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Trento | L’influencer Enrico Rizzi denuncia il vicario Andrea Vitalone per aver vietato il corteo animalista

L’attivista e influencer Enrico Rizzi ha denunciato il vicario della questura di Trento, Andrea Vitalone, accusandolo di falso in atto pubblico, in seguito al divieto imposto al corteo che avrebbe dovuto attraversare il centro cittadino.

L’evento, organizzato per protestare contro la gestione degli orsi in Trentino, con particolare riferimento all’abbattimento dell’orsa KJ1 e al caso controverso dell’uccisione di F36, ha visto la partecipazione di numerosi attivisti che si sono radunati a Trento nonostante le restrizioni imposte dalle autorità. Sebbene la manifestazione in Piazza Fiera sia stata autorizzata, il corteo dalla stazione centrale alla piazza è stato vietato, scatenando la reazione di Rizzi.

“È assurdo vietare il corteo e autorizzare solo la manifestazione in Piazza Fiera, distante circa 15 minuti dalla stazione,” ha dichiarato Rizzi sui suoi social media. L’influencer ha annunciato di aver impugnato il divieto e ha denunciato il vicario per aver riportato, a suo dire, informazioni false nell’atto di prescrizione.

Il clima di tensione è palpabile, con il rischio di scontri tra manifestanti e residenti. Durante il percorso non autorizzato, alcuni manifestanti hanno scandito slogan contro la gestione della fauna selvatica in Trentino, mentre si registravano accesi confronti con i cittadini.

Rizzi, noto per le sue campagne aggressive in difesa degli animali, è tornato al centro della scena dopo le clamorose proteste condotte a Roma, dove si era reso protagonista di azioni eclatanti, tra cui il lancio di letame contro la sede della Provincia autonoma.

Con un passato già segnato da vicende legali, Rizzi continua a far parlare di sé, confermando il suo ruolo di leader indiscusso del movimento animalista italiano. La querelle legale con la questura di Trento aggiunge un ulteriore capitolo a una storia che, a quanto pare, non è destinata a concludersi presto.

Cronaca

Bolzano | Furto di metallo alla Provincia Autonoma: denunciato autista

Questura di Bolzano

Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Bolzano ha denunciato un uomo di 48 anni, già noto alle forze dell’ordine, accusato di furto aggravato e appropriazione indebita. L’indagine ha preso avvio grazie alla segnalazione del responsabile di una ditta di trasporti, che sospettava il coinvolgimento di un suo dipendente in attività illecite.

L’autista, impiegato presso l’azienda e alla guida di un camion aziendale, è stato monitorato tramite un sistema di geolocalizzazione che ha rilevato comportamenti anomali. In particolare, il camion è stato localizzato in Val d’Ega, dove il dipendente avrebbe caricato una notevole quantità di ferro senza autorizzazione, violando sia le norme aziendali che le regole di circolazione stradale, dirigendosi verso un centro di smaltimento di materiali ferrosi.

Le forze dell’ordine sono intervenute prontamente, rintracciando il mezzo nella zona industriale di Bolzano. L’uomo, fermato alla guida, ha ammesso di trasportare circa quattro tonnellate di materiale ferroso, rubato da un deposito della Provincia Autonoma di Bolzano. Il metallo rubato è stato sequestrato in attesa di essere restituito ai legittimi proprietari.

Il Questore di Bolzano, Paolo Sartori, ha emesso un Avviso Orale nei confronti dell’indagato, sottolineando la pericolosità della situazione, non solo per il furto, ma anche per il potenziale rischio per la sicurezza stradale, dato che il camion trasportava un carico ben oltre i limiti consentiti. Grazie alla rapida collaborazione tra azienda e autorità, si è evitato che la situazione degenerasse ulteriormente.

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Cronaca

Bolzano | Misura cautelare per 41enne accusato di stalking e minacce contro assistente sociale

Questura di Bolzano

Un uomo di 41 anni, cittadino iracheno residente a Trento, è stato oggetto di un provvedimento cautelare da parte del Tribunale di Bolzano per atti persecutori e minacce nei confronti di un’assistente sociale e delle sue due figlie minori. L’indagato, già noto alle forze dell’ordine per precedenti di maltrattamenti in famiglia, aveva perso la custodia delle bambine, ora ospitate in strutture protette.

Le minacce si sono intensificate dopo un episodio avvenuto in agosto, quando l’uomo si è recato alla Questura di Trento con le labbra cucite, minacciando gesti estremi e chiedendo di parlare con l’assistente sociale coinvolta nel caso delle figlie. Nei giorni successivi, l’uomo ha continuato a contattare la donna, minacciando di recarsi nel suo ufficio con una tanica di benzina e di compiere atti violenti. A fronte della gravità delle minacce, la polizia ha predisposto un servizio di vigilanza presso l’abitazione e il luogo di lavoro della vittima.

Il Questore di Bolzano, Paolo Sartori, ha inoltre emesso un foglio di via obbligatorio per impedire all’uomo di rientrare nel comune di Bolzano per i prossimi quattro anni e ha avviato la procedura per la revoca del suo permesso di soggiorno. Sartori ha sottolineato l’importanza di una rete tra istituzioni e centri antiviolenza per affrontare simili situazioni, ribadendo l’impegno della Polizia di Stato nel proteggere le vittime di violenza domestica e atti persecutori.

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Cronaca

Bolzano | Lite per un parcheggio: intervento della Polizia in Via Napoli

Questura di Bolzano

Nella serata di ieri, un episodio di violenza è stato segnalato al numero di emergenza “112NUE” in via Napoli. Un uomo ha contattato la polizia dopo essere stato aggredito, scaturita da una lite legata a un veicolo mal parcheggiato che bloccava il passaggio.

Le pattuglie della Polizia di Stato sono arrivate prontamente sul posto, dove il richiedente ha raccontato di aver fatto una battuta polemica a un passeggero del furgone. La situazione è rapidamente degenerata: il passeggero è sceso dal veicolo e ha iniziato a colpire l’uomo con calci e pugni. Nel frattempo, il conducente del furgone, accortosi della situazione, ha cercato di allontanare l’aggressore e ha fatto ritorno con il veicolo.

Grazie alla dettagliata descrizione fornita dalla vittima, le forze dell’ordine hanno avviato una rapida ricerca nella zona, riuscendo a fermare il furgone poco dopo. A bordo era presente solo il conducente, che ha dichiarato di essere impiegato in un’azienda di consegne e non ha fornito ulteriori informazioni sull’episodio.

Gli agenti hanno successivamente identificato e denunciato l’aggressore all’Autorità Giudiziaria. La vittima, nel frattempo, ha ricevuto le cure necessarie sul posto. L’accaduto evidenzia come situazioni quotidiane possano degenerare in atti di violenza, richiamando l’attenzione sull’importanza della

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