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Cronaca

Catania | Confiscati beni per 100 milioni di euro, sigilli a complesso societario e patrimoniale

La Direzione Investigativa Antimafia (DIA) ha eseguito una significativa operazione contro la criminalità organizzata in Sicilia, con la confisca di un vasto patrimonio aziendale e immobiliare appartenente a Antonino e Carmelo Paratore, rispettivamente padre e figlio. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione, rappresenta un duro colpo per uno dei gruppi imprenditoriali più influenti della Sicilia orientale.

I Paratore, nel corso degli anni, hanno costruito un impero imprenditoriale diversificato, con interessi che spaziano dalla gestione e smaltimento dei rifiuti, alla pulizia degli ospedali, al settore immobiliare, fino alla gestione di uno stabilimento balneare molto conosciuto sulla costa catanese. La vastità e la diversificazione delle loro attività li avevano resi protagonisti nel panorama economico regionale, ma anche oggetto di un’attenzione crescente da parte delle forze dell’ordine.

L’indagine che ha portato alla confisca è stata avviata dalla DIA nel 2020, in stretta collaborazione con la Procura Distrettuale di Catania. L’inchiesta ha approfondito le posizioni economiche, finanziarie e patrimoniali dei Paratore, già coinvolti in precedenti indagini penali che avevano portato al loro arresto nell’ambito dell’operazione “Piramidi”. Le indagini hanno rivelato un legame duraturo tra la famiglia Paratore e Maurizio Zuccaro, boss detenuto al carcere di Opera Milano e storico esponente del clan Santapaola-Ercolano. Zuccaro, già condannato per l’omicidio di Luigi Ilardo, figura chiave nelle indagini antimafia degli anni ’90, è stato riconosciuto come il perno di un rapporto sinallagmatico con i Paratore, che risalirebbe a decenni.

Con la confisca, lo Stato infligge un colpo significativo alla struttura finanziaria e operativa di uno dei gruppi legati alla mafia più potenti della regione, dimostrando la sua determinazione nel contrastare le attività criminali che si nascondono dietro facciate legali di successo. L’operazione rappresenta un ulteriore passo nella lotta contro la penetrazione mafiosa nell’economia legale e il radicamento di interessi illeciti nel tessuto produttivo siciliano.

Cronaca

Modena | Furto in gelateria nel Centro Storico

GdF Modena

Nella notte, la Polizia di Stato di Modena ha denunciato un uomo di 46 anni per furto aggravato dopo un’incursione in una gelateria del centro storico. Intorno alle 2.40, gli agenti sono intervenuti su segnalazione di un furto in corso. I malintenzionati erano riusciti ad entrare nel locale dopo aver forzato una porta, rubando circa 130 euro in contanti e un telefono cellulare.

Grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, gli investigatori hanno ricostruito la dinamica del reato: due uomini erano arrivati in bicicletta, uno dei quali si era tenuto a distanza come palo mentre l’altro si introduceva nel negozio. Dopo il furto, entrambi erano fuggiti in bicicletta.

Le pattuglie hanno immediatamente ricevuto la segnalazione e, dopo una rapida ricerca, hanno rintracciato i sospetti nel parco XXII Aprile. Alla vista degli agenti, i due hanno tentato di scappare in direzioni opposte, ma il 46enne è stato bloccato in via Due Canali, dove è stato trovato in possesso del cellulare rubato.

Le indagini proseguono per identificare e catturare il complice.

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Cronaca

Mirandola (MO) | Giovane denunciato per spaccio di droga

Questura di Modena

Nella notte del 17 settembre, un intervento della Polizia di Stato di Mirandola ha portato alla denuncia di un ragazzo di 19 anni, già noto alle autorità. Durante un pattugliamento in piazza Costituente, gli agenti hanno notato il giovane comportarsi in modo sospetto vicino a un’auto, dove si trovava un’altra persona.

Al tentativo di allontanarsi all’arrivo delle forze dell’ordine, è stato subito fermato e identificato. Durante il controllo, il giovane ha consegnato volontariamente alcune dosi di sostanze stupefacenti, tra cui hashish e marijuana, per un totale di oltre 23 grammi. L’episodio evidenzia l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il traffico di droga nella comunità.

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Cronaca

Modena | Denunciato un uomo per intestazione fittizia di oltre 100 veicoli

Questura di Modena

La Polizia di Stato di Modena ha avviato un’indagine che ha portato alla denuncia di un 48enne di origini nigeriane, residente a Rovigo, accusato di aver intestato fittiziamente ben 126 autoveicoli. L’uomo è ritenuto un prestanome, utilizzando un sistema di “mini passaggi” di proprietà per aggirare i costi normali di registrazione, creando così un danno erariale significativo.

Le indagini sono iniziate a seguito di un controllo stradale lungo l’autostrada A/1, che ha rivelato pratiche irregolari nel trasferimento di proprietà dei veicoli. Secondo la ricostruzione, l’indagato avrebbe simulato un’attività commerciale per ottenere vantaggi fiscali, consentendo a diversi acquirenti di utilizzare veicoli a lui intestati senza pagare le necessarie imposte.

I veicoli, sebbene registrati a nome dell’indagato, venivano impiegati da altri soggetti, causando una serie di irregolarità, tra cui circolazione senza assicurazione e mancato pagamento delle tasse di proprietà. Le autorità hanno già provveduto a radiarli dalla circolazione e hanno richiesto un provvedimento di blocco anagrafico, impedendo all’indagato di intestarsi ulteriori veicoli.

La situazione rimane sotto indagine e la responsabilità penale sarà definita solo con eventuale condanna.

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