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Cronaca

Roma | Cocaina, lusso, politica: smantellata cosca ‘ndrangheta di rosarno, 12 Arresti | NOMI

I Carabinieri hanno effettuato oggi dodici arresti in diverse località delle province di Roma e Reggio Calabria, in ottemperanza a un provvedimento giudiziario emesso dal giudice per le indagini preliminari di Roma, su richiesta dei pubblici ministeri della Direzione Distrettuale Antimafia. Gli arrestati, di cittadinanza italiana e albanese, sono gravemente sospettati di aver commesso reati legati all’associazione per il traffico di droga e lo spaccio.

L’azione odierna si collega a precedenti indagini denominate “Tritone,” che erano state condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Roma nel febbraio 2022. In quella occasione, venne smantellata un’organizzazione criminale locale affiliata alla ‘ndrangheta di Rosarno, attiva nei comuni di Anzio e Nettuno. Questa organizzazione si occupava non solo del traffico di droga, ma anche del controllo della vita politica locale e delle attività economiche, oltre che degli appalti pubblici.

Nell’ambito dell’indagine Tritone, è emerso che uno degli affiliati alla ‘ndrangheta aveva ampliato il proprio giro di spaccio di stupefacenti dai comuni di Anzio e Nettuno a Rocca di Papa e Grottaferrata, stabilendo legami con altri coinvolti nell’indagine odierna. Le autorità hanno documentato numerose transazioni di cocaina e hanno rivelato le abilità logistiche del gruppo, che aveva accesso a un pilota privato e a un’area di atterraggio privata nel comune di Nettuno per importare stupefacenti.

I proventi delle attività di spaccio venivano reinvestiti non solo nell’acquisto di ulteriori quantità di droga e nel supporto economico dei membri arrestati, ma anche nell’acquisto di locali pubblici a Roma e nell’organizzazione di eventi. Inoltre, è emerso che gli indagati utilizzavano smartphone criptati e noleggiavano regolarmente veicoli per evitare l’installazione di microspie e sfuggire alle indagini delle forze dell’ordine.

I NOMI DEGLI INDAGATI

Agus Gianfranco, 28-11-1958, Rocca di Papa
Aiuti Filippo, 15-03-1991, Rocca di Papa
Anastasio Tania, 8-10-1974, Rocca di Papa
Bancila Alexandru Cosmi, 7-9-1995, Marino
Belardinucci Andrea, 8-11-1950, Marino
De Luca Alessandro, 2-3-1978 Rocca di Papa
Galati Pasquale, 4-10-1997, Rosarno
Kaci Klaodio, 23-9-1994, Rocca di Papa
Maccioni Alessandro, 6-11-1979, Roma
Maccioni Otello, 28-11-1964 Roma
Mazzotta Alessandro, 28-3-1999, Rosarno
Ndreca Briken, 6-3-1998, Rocca di Papa
Pacrami Marjan, 8-12-1978, Montecompatri
Pacrami Pellumb, 1-10-1974, Rocca di Papa
Pizzicannella Paolo, 28-6-1958, Rocca di Papa
Sellati Angelo, 20-10-1992, Rocca di Papa
Trinca Tatiana, 21-12-1978, Marino
Vuksani Gioke, 7-3-1999, Rocca di Papa
Vuksani Gjon, 7-3-1999, Rocca di Papa
Vuksani Kelmend, 20-7-1997, Rocca di Papa

Calabria

Lorica | Donna morta in incidente il 25 agosto scorso, indagato 44enne in auto con lei

La Procura di Cosenza ha iscritto Mario Molinari, un uomo di 44 anni, nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio stradale. Molinari era alla guida del veicolo il 25 agosto scorso quando si è verificato un tragico incidente stradale sulla statale 108 bis, nei pressi di Lorica, in Sila, che ha causato la morte di Ilaria Mirabelli, una donna di 39 anni originaria di Cosenza.

L’inchiesta sulla morte di Ilaria Mirabelli è attualmente coordinata dalla pubblica accusa, con i pm Donatella Donato e Mariangela Farro al timone. L’iscrizione di Molinari nel registro degli indagati è avvenuta in seguito a una querela presentata dall’avvocato Guido Siciliano, legale della famiglia della vittima. Siciliano aveva richiesto che fossero esaminate le ipotesi di reato di omicidio volontario e omicidio stradale, a causa delle numerose incongruenze e dubbi emersi riguardo alla dinamica dell’incidente.

L’iscrizione di Molinari nel registro degli indagati è anche una fase preliminare necessaria per condurre una serie di accertamenti tecnici non ripetibili, che sono fondamentali per chiarire le circostanze del sinistro.

Dopo la morte di Ilaria Mirabelli, sono stati numerosi gli appelli e le richieste da parte della società civile cosentina per fare piena luce sull’accaduto. Questi appelli riflettono il forte interesse e la preoccupazione della comunità riguardo all’incidente e al suo impatto. Le indagini continuano, e le autorità sono impegnate a chiarire tutti gli aspetti del caso per garantire giustizia alla vittima e alle sue famiglie.

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Cronaca

Tortona | Spaccio di cocaina in città, tre arresti e due denunce

Le operazioni dei carabinieri di Tortona (Alessandria) hanno inflitto un duro colpo al traffico di cocaina nella città. Durante un’operazione mirata, i militari hanno osservato un’attività sospetta nella zona di corso Don Orione. Un uomo è stato notato vicino a un’auto parcheggiata in modo insolito davanti a un garage, mentre si comportava in modo sospetto, passeggiando avanti e indietro e guardandosi intorno.

Poco dopo, tre persone sono uscite da un cortile vicino: due di loro sono salite a bordo dell’auto, mentre la terza ha preso posto sul lato passeggero. L’auto è stata successivamente fermata dai carabinieri dopo pochi metri di marcia. A bordo del veicolo c’erano due uomini di 25 anni e due di 35 anni. Quando interrogati, hanno dichiarato che stavano andando in piscina, ma uno di loro era già noto alle forze dell’ordine.

Durante i controlli, è emerso che il conducente dell’auto aveva un coltello a serramanico e il passeggero accanto a lui aveva una dose di cocaina. L’indagine ha portato a scoprire che l’uomo con la droga era fuggito, ma è stato successivamente rintracciato. Nella sua abitazione, i carabinieri hanno trovato un 44enne e una notevole quantità di cocaina. In vari punti dell’appartamento, sono stati sequestrati più di 107 grammi di droga, divisa in diverse confezioni e nascosta in vari luoghi, inclusi comodini e sotto al letto. Inoltre, sono stati trovati un bilancino elettronico di precisione, materiale per il confezionamento e circa 2.500 euro in contanti.

L’operazione ha portato a tre arresti e due denunce. Questo intervento rappresenta un significativo successo per le forze dell’ordine nella lotta contro il traffico di stupefacenti, dimostrando l’efficacia delle operazioni di controllo e la determinazione a combattere la criminalità nella regione.

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Cronaca

Aosta | Soccorritori non riescono a raggiungere i due alpinisti italiani dispersi sul Monte Bianco

Sul Monte Bianco, la situazione meteo avversa sta complicando gravemente le operazioni di soccorso per due alpinisti italiani, Sara Stefanelli e Andrea Galimberti. I due, bloccati a circa 4.600 metri di quota, hanno lanciato un allarme sabato pomeriggio, segnalando di trovarsi in difficoltà e di rischiare l’ipotermia a causa delle condizioni estreme.

Le squadre di soccorso, tra cui il Peloton de gendarmerie de haute montagne di Chamonix e il Soccorso alpino valdostano, sono state costrette a interrompere le ricerche a causa del maltempo persistente. A Chamonix, le condizioni sono particolarmente difficili, con piogge che hanno iniziato a cadere dalla mattina. Anche se le condizioni sono leggermente migliori a Courmayeur, il maltempo sulla cima del Monte Bianco rende impossibile l’accesso sia via elicottero che via terra.

Le temperature sui 4.750 metri del colle Major sono scese a oltre -12 gradi durante la notte, secondo i dati della stazione meteo di Arpa Valle d’Aosta. Gli alpinisti italiani, insieme a due alpinisti coreani anch’essi dispersi, sono in una situazione critica. La speranza è che i due italiani abbiano trovato rifugio dal gelo e dalla bufera, magari scavando una buca nella neve o riparandosi in un crepaccio. Il rifugio più vicino è la Capanna Vallot, situata a 4.362 metri, ma i loro telefoni risultano spenti, rendendo le comunicazioni particolarmente difficili.

Le squadre di soccorso rimangono pronte a intervenire non appena le condizioni meteorologiche lo permetteranno, con elicotteri pronti a decollare da entrambi i versanti del Monte Bianco. Nel frattempo, il continuo maltempo continua a rendere estremamente pericolosa qualsiasi operazione di salvataggio.

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