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Cronaca

Roma | Lotta allo spaccio di droga nella capitale: arrestate altre 7 persone

La Polizia di Stato ha arrestato sette persone nelle ultime ore a Roma, tutte gravemente indiziate del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli arresti sono avvenuti nell’ambito di operazioni di controllo e repressione del traffico di droga condotte in diverse zone della città.

  1. Arresto a Bufalotta: Gli agenti del Commissariato Porta Pia, grazie ad attività investigative, hanno arrestato un 33enne italiano sospettato di effettuare consegne di droga nella zona di Bufalotta. L’uomo è stato fermato a bordo della sua auto e trovato in possesso di 82,5 grammi di cocaina suddivisi in 35 involucri, nascosti negli slip e nelle scarpe.
  2. Controllo in autovettura: Sempre i poliziotti del Commissariato Porta Pia hanno fermato un 36enne italiano, intercettato a bordo della sua auto. Durante la perquisizione, l’uomo è stato trovato con 7 grammi di cocaina e 3 grammi di crack nascosti nei calzini.
  3. Sequestro in via della Bufalotta: In un altro controllo su via della Bufalotta, un 34enne italiano è stato trovato in possesso di 15 dosi tra cocaina e crack, per un peso totale di circa 12 grammi, oltre a 290 euro in contanti.
  4. Operazione in via Tommaso da Celano: Gli agenti del VII Distretto San Giovanni hanno arrestato un 32enne italiano in via Tommaso da Celano. Durante un controllo, l’uomo è stato trovato con 5 grammi di cocaina nascosti negli slip e 205 euro in contanti.
  5. Intervento a Ostia: Il Reparto Prevenzione Crimine “Toscana” ha arrestato un 23enne italiano ad Ostia, fermato per eccesso di velocità in via di Acilia. Durante il controllo, il giovane è stato trovato in possesso di 81 involucri contenenti cocaina e crack, per un peso complessivo di circa 25 grammi.
  6. Arresto in via del Badile: Gli agenti del IV Distretto San Basilio hanno arrestato un 40enne italiano che era solito cedere droga presso il porticato di via del Badile. Dopo un servizio di osservazione, l’uomo è stato fermato e trovato con mezzo grammo di cocaina. In un’aiuola vicina, gli agenti hanno recuperato una busta contenente 27 involucri di cocaina per un peso totale di circa 10 grammi.
  7. Sequestro di hashish a Appio Nuovo: Infine, i poliziotti del Commissariato Appio Nuovo hanno arrestato un 22enne italiano trovato in possesso di 55 grammi di hashish, suddivisi in dosi pronte per la vendita, e 600 euro in contanti.

Tutti gli arresti sono stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria su richiesta della Procura della Repubblica locale. È importante ricordare che tutti gli indagati sono da considerarsi presunti innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, essendo ancora nella fase delle indagini preliminari.

Calabria

Calabria | Stasi assolta dall’accusa di associazione a delinquere per traffico illecito di rifiuti

L’ex presidente facente funzioni della Regione Calabria, Antonella Stasi, ha ottenuto l’assoluzione dalle accuse di associazione a delinquere legate al traffico illecito di rifiuti. La decisione è stata presa dal giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro al termine di un processo che ha coinvolto anche altri otto co-imputati.

Le accuse, originariamente mosse dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro nel marzo 2021, facevano riferimento a un presunto schema illecito connesso alla società Verdi Praterie, appartenente al gruppo Marrelli di Crotone. L’inchiesta, coordinata dalla DDA e condotta dalla Guardia di Finanza, ha evidenziato irregolarità nel tentativo di ottenere incentivi pubblici per la produzione di energia da fonti rinnovabili, oltre a segnalare un traffico non autorizzato di rifiuti.

Durante le indagini, sono state emesse misure cautelari, tra cui divieti di dimora e interdizioni professionali per alcuni degli imputati. Tuttavia, con l’esito del processo, queste accuse sono state definitivamente smentite.

L’indagine ha messo in luce violazioni legate all’allestimento di un impianto di biogas, con la segnalazione che la società avrebbe ricevuto indebitamente oltre 14 milioni di euro in incentivi pubblici tra il 2011 e il 2018.

L’assoluzione di Antonella Stasi e degli altri imputati rappresenta un momento significativo per la politica calabrese, sollevando interrogativi sull’integrità delle pratiche aziendali nel settore energetico e sulla necessità di garantire una maggiore trasparenza nelle procedure di assegnazione degli incentivi pubblici. Questo caso rimane emblematico delle sfide che la Calabria deve affrontare nella lotta contro l’illegalità e nella promozione di un ambiente più sostenibile e conforme alle normative.

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Calabria

Crotone | Processo per presunto traffico illecito di rifiuti: tutti assolti

Questa mattina, il Giudice per l’udienza preliminare, Sara Merlini, ha emesso una sentenza che segna un punto di svolta per gli imputati coinvolti nel processo legato all’inchiesta “Le Verdi Praterie”. Sono stati assolti da tutte le accuse i soci, manager e dipendenti della società, che si trovavano sotto inchiesta per presunti reati di traffico di rifiuti e truffa ai danni del Gestore dei Servizi Elettrici.

La decisione del gup non si è limitata all’assoluzione: è stata anche disposta la revoca del sequestro dei beni, compresi quelli immobiliari e mobili registrati, che torneranno agli aventi diritto. Questa notizia rappresenta un grande sollievo per Antonella Stasi Marrelli, presidente del Gruppo Marrelli, che ha descritto i difficili tre anni trascorsi dalla morte del marito e l’impatto devastante che l’inchiesta ha avuto sulla sua azienda.

In un toccante intervento, Stasi Marrelli ha raccontato delle sofferenze affrontate dalla sua azienda, costretta a chiudere l’impianto biogas e fermare il caseificio. L’accusa di traffico di rifiuti ha comportato la perdita di fiducia da parte di clienti e fornitori, portando a licenziamenti e a un grave indebitamento. Nonostante ciò, la resilienza del gruppo ha permesso di resistere alle avversità.

Oggi, con l’assoluzione, l’imprenditrice ha dichiarato di sentirsi finalmente sollevata, pronta a ripartire insieme ai suoi collaboratori e a rimettere in moto l’economia locale. Ha evidenziato, però, l’ingiustizia subita, che ha influito negativamente sullo sviluppo dell’azienda. La sentenza di oggi è vista come un segnale di speranza non solo per la sua famiglia e i dipendenti, ma anche per altri imprenditori calabresi che si trovano ad affrontare difficoltà simili.

Il futuro per “Le Verdi Praterie” appare ora più luminoso, con la volontà di ricostruire e rilanciare un’impresa che ha una lunga storia di successi e una forte connessione con il territorio.

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Cronaca

Borore (NU) | Sequestro di 1.900 piante di marijuana, convalidato arresto

I Carabinieri della Compagnia di Macomer hanno portato a termine un’importante operazione che ha portato al sequestro di 1.900 piante di marijuana in un’area agricola di Borore, in Sardegna. La piantagione illegale è stata scoperta grazie a un’attenta attività di osservazione e indagine da parte delle forze dell’ordine.

Un 38enne originario di Pattada è stato colto in flagranza di reato mentre si prendeva cura delle piante, che si trovavano a pochi passi dall’abitato. I Carabinieri della Stazione di Silanus e di Borore hanno effettuato una perquisizione che ha rivelato un sofisticato sistema di irrigazione a goccia utilizzato per alimentare la coltivazione.

Le piante, con un’altezza compresa tra 120 e 200 centimetri, erano pronte per essere raccolte e, secondo le stime, il valore della marijuana sul mercato illegale avrebbe potuto superare il milione di euro. Grazie al supporto del RIS di Cagliari, è stato possibile confermare che si trattava di canapa illegale.

Dopo l’arresto, il 38enne è stato portato davanti al Giudice del Tribunale di Oristano, che ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari. Questo episodio sottolinea l’importanza del controllo del territorio da parte dei Carabinieri, che continuano a dimostrare la loro efficacia nella lotta contro il traffico di sostanze stupefacenti.

Il procedimento penale nei confronti dell’indagato è ancora in fase di indagini preliminari, e la sua responsabilità sarà valutata nel corso del processo, nel quale potrebbero emergere ulteriori sviluppi investigativi. La collaborazione con l’autorità giudiziaria si è rivelata cruciale per le operazioni tempestive e per la gestione della situazione.

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TREND

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