base operativa a Gela, specializzata nella gestione e distribuzione di droghe come cocaina, marijuana e hashish.

Le indagini, avviate nell’aprile 2022, hanno permesso agli inquirenti di raccogliere prove significative sull’attività del gruppo, che si riforniva di droga principalmente dalla Calabria e da Catania, per poi distribuirla nella zona di Gela. Tra gli arrestati ci sono individui che, secondo gli inquirenti, ricoprivano ruoli di comando all’interno dell’organizzazione, tra cui un uomo di 43 anni e un giovane di 20, già noto alle autorità per precedenti legami con clan mafiosi locali.

L’indagine ha rivelato anche dettagli sulle modalità operative del gruppo: un titolare di un autonoleggio metteva a disposizione i veicoli per i viaggi necessari all’approvvigionamento della droga, facilitando così i traffici illeciti. Inoltre, una rivendita di caffè fungeva da base logistica per le riunioni del sodalizio, dove venivano pianificati i rifornimenti e suddivisi i profitti ottenuti dal traffico di stupefacenti, che potevano raggiungere cifre notevoli, fino a 40.000 euro a settimana.

Dei 14 indagati, nove sono stati arrestati, con otto di loro trasferiti in carcere e uno agli arresti domiciliari. Altri quattro sono stati sottoposti all’obbligo di presentarsi regolarmente alla polizia giudiziaria, mentre un indagato risulta ancora latitante ed è attivamente ricercato dalle forze dell’ordine.

Questa operazione rappresenta un duro colpo per la criminalità organizzata nella zona, evidenziando come le autorità siano costantemente impegnate a contrastare il traffico di droga, un fenomeno che spesso alimenta anche altri reati, e a tutelare la sicurezza della comunità.

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