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Bonaventura “Dobbiamo affrontare Macedonia con serenità”

FIRENZE (ITALPRESS) – “Due partite importanti, sicuramente non facili perchè quando si deve per forza vincere non è mai semplice ma ci stiamo preparando, stiamo vedendo quello che c’è da fare, e ci sarà certamente bisogno di una grande prestazione”. Intervenuto ai microfoni di Raisport, Giacomo Bonaventura guarda ai prossimi due impegni della Nazionale contro Macedonia del Nord, venerdì all’Olimpico, e Ucraina, lunedì a Leverkusen, che valgono un posto a Euro2024. Già a Roma “sarà importante partire forte e dare subito un segnale però non penso che troveremo un avversario remissivo. Abbiamo visto dei video, loro sono una squadra che prova a giocare, che cerca di fare un bel calcio quindi dobbiamo prepararci, trovare le contromisure e tirare fuori le nostre qualità – ha aggiunto Bonaventura – Dobbiamo essere stretti, uniti e compatti perchè è una situazione che ci può dare tanti vantaggi, soprattutto quando la palla ce l’hanno gli altri, per difendere bene e allo stesso tempo recuperare la palla e poi subito andare in attacco. Sono diversi i principi che sta cercando di trasferirci il mister, sicuramente non c’è tanto tempo e tutti i giocatori nel proprio club fanno un tipo di gioco diverso, però abbiamo fatto riunioni, visto video e studiato tutto quello che di importante ci sarà da fare nelle prossime due partite”. Ma come vive l’attesa per le prossime due gare della Nazionale? “Prima delle partite sono sempre emozionato perchè è sempre particolare scendere in campo sia col proprio club ma soprattutto con la maglia azzurra – confessa il giocatore della Fiorentina – Quando parte l’inno e si sta tutti insieme in mezzo al campo è una grandissima emozione, non passa mai, anche se ne ho fatte tante di partite”. In vista della sfida alla Macedonia “sicuramente non dobbiamo caricarci di troppa pressione, troppa paura o preoccupazione, perchè poi quando sei in campo devi prendere decisioni velocemente, e questo lo si può fare solo se si è tranquilli e sereni, avendo preparato la gara in una certa maniera, con fiducia”. Bonaventura, anche grazie alla sua maturità, è sempre più un punto di riferimento sia nella Fiorentina che nell’Italia. “Con l’esperienza in un gruppo si prendono anche più responsabilità e queste ti fanno crescere, e ti fanno diventare più forte caratterialmente, ed anche le prestazioni vengono meglio. Quando si gode della fiducia di tutti, ed in particolare dell’allenatore e della società, è più facile”. “Al Milan – ricorda – ho quasi sempre giocato titolare a parte l’ultimo periodo in cui ho avuto un problema fisico, però anche lì ho avuto sempre la fiducia di tutti, e sono stato bene. Se non sono riuscito a fare quel che sto facendo ora è anche un pò colpa mia, sono maturato forse un pò più tardi ma adesso mi sento bene, vado in campo e mi diverto”. Fra coloro i quali gli hanno dato fiducia fin dal primo giorno di lavoro insieme c’è sicuramente Vincenzo Italiano: “Sicuramente lavorare tre anni con lui è stato molto importante per me perchè il suo gioco penso che sia molto adatto alle mie caratteristiche. Fin dai primi allenamenti ho capito come fosse un allenatore che poteva dare tanto alla squadra e ai giocatori, e poteva valorizzare le qualità che c’erano nella rosa, e alla fine si è visto, sia per il calcio che sta facendo che per i risultati che sta ottenendo”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Gp Emilia-Romagna, Bagnaia “Misano 2 più competitiva”

“Proverò a fare di tutto per portare a casa la vittoria. E’ il mio centesimo gran premio e, in caso di primo posto, per la Ducati arriverà anche il centesimo successo in MotoGP. Conosciamo già il setup e quali gomme usare, ma la competitività sarà maggiore rispetto all’ultima volta”. Queste le parole di Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo), nel corso della conferenza stampa piloti del Gran Premio dell’Emilia-Romagna, sul circuito di Misano.

“Già due settimane fa qui a Misano ho provato a vincere, ma non ci sono riuscito nè nella Sprint nè nella gara lunga. Prima Martin, poi Marquez sono stati per me troppo veloci. Nella gara lunga, però, quando ho visto Martin rientrare ho capito che avrei potuto fare parecchi punti”. Il pilota campione del mondo ha poi continuato: “Ora tra me e Martin ci sono sette punti di distacco. La nostra esperienza ci dà la giusta motivazione e la capacità per reggere la pressione. Il campionato certamente si deciderà a Valencia. Rispetto allo scorso anno mi sento fisicamente più preparato”.

Infine, Bagnaia ha commentato i fischi rivolti a Marquez due settimane fa a Misano: “Gli haters ci saranno sempre. Situazioni di questo tipo non succedono solo in Italia. Anch’io a Barcellona sono stato fischiato. E’ proprio una mancanza di rispetto, perchè noi piloti diamo sempre il massimo in pista. Il nostro sport vorrei che fosse più pulito”.
– Foto Ipa Agency –

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Conte “Livelli diversi ma noi e Juve in cerca di riscatto”

“Ci auguriamo che possa essere una sfida che possa contare qualcosa e avere un valore importante sia per la Juve che per noi. Oggi è presto per dirlo. Si parte su due livelli diversi. Ci sono 18 punti da recuperare rispetto all’anno scorso ma c’è da parte loro e nostra la voglia di rivalsa. Non penso che la Juve si possa accontentare di arrivare terza, così come noi non possiamo pensare di stare a 40 punti dall’Inter”. Così il tecnico del Napoli, Antonio Conte, a due giorni dall’anticipo di sabato in casa della Juventus. “Partiamo da due differenti livelli ma ci auguriamo che nel ritorno si possa parlare avendo più certezze alla mano. Ogni test è un esame. Lo è stato a Cagliari.

A volte può essere un esame tattico, tecnico o temperamentale al di là da chi c’è di fronte”, ha aggiunto mister Conte, ben consapevole della rivalità tra le due tifoserie e le due squadre, anche perchè ha già vissuto tutto questo quando era dall’altra parte. “E’ inevitabile che la mia storia sia legata alla Juventus. Tredici anni da calciatore dove abbiamo vinto tutto e sono stato anche capitano. Poi ho avuto la possibilità di fare tre anni da allenatore in un periodo difficile aprendo un ciclo di successi. Faccio parte della storia della Juve per ciò che ho fatto. E’ inevitabile che da calciatore sia più semplice scegliere la propria squadra. L’hanno fatto Bruscolotti, Maldini, Baresi, Totti.

Poi inizi la carriera da allenatore ed è difficile scegliere. Sono andato in altre piazze. Ho sempre onorato il mio ruolo, diventando il primo a difendere i colori di queste squadre”. Il passato è la Juve, il presente è l’azzurro partenopeo. “Da uomo del Sud ho un piacere immenso nell’allenare il Napoli, ma per me sarà un’emozione tornare allo Stadium, sarà la prima volta con i tifosi. Lo sarà anche tra parecchi anni quando riaffronterò il Napoli da avversario, ma mi auguro tra un bel pò”, ha aggiunto Conte che ha poi rivolto un pensiero a Totò Schillaci, deceduto ieri all’età di 59 anni. “Per noi del Sud Totò rappresentava l’esempio di chi ce l’aveva fatta. E’ un grosso dispiacere. L’ho conosciuto il primo anno alla Juventus, ero alla prima esperienza e lui era già un giocatore molto affermato. Era sempre disponibile. Per me lì alla Juventus erano tutti dei campioni, io gli davo del ‘voì in senso di rispetto. Ma lui era una persona molto umile”.
– Foto Ipa Agency –

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Nico Gonzalez “Scudetto? Pensare partita dopo partita”

“Giocare bene a calcio, mettere la palla a terra, ottenere risultati positivi: è quella la strada. Dobbiamo essere uniti e compatti, un buon gruppo, così si arriva ai risultati. Scudetto? Dobbiamo vivere il presente, pensare partita dopo partita e non a quello che arriverà dopo”. A Nico Gonzalez sono bastate poche settimane per calarsi nella sua nuova realtà. “Sappiamo cosa fare, ognuno si prende la responsabilità di quello che deve fare in campo, è quello che ci chiede il mister e che ci porta a vincere”, le parole dell’argentino nella conferenza stampa di presentazione.

Nessun dubbio nell’accettare la corte bianconera (“Quando arriva la Juve devi dire sì ed è quello che ho fatto”), Gonzalez si è tolto anche la soddisfazione del primo gol con la sua nuova squadra, andando a segno martedì in Champions contro il Psv. “Sono contento, per me era un sogno segnare con questa maglia. Ed è arrivato al momento giusto, è servito anche per vincere la partita”. Con un ex juventino come Di Maria come idolo, Gonzalez rivela di aver ritrovato un Vlahovic, già suo compagno a Firenze, “che è migliorato tanto, anche se non segna aiuta la squadra, si merita il meglio”. E con Thiago Motta l’intesa non potrebbe essere migliore: “Mi dà la libertà di cui ho bisogno in campo per godermi ogni partita e ogni allenamento”.
– foto Ipa Agency –

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