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Cronaca

Roma | Si sono uditi nuovi colpi di arma da fuoco, con un 24enne rimasto ferito.

Nuovi spari hanno risuonato nelle vie della periferia di Roma, questa volta nella notte in via Casilina a Torre Maura, situata nel quadrante est della città. La stessa zona che la settimana precedente è stata teatro di una violenta lite all’interno di un bar, preludio all’omicidio del 14enne Alexandru Ivan, avvenuto nel parcheggio della metro C di Pantano. Questa volta, la vittima è un cittadino marocchino di 24 anni.

L’allarme è stato dato intorno alle 3 del mattino, quando alcuni residenti hanno udito gli spari e hanno prontamente chiamato il numero di emergenza 112. Il giovane, colpito alle gambe, è stato trasportato in ospedale in codice rosso, ma al momento non sembrerebbe essere in pericolo di vita. La polizia, insieme agli esperti scientifici, è intervenuta sul luogo del ferimento, sequestrando tre bossoli. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza nella zona, che include anche una sala slot, sono attualmente al vaglio degli investigatori. Dai primi accertamenti, sembrerebbe che una lite abbia culminato con l’uso di pistole.

Questo è il quarto episodio di violenza registrato in meno di dieci giorni nella capitale. Dopo l’omicidio di Alexandru, lunedì sera è stato ucciso in un agguato a Corviale il 33enne Cristiano Molè. L’uomo si trovava in macchina sotto casa con un 30enne, ferito, quando la loro vettura è stata colpita da una raffica di colpi. Anche il litorale a sud di Roma è stato teatro di violenza, con un 18enne ferito da uno sparo ad Anzio martedì pomeriggio.

Tale escalation ha richiamato l’attenzione nel corso di una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Alla fine dell’incontro, il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha assicurato la massima attenzione alle periferie, sottolineando la necessità di una vigilanza estesa su tutto il territorio. “Non parlerei di fibrillazione nelle periferie”, ha affermato Giannini, “ma di necessità di massima attenzione su tutto il territorio, come dimostrano i tempi di reazione e di risposta a questi fatti.”

Cronaca

Da inizio anno 67 suicidi in carcere, numeri in aumento

Le persone detenute che dall’inizio dell’anno e fino al 16 settembre si sono suicidate in carcere sono 67 (di cui 2 avvenuti all’esterno dell’istituto). E’ quanto rileva il report del Garante nazionale delle persone private della libertà, sottolineando come si tratta di un dato elevato rispetto allo stesso mese di settembre del 2023 in cui si registrarono 48 suicidi (con un aumento di 19 decessi) e al mese di settembre del 2022 di 7 decessi). Analizzando i dati personali, si rileva che delle 67 persone morte per suicidio 65 erano uomini e 2 donne.

Riguardo alla nazionalità, 36 erano italiane (pari al 54 %) e 31 straniere (pari al 46%), provenienti da 15 diversi Paesi. Le fasce d’età più presenti sono quelle tra i 26 e i 39 anni (30 persone) e tra i 40 e i 55 anni (18 persone); le restanti si distribuiscono nelle classi 18-25 anni (7 persone), 56-69 anni (11 persone) e ultrasettantenni (1 persone). Si rileva che l’età media delle persone che si sono suicidate è di circa 40 anni. E’ stata quindi analizzata la durata della permanenza presso l’Istituto nel quale è avvenuto l’evento: risulta che 35 persone, (pari al 52%), si sono suicidate nei primi 6 mesi di detenzione; di queste: 7 entro i primi 15 giorni, 5 delle quali addirittura entro i primi 5 giorni dall’ingresso. Dei 67 eventi suicidari: le regioni maggiormente interessate sono la Campania e la Lombardia con 8; a seguire Campania ed Emilia Romagna e Toscana 7; Veneto 6; Lazio e Sardegna 5; Piemonte e Liguria 4; Abruzzo, Calabria e Sicilia 3; Puglia 2; Marche e Umbria 1.
(ITALPRESS).

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Cronaca

Vicenza | Cittadina testimone di un’aggressione chiama la Polizia, denunciato uomo per rapina impropria

Nella notte tra sabato e domenica, 15 settembre, un episodio di violenza ha scosso via Bortolan a Vercelli. La Centrale Operativa della Questura ha ricevuto una segnalazione da una cittadina che, testimone di un’aggressione, aveva tentato di intervenire per fermare i due uomini coinvolti.

L’incidente è avvenuto dopo che i due individui avevano lasciato un bar nelle vicinanze. Durante la colluttazione, uno dei due uomini ha sottratto lo smartphone dell’altro. La situazione è stata mitigata dall’intervento della passante, che ha avvertito i contendenti della chiamata alle forze dell’ordine. Grazie al tempestivo intervento, il proprietario del telefono è riuscito a recuperare il dispositivo rubato, mentre l’aggressore è riuscito a fuggire.

Gli agenti di polizia, giunti sul posto, hanno raccolto le testimonianze dei presenti e ottenuto una dettagliata descrizione del sospetto. Le ricerche hanno avuto esito positivo poco dopo: il responsabile, un cittadino ivoriano di 26 anni, è stato rintracciato in una strada laterale di Viale della Pace.

Il giovane è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per rapina impropria. Questo incidente sottolinea l’importanza della vigilanza e della prontezza nel rispondere a situazioni di emergenza, evidenziando anche il ruolo cruciale dei cittadini nel mantenere la sicurezza pubblica.

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Cronaca

Torino | Detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, arrestato 23enne

La notte del 17 settembre 2024, una pattuglia della Polizia di Stato di Torino ha arrestato un cittadino marocchino di 23 anni, accusato di detenzione di sostanze stupefacenti con l’intento di spaccio. L’arresto è avvenuto lungo Lungo Dora Napoli, un’area del centro cittadino.

Durante il turno serale, gli agenti del Commissariato Centro, impegnati in attività di controllo, hanno notato il giovane, già conosciuto alle forze dell’ordine, risalire dalla sponda del fiume e dirigersi verso il ponte Carpanini. I poliziotti hanno deciso di seguirlo e hanno visto il 23enne avvicinarsi a una passerella pedonale, dove tentava di nascondere qualcosa.

Gli agenti sono intervenuti immediatamente e, nonostante il tentativo del giovane di disfarsi della sostanza, sono riusciti a sequestrare tre panetti e mezzo di hashish, per un totale di circa 350 grammi. Il 23enne, con precedenti condanne per reati legati allo spaccio, è stato arrestato e portato in questura.

Il procedimento penale è ora nelle fasi preliminari, e il giovane resta presunto innocente fino a una sentenza definitiva. L’operazione sottolinea l’impegno continuo delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di droga e garantire la sicurezza pubblica.

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