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Cronaca

Strage di Nuoro | Proseguono le indagini, sabato mattina l’autopsia sulle 5 vittime

Un episodio di violenza tragica ha scosso la comunità di Nuoro, dove un operaio forestale ha compiuto un gesto efferato che ha portato alla morte di tre membri della sua famiglia e di un vicino. Roberto Gleboni ha ucciso, nella mattinata di ieri, la moglie Giuseppina Massetti e i due figli, Martina e Francesco, prima di rivolgere l’arma contro se stesso. La strage ha anche provocato ferite gravi a un altro figlio della coppia, 14enne, e all’anziana madre di Gleboni, attualmente ricoverata in Rianimazione.

Le indagini, coordinate dai pubblici ministeri Riccardo Belfiori e Sara Piccicuto, vedono la Polizia di Stato e i Carabinieri al lavoro per chiarire il movente di un’azione così drammatica. Gli inquirenti si stanno concentrando sulle dinamiche familiari e sulla possibile esistenza di conflitti all’interno della famiglia. Già ieri pomeriggio sono stati ascoltati vari testimoni, tra cui amici e parenti, per ricostruire la situazione che ha preceduto il tragico evento. È emerso che nessuno, nemmeno i vicini, aveva notato segni di tensione o conflitti tra i membri della famiglia.

Il 14enne, unico sopravvissuto alla strage, potrebbe rivelarsi un testimone chiave per fornire indicazioni su quanto accaduto nelle ore precedenti alla tragedia. Gli investigatori continueranno ad esaminare gli elementi raccolti, inclusi dispositivi elettronici e comunicazioni delle vittime, per scoprire eventuali indizi su motivazioni o problemi non visibili dall’esterno.

In segno di solidarietà, la comunità di Nuoro ha organizzato una fiaccolata per le famiglie colpite dalla tragedia, che si terrà domani alle 18. Un momento di raccoglimento e vicinanza a chi è stato colpito da questa immane perdita, a dimostrazione della solidarietà che può emergere anche nei momenti più bui.

Cronaca

Aumento delle Misure di Sicurezza nel Ghetto Ebraico di Venezia

In risposta alle crescenti tensioni in Medio Oriente e alle manifestazioni antisemite che si sono verificate recentemente, le autorità di Venezia hanno deciso di intensificare le misure di sicurezza nel Ghetto ebraico, il più antico d’Europa.

Già da tempo, le forze dell’ordine avevano alzato il livello di vigilanza nella zona, principalmente a causa del conflitto israelo-palestinese. La Questura veneziana ha confermato che, nonostante l’aumento delle precauzioni, la situazione rimane sotto controllo. Le autorità stanno monitorando attentamente l’andamento degli eventi e collaborano attivamente con il Prefetto di Venezia per garantire la sicurezza dei cittadini e dei visitatori, proteggendo così un luogo di grande importanza storica e culturale.

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Cronaca

Cagliari | Fermato il sospettato per l’omicidio di un giovane

Un uomo, sospettato di aver ucciso un giovane di 27 anni, è stato arrestato dai carabinieri nella città di Assemini, nell’area metropolitana di Cagliari. La vittima era stata accoltellata nelle prime ore del mattino e, nonostante il rapido trasporto all’ospedale Brotzu, è deceduta poco dopo il ricovero a causa delle gravissime ferite riportate.

Secondo le prime informazioni, il presunto responsabile sarebbe una persona conosciuta dalla vittima. Attualmente, l’uomo è trattenuto nella caserma locale, in attesa di essere interrogato dal pubblico ministero Marco Cocco. Le indagini proseguono per chiarire i dettagli e le motivazioni del tragico evento.

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Cronaca

Attacco mirato a Beirut: ucciso alto esponente di Hezbollah

Articolo: Nella notte, le forze armate israeliane hanno condotto un’operazione che ha portato alla morte di un importante leader di Hezbollah, Nabil Kawak, nel cuore di Beirut. Kawak, figura di spicco dell’organizzazione libanese, ricopriva un ruolo cruciale all’interno del gruppo, essendo uno dei membri principali del suo Consiglio esecutivo e responsabile della sicurezza. L’operazione è avvenuta nel quartiere meridionale della capitale libanese, noto come roccaforte del movimento sciita.

Secondo fonti militari israeliane, Kawak era coinvolto in piani che rappresentavano una minaccia diretta per lo Stato di Israele e la sua popolazione. L’attacco si inserisce in un contesto di crescente tensione tra Israele e Hezbollah, organizzazione che gode del supporto dell’Iran e che da tempo è considerata una delle principali minacce per la sicurezza israeliana nella regione. Questo episodio segna un nuovo capitolo nelle ostilità tra le due parti, accendendo timori di una possibile escalation nelle prossime settimane.

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