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Fuga dall’Arabia, Henderson in direzione Juventus

Il Possibile trasferimento di Jordan Henderson alla Juventus rappresenta uno dei momenti più discussi del mercato invernale di gennaio. Il centrocampista, ex capitano del Liverpool, si è trasferito in Arabia Saudita l’estate scorsa, accettando un’offerta vantaggiosa dall’Al-Ettifaq dopo 12 anni con i Reds. Adesso, con un contratto fino a giugno 2026 e un ingaggio annuale di circa 35 milioni di euro, la Juventus sta considerando una soluzione di prestito di 18 mesi con la possibilità per Henderson di liberarsi nel giugno successivo.

Questa opzione comporterebbe il pagamento di 1,5 milioni di euro dell’ingaggio del giocatore da parte della Juventus, ma nessuna spesa per il trasferimento, poiché l’Al-Ettifaq lo libererebbe. L’allenatore Allegri desidera fortemente Henderson, e il giocatore ha espresso il desiderio di indossare la maglia bianconera. Il suo ritorno in Europa è motivato da varie circostanze che hanno reso difficile la sua esperienza in Arabia Saudita, con aspettative non soddisfatte.

Il trasferimento di Henderson in Arabia Saudita aveva sorpreso i tifosi inglesi, soprattutto quelli del Liverpool, che non riuscivano a credere alle cifre offerte dal calcio saudita. Nonostante le maestose cifre e la presenza di altri giocatori di calibro come Wijnaldum, Moussa Dembele, Jack Hendry e Demarai Gray, Henderson ha sperimentato la differenza di valore in campo.

L’impatto ambientale è stato difficile, soprattutto a causa del contesto in cui si è trovato a giocare, e la sua aperta sostenenza alla comunità LGBTQ+ ha reso il suo trasferimento in Arabia Saudita percepito come un tradimento, dato che l’omosessualità è vietata nello Stato del Golfo.

Il giocatore ha presto rimpianto la decisione, anche a causa del contesto del campionato, con partite che avevano un pubblico di meno di 700 spettatori, una realtà inimmaginabile per chi era abituato a grandi scenari con il Liverpool. Henderson ha quindi rivalutato l’idea di tornare in Europa, considerando anche la situazione attuale della squadra in Arabia, attualmente all’ottavo posto in classifica. La Juventus potrebbe rappresentare per lui un’opportunità di un ultimo ritorno in Europa, nonostante le difficoltà legate al suo ingaggio.

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Taekwondo, bronzo per Angelo Mangione ai Mondiali Juniores

Ai World Taekwondo Junior Championships 2024 di Chuncheon, in Corea del Sud, la nazionale italiana ha ottenuto la sua seconda medaglia, confermando una buona prestazione complessiva. Dopo l’argento di Matteo De Angelis nei pesi massimi, è stato il siciliano Angelo Mangione a portare a casa un bronzo nella categoria -73 kg. Questo risultato rappresenta per Mangione un’ulteriore conferma del suo talento, dopo il titolo mondiale conquistato nell’edizione precedente. Mangione ha mostrato grande determinazione durante tutto il torneo, ma la semifinale contro il sudcoreano Jae Won Park si è rivelata sfortunata.

L’atleta italiano ha condotto il primo round con decisione, ma negli ultimi secondi è stato superato dal suo avversario. Nonostante gli sforzi nel secondo round, Mangione non è riuscito a recuperare, perdendo l’incontro con il punteggio di 0-2. Tuttavia, il suo percorso fino a quel punto è stato esemplare e gli ha garantito una meritatissima medaglia di bronzo. Il cammino di Mangione era iniziato in modo brillante, con una vittoria schiacciante nei quarti di finale contro Karlo Marjanovic, battuto con un punteggio ampio in entrambi i round (15-3 e 14-1).

Anche negli ottavi di finale, Mangione ha dovuto affrontare una sfida difficile contro l’egiziano Ahmed Yasser Fathy Ibrahim, ma dopo un match combattuto fino all’ultimo round, è riuscito a imporsi con il punteggio di 6-4. Purtroppo, non è andata altrettanto bene per Luigi Fegatilli nella categoria -78 kg. L’atleta italiano è stato sconfitto dall’iraniano Amin Mohammad Hamadvand negli ottavi di finale, nonostante un primo round equilibrato. Fegatilli era comunque riuscito a superare i sedicesimi di finale, battendo il marocchino Adam El Amrani con una solida prestazione.

Angelo Mangione, invece, ha saputo imporsi fin dall’inizio del torneo, vincendo con autorevolezza i suoi primi incontri. Nei sedicesimi di finale ha battuto l’ucraino Andrii Hryhorchuk, recuperando uno svantaggio iniziale per poi dominare nel secondo e terzo round. Nei trentaduesimi di finale, Mangione ha superato il kazako Askhat Butabayev, imponendosi in entrambi i round con punteggi di 11-9 e 9-4.
Domani, l’ultima giornata di gare vedrà impegnati altri atleti italiani, tra cui Angelo Longobardi nella categoria M-59 kg, Riccardo Giordano nella M-68 kg e Lucia Pezzolla nella F-55 kg.
– foto ufficio stampa Fita –

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Debutto con vittoria a Shanghai, Sinner al terzo turno

Debutto convincente per Jannik Sinner. Il numero 1 del mondo accede al terzo turno del Rolex Shanghai Masters, il Masters 1000 di Shanghai (duro, montepremi $8,995,555), battendo in due set (con il punteggio di 6-1 6-4) il giapponese Taro Daniel, numero 93 Atp. Prossimo avversario l’argentino Tomas Martin Etcheverry, 31esima testa di serie, che ieri si è imposto sull’olandese Botic van de Zandschulp (Ned) 7-6 (5), 3-6, 7-5.

Avanza senza problemi anche Carlos Alcaraz. Dopo aver vinto la finale di Pechino battendo Sinner in tre set, lo spagnolo, testa di serie numero tre, ha liquidato con un duplice 6-2 il cinese Juncheng Shang.

ALTRI RISULTATI SECONDO TURNO

Alexander Shevchenko (Kaz) b. Francisco Cerundolo (Arg, 27) 7-6 (7), 7-5
Yosuke Watanuki (Jpn) b. Brandon Nakashima (Usa, 32) 7-6 (4), 6-3
– Foto Ipa Agency –

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Tripletta Thuram, Inter batte 3-2 il Torino

Nell’anticipo della settima giornata di Serie A, un Inter famelica piega per 3-2 la rivelazione Torino, rimasto in dieci dopo 20 minuti. A San Siro le luci della ribalta sono tutte per Marcus Thuram, autore di una memorabile tripletta: per il Torino, invece, vanno in rete Zapata (uscito poi per infortunio) e Vlasic su rigore. I padroni di casa dominano il match, ma mostrano alcune preoccupanti disattenzioni che permettono agli avversari di segnare due volte. L’Inter è brava a indirizzare la partita sin dal primo tempo. Dopo una prima fase caratterizzata da un paziente possesso palla, i campioni d’Italia riescono a scardinare il blocco basso del Torino. Il compito dei nerazzurri viene facilitato dalla madornale ingenuità di Maripan: l’ex difensore del Monaco, infatti, dopo revisione al Var, viene espulso, in seguito ad un pericoloso piede a martello su Thuram.

Nonostante l’inferiorità numerica, i granata provano a non concedere troppo campo agli avversari. Di fronte, alla squadra di Vanoli, però, si pone un Thuram semplicemente in stato di grazia. Nel giro di dieci minuti, tra il 25′ e il 35′, il francese segna due reti di testa, al termine di due azioni fotocopia: i cross provengono entrambi dalla sinistra e portano la firma prima di
Bastoni, poi di Acerbi. Il doppio vantaggio dura, però, solo una manciata di secondi. L’Inter si distrae e subisce al 36′ il gol del 2-1 di Zapata, trovatosi tutto solo davanti a Sommer. Al 40′
Dimarco ha la chance di rimettere a distanza di due reti gli ospiti, ma Milinkovic gli nega la gioia del gol. Nella ripresa non basta il grande sacrificio di Zapata per far prendere campo e
respirare il Torino. I nerazzurri continuano a macinare gioco, schiacciando gli uomini di Vanoli nella propria metacampo.

Il terzo gol è solo una questione di minuti e ancora una volta il marcatore è Thuram: al 60′ l’attaccante interista trova la prima tripletta italiana, insaccando da pochi passi. I ragazzi di Inzaghi sfiorano più volte anche il quarto gol con Lautaro e Taremi. Nel finale piove sul bagnato per il Torino, costretto a fare i conti con l’infortunio di Zapata: il colombiano è infatti
uscito dal campo in barella. Gli ospiti si regalano comunque un recupero di speranza, approfittando della seconda sbavatura della serata dell’Inter. Calhanoglu stende in area Masina: dal dischetto va Vlasic che fa 3-2. Con questo successo l’Inter torna momentaneamente al secondo posto, a -2 dal Napoli capolista. Dall’altra parte, invece, il Toro è costretto a leccarsi le ferite, incassando il secondo ko consecutivo.
– Foto Ipa Agency –

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