Connect with us

Lombardia

Inter-Juventus 1-0: l’autogol di Gatti porta i nerazzurri a +4

La ventitreesima giornata di Serie A ha visto l’Inter prevalere nel Derby d’Italia contro la Juventus con un risultato di 1-0 a San Siro, riuscendo così a incrementare il proprio vantaggio in classifica. Attualmente, la squadra nerazzurra è in testa con un margine di +4 punti rispetto ai bianconeri, e ciò considerando anche una partita in meno disputata. La partita, caratterizzata da un equilibrio tattico, è stata decisa da un singolo episodio: l’autogol al 37′ di Gatti, che nel tentativo di anticipare Thuram in area, ha deviato la palla in rete con il petto battendo Szczesny.

L’andamento della partita ha riproposto uno scenario simile al precedente incontro, con l’Inter che ha mantenuto il controllo del possesso palla, mentre la Juventus ha atteso il momento giusto per le ripartenze, sfruttando le accelerazioni di McKennie, Vlahovic e Yildiz, quest’ultimo preferito a Chiesa nella formazione titolare. Gli sforzi dei padroni di casa si sono concretizzati in diverse occasioni, tra cui un tentativo di Dimarco e un intervento decisivo di Bremer su Thuram. Tuttavia, il momento chiave è arrivato con l’azione di Pavard, il cui tiro in rovesciata ha generato l’autogol di Gatti, consegnando l’Inter in vantaggio alla fine del primo tempo.

Nella ripresa, nonostante le incursioni della squadra nerazzurra, il risultato è rimasto invariato, con Calhanoglu che ha colpito il palo. La Juventus ha cercato di reagire, con Yildiz (salvato da Mkhitaryan in area) e Rabiot, ma senza riuscire a trovare il pareggio. Allegri ha apportato alcune modifiche inserendo Chiesa e Weah, ma le speranze di pareggio sono sfumate. Gatti ha avuto un’occasione per rifarsi, ma il risultato finale è stato fissato a 1-0 in favore dell’Inter. La squadra di Inzaghi, ora in fuga in classifica, è ufficialmente a +4 sulla Juventus, delineando una chiara traiettoria verso lo Scudetto dopo il Derby d’Italia.

Cronaca

Milano | Arrestato cittadino ricercato in Russia grazie all’alert alloggiati

Un cittadino russo di 44 anni è stato arrestato giovedì mattina a Milano grazie al sistema alert alloggiati. L’uomo, che risultava ricercato dalle autorità russe per violazione della legge sulle armi, è stato fermato in un hotel di corso XXII marzo.

L’uomo si era registrato presso l’albergo quando i suoi dati hanno fatto scattare l’alert alloggiati, un sistema che consente alle forze dell’ordine di identificare persone ricercate. Le volanti sono intervenute e, una volta identificato l’uomo, hanno scoperto che era ricercato in Russia per una condanna a un anno e sei mesi.

Durante la perquisizione della stanza dell’uomo, i poliziotti hanno sequestrato 15 pillole di metadone, 12 dosi di Mdpv (conosciuta anche come “droga dell’amore”), 4 confezioni di codeina e alcuni grammi di marijuana. L’uomo è stato arrestato e si trova ora a San Vittore, in attesa dell’estradizione in Russia.

Oltre all’accusa di essere ricercato dalle autorità russe, l’uomo dovrà rispondere anche del reato di spaccio di droga.

L’episodio evidenzia l’utilità del sistema alert alloggiati, che permette di individuare e arrestare persone ricercate che si trovano sul territorio italiano. Il sistema è in uso da diversi anni e ha già portato all’arresto di numerosi ricercati.

L’uomo, secondo quanto appreso, era stato fermato in Russia alcuni anni fa e trovato in possesso di una pistola che aveva dichiarato di aver trovato in un bosco.

Continua a leggere

Cronaca

Sondrio | Il Killer di Mentone, Guido Sermenghi, ora faceva il corriere della droga per gli albanesi: arrestato

Nella mattinata odierna, la Polizia di Stato di Sondrio, in collaborazione con la Squadra Mobile di Monza Brianza, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Sondrio nei confronti di un cittadino italiano. L’uomo, arrestato a Triuggio (MB), lavorava come corriere della droga in Valtellina per la mafia albanese.

Operazione “Après-ski”

L’arresto si inserisce nell’operazione “Après-ski”, conclusa lo scorso marzo dalla Squadra Mobile di Sondrio sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Sondrio. L’operazione ha smantellato un significativo traffico di stupefacenti con epicentro a Livigno, coinvolgendo tutta l’Alta Valtellina. È stata anche sgominata una rete criminale capeggiata da un membro di spicco della mafia albanese, attualmente latitante.

Le indagini successive, condotte dalla Squadra Mobile di Sondrio, hanno permesso di documentare l’attività di trasporto e cessione di grandi quantità di cocaina in Valtellina da parte di un nuovo soggetto, identificato come M.C., 60 anni. Tramite osservazioni, pedinamenti, analisi delle immagini di videosorveglianza, tabulati telefonici e intercettazioni, è stato accertato che M.C. trasportava cocaina dall’hinterland milanese fino all’Alta Valtellina, ricevendo in cambio consistenti somme di denaro.

M.C., destinatario della misura cautelare, ha un passato criminale di alto profilo. Ha scontato numerosi anni di pena in carcere, condannato a 24 anni per vari reati tra cui rapina, estorsione, sequestro di persona e omicidio volontario. È noto come il killer del delitto di Mentone, avendo sparato all’imprenditore Guido Sermenghi su commissione, colpendo fatalmente Christian Ballestra.

Durante la perquisizione, sono stati rinvenuti e sequestrati due pezzi di hashish del peso di 44,40 grammi e 4,10 grammi, tre piante di marijuana e due telefoni cellulari.

Continua a leggere

Cronaca

Milano | Imprenditore derubato di un orologio Cartier da 42mila euro

Un imprenditore italiano di 50 anni è stato vittima di una rapina mercoledì sera a Milano. Due scippatori gli hanno strappato dal polso un orologio Cartier del valore di 42mila euro, prima di darsi alla fuga.

L’aggressione è avvenuta in via Plinio, in zona Lima, nel centro della città. Secondo il racconto della vittima, i due malviventi lo hanno sorpreso alle spalle, immobilizzandogli il polso e strappandogli il prezioso cronografo.

Nonostante la richiesta di aiuto da parte dell’uomo, all’arrivo delle volanti i rapinatori erano già scomparsi con il bottino.

Negli ultimi tempi si sono verificati diversi episodi simili a Milano, con furti con destrezza – spesso con la “tecnica dell’abbraccio” – e vere e proprie rapine che prendono di mira soprattutto orologi di lusso. Solo mercoledì scorso, nel giro di pochi minuti, un 17enne e un 22enne sono stati derubati di due Rolex tra via Tocqueville e piazza Freud, nella zona della movida.

L’episodio dell’imprenditore derubato in zona Lima evidenzia ancora una volta la necessità di maggiore attenzione e sicurezza, soprattutto nelle zone più frequentate della città. Le forze dell’ordine stanno indagando per cercare di individuare i responsabili di questa e delle altre rapine avvenute negli ultimi giorni a Milano.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Copyright © 2023 RADIO NEWS