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Cronaca

Guerra in Medio Oriente | Soltanto un accordo di cessate il fuoco a Gaza impedirà all’Iran di attaccare

Le tensioni tra Iran e Israele continuano a crescere in un contesto già estremamente delicato in Medio Oriente. Le recenti discussioni internazionali, avvenute a ridosso del Ferragosto, hanno prodotto un fragile cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Questo accordo è considerato l’ultima barriera che potrebbe impedire una rappresaglia diretta da parte dell’Iran nei confronti di Israele, in risposta all’uccisione del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, avvenuta in territorio iraniano.

Tre alti funzionari iraniani, citati dai media, hanno chiarito che se i negoziati di giovedì fallissero o se l’Iran percepisse che Israele sta rallentando intenzionalmente il processo, potrebbe prendere in considerazione un attacco diretto. Questo scenario vede coinvolto anche Hezbollah, alleato dell’Iran, il che aumenta ulteriormente la posta in gioco.

L’Iran sembra disposto a dare una possibilità ai colloqui, senza tuttavia specificare per quanto tempo sarà disposto ad attendere prima di agire. Nel frattempo, l’Iran ha manifestato l’intenzione di partecipare indirettamente alle trattative, mantenendo un canale di comunicazione con gli Stati Uniti. Questo rappresenta un cambiamento significativo rispetto alle posizioni precedenti, in cui Teheran aveva mantenuto una distanza maggiore dalle discussioni dirette tra Israele e Hamas.

Israele, dal canto suo, ha innalzato lo stato di allerta delle sue forze armate, in vista di possibili attacchi. Il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano ha confermato che sono in corso preparativi sia offensivi che difensivi, evidenziando la serietà con cui viene considerata la minaccia proveniente da Iran e Hezbollah.

Gli Stati Uniti, attraverso il segretario di Stato Antony Blinken, stanno lavorando per garantire la partecipazione di Hamas al prossimo vertice, essenziale per il raggiungimento di un cessate il fuoco duraturo. Tuttavia, Hamas ha espresso delle riserve, chiedendo a Israele di accettare una proposta di cessate il fuoco aggiornata, avanzata a luglio, che già rappresenta una concessione significativa da parte del movimento palestinese.

La situazione resta tesa e incerta, con il rischio che nuovi sviluppi possano far precipitare la regione in un conflitto ancora più vasto.

Cronaca

Ragazza uccisa in sparatoria a Molfetta, fermato 21enne

I carabinieri hanno fermato a Bari il presunto responsabile dell’omicidio della 19enne uccisa la notte tra sabato e domenica in un agguato al Bahia Beach di Molfetta, nel Barese. In manette è finito un 21enne, di Bari.
Il bersaglio dei sicari, secondo quanto accertato dagli investigatori, sarebbe stato l’amico della ragazza, un 20enne rampollo del clan del rione barese di Japigia. Il giovane è rimasto ferito assieme ad altre tre persone. Le indagini sono coordinate dalla Dda di Bari.
– foto Agenzia Fotogramma –

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Cronaca

Tremestieri Etneo (CT) | Operazione “Pandora”: rinviata al 30 settembre l’udienza preliminare nei confronti di 27 imputati

È stata rinviata al 30 settembre l’udienza preliminare riguardante 27 imputati coinvolti nell’operazione Pandora, un’inchiesta condotta dai Carabinieri su presunti casi di infiltrazione mafiosa e corruzione nel Comune di Tremestieri Etneo. Questo procedimento ha suscitato un notevole interesse, data la gravità delle accuse e le figure coinvolte.

Durante l’udienza, il giudice per le indagini preliminari Ottavio Grasso dovrà esaminare le posizioni degli imputati, tra cui quella di Luca Sammartino, esponente della Lega in Sicilia, indagato per due presunti episodi di corruzione. Sammartino, che si è dimesso da vicepresidente della Regione Siciliana e assessore all’Agricoltura, ha sempre negato le accuse, esprimendo fiducia nella magistratura.

Le accuse contestate a Sammartino includono il favorire un farmacista a Tremestieri Etneo, ostacolando la concorrenza in cambio di supporto elettorale per una candidata alle europee. Inoltre, è accusato di aver ricevuto informazioni riservate da carabinieri riguardo a eventuali indagini contro di lui.

Tra gli altri imputati figurano l’ex sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando, e Pietro Alfio Cosentino, entrambi indagati per voto di scambio politico-mafioso. Inoltre, sono coinvolti due presunti membri di Cosa Nostra, Francesco Santapaola e Vito Romeo.

Nella prossima udienza, prevista per la fine di settembre, le parti potranno avanzare richieste di patteggiamento e presentare ulteriori argomentazioni. La richiesta di rinvio a giudizio è stata firmata dai sostituti procuratori e approvata dalla procuratrice facente funzioni, segnando un passo importante nel proseguimento di questo caso.

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Cronaca

Tribunale di Catania | “Estinto il giudizio” su fermi migranti con decreto Cutro

Le sezioni unite civili della Cassazione hanno recentemente dichiarato “estinto il giudizio” sul ricorso presentato dal Ministero dell’Interno e dal Questore di Ragusa, riguardante la decisione del Tribunale di Catania di non convalidare i fermi di migranti. Questo sviluppo si inserisce nel contesto del cosiddetto decreto Cutro, che ha suscitato ampie discussioni e controversie.

La rinuncia al ricorso è stata formalizzata dal Ministero e dal Questore, che hanno affermato che l’interesse all’impugnazione è venuto meno a causa dell’irreperibilità dei migranti coinvolti e del nuovo decreto interministeriale che introduce una disciplina differente.

In aggiunta, la Cassazione ha disposto il ritiro di una domanda di pregiudiziale presentata alla Corte di giustizia europea, che era stata chiamata a pronunciarsi sulla questione della garanzia finanziaria di circa 5.000 euro che un richiedente asilo deve versare per evitare il trattenimento in un centro di frontiera. La Corte europea, su parere dell’avvocato generale, aveva precedentemente deciso di trattare la questione con la procedura ordinaria, senza accogliere la domanda di urgenza avanzata dalla Cassazione.

L’avvocato Rosa Emanuela Lo Faro, che rappresenta alcuni migranti coinvolti, ha commentato che, nonostante le modifiche apportate dall’Esecutivo, permangono aspetti problematici nel decreto, in particolare riguardo alla sua conformità con la Costituzione e le normative internazionali. Ha evidenziato l’assenza di misure alternative rispetto alla presentazione di documenti e alla garanzia economica, sottolineando come questo rappresenti un vulnus per i richiedenti asilo. Ha inoltre annunciato l’intenzione di continuare a contestare le convalide avvenute a Porto Empedocle, invitando la Cassazione a fornire ulteriori chiarimenti sulla questione.

In sintesi, sebbene il giudizio sul ricorso sia stato estinto, la questione dei diritti dei migranti e la conformità delle leggi italiane con le normative internazionali rimane aperta e oggetto di scrutinio legale.

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