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Campania

Napoli | 2 arresti per detenzione di materiale pedopornografico: perquisizioni anche a Casera, Avellino e Roma

repertorio

Napoli – Nell’ambito di un’articolata attività d’indagine finalizzata al contrasto della pedopornografia online, la Polizia di Stato ha eseguito un decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli nei confronti di otto soggetti domiciliati nelle province di Napoli, Caserta, Avellino e Roma. Gli individui sono indagati per detenzione di materiale pedopornografico.

Durante le operazioni, gli investigatori hanno condotto ispezioni e analisi informatiche sui telefoni degli indagati, raccogliendo significativi elementi probatori riguardo al loro coinvolgimento nella condivisione online di video che raffiguravano abusi sessuali su bambini in tenera età, inclusi neonati. L’enorme quantità di materiale illecito trovato ha portato all’arresto in flagranza di due uomini di 48 anni, uno di Napoli e l’altro di Avellino.

L’indagine è stata svolta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Campania della Polizia Postale, su delega della IV Sezione – Fasce Deboli della Procura della Repubblica di Napoli, e con il coordinamento del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) di Roma. L’inchiesta ha avuto origine da una segnalazione relativa a utenti italiani coinvolti nella detenzione e diffusione di materiale pedopornografico su un noto social network, pervenuta tramite i canali di cooperazione internazionale di polizia.

Nonostante gli indagati avessero tentato di mantenere l’anonimato creando profili social con dati fittizi, utilizzando caselle di posta elettronica false e accedendo attraverso reti Wi-Fi non protette o intestate a terze persone, gli accertamenti e l’analisi di migliaia di connessioni effettuate dagli investigatori cibernetici hanno permesso di identificarli.

Gli indagati sono da ritenersi non colpevoli fino a sentenza definitiva.

Campania

Napoli | Chiusura di 229 Partite IVA: scoperta rete di frodi fiscali

GdF Napoli

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Napoli hanno richiesto la cessazione di 229 partite IVA fittizie, utilizzate esclusivamente per compiere frodi fiscali, danneggiando il bilancio dello Stato. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, ha evidenziato l’esistenza di imprese inesistenti dal punto di vista economico, senza alcuna reale attività imprenditoriale.

Questi soggetti erano già stati coinvolti in un’operazione che ha portato al sequestro di oltre 117 milioni di euro in crediti derivanti dall’abuso di incentivi per la crescita economica, conosciuti come “SuperAce”. Le aziende coinvolte, che non avevano rispettato gli obblighi fiscali, sono state segnalate all’Agenzia delle Entrate per la cessazione automatica delle partite IVA.

Le norme attuali, introdotte a partire dal 2023, permettono all’Agenzia di invitare i contribuenti a dimostrare la reale attività d’impresa. In assenza di prove, viene disposta la chiusura della partita IVA e una sanzione di 3.000 euro. Questo provvedimento rappresenta un’importante azione preventiva, volta a eliminare dal mercato le aziende che alterano la concorrenza con pratiche illegali, garantendo una maggiore equità fiscale.

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Campania

Salerno | Sequestrati 180kg di materiale esplodente, un arresto

Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno ha condotto un’operazione significativa per contrastare la commercializzazione illegale di materiale esplodente. Durante un controllo di routine a Pagani, le forze dell’ordine hanno rinvenuto all’interno di un’autovettura ben 1.279 manufatti artigianali non omologati, detenuti senza alcuna autorizzazione o documentazione valida.

L’operazione ha avuto un ulteriore sviluppo con la perquisizione dell’abitazione del soggetto coinvolto, che ha rivelato un vero e proprio arsenale di esplosivi. La maggior parte di questi materiali pericolosi era stoccata in due locali seminterrati, situati in prossimità di abitazioni e luoghi pubblici frequentati da cittadini. Il risultato delle operazioni ha portato al sequestro di circa 1.700 esplosivi artigianali, per un peso complessivo di 180 chilogrammi di sostanza esplosiva.

Il responsabile, un cittadino italiano, è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione illecita di esplosivi e attualmente è a disposizione della Procura della Repubblica in attesa del giudizio di convalida.

Questa operazione evidenzia l’impegno costante delle forze dell’ordine nel monitoraggio e nella repressione della produzione e commercializzazione illecita di materiali pericolosi. La Guardia di Finanza ribadisce l’importanza di garantire la sicurezza dei cittadini, prevenendo fenomeni sempre più diffusi che possono mettere a rischio la salute e l’incolumità pubblica.

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Campania

Napoli | Tassi usurai che superavano il 100% di interessi, arrestate 15 persone

Nella mattina del 24 settembre 2024, le forze dell’ordine di Napoli hanno portato a termine una vasta operazione contro il fenomeno dell’usura e dell’estorsione, concentrata principalmente nel quartiere Poggioreale. L’intervento ha visto coinvolti i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Poggioreale, coadiuvati da diverse unità investigative del territorio, che hanno eseguito quindici ordinanze di misure cautelari, emesse su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.

L’indagine, coordinata dalla Procura distrettuale, ha permesso di individuare un gruppo di persone accusate di aver sfruttato economicamente due cittadini della zona, imponendo tassi d’interesse usurari su prestiti. I tassi avrebbero raggiunto percentuali estremamente elevate, arrivando a superare il 100% mensile. Le vittime, in difficoltà economiche, sono state costrette a subire un sistema di estorsioni prolungato.

Le ordinanze, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Napoli, hanno disposto diverse misure restrittive: per otto degli indagati è stata stabilita la custodia cautelare in carcere, mentre per i restanti sette è stato disposto il regime degli arresti domiciliari. Al momento, un solo soggetto coinvolto risulta ancora latitante ed è attivamente ricercato dalle autorità.

È importante sottolineare che le misure cautelari sono state adottate nella fase preliminare dell’indagine, e gli indagati, pur gravemente sospettati, godono del principio di presunzione d’innocenza fino all’eventuale sentenza definitiva. Tale operazione rappresenta un ulteriore passo nella lotta contro la criminalità organizzata e il fenomeno dell’usura, una piaga che spesso colpisce le fasce più vulnerabili della popolazione.

L’azione delle forze dell’ordine dimostra la ferma volontà dello Stato di contrastare con decisione questi fenomeni criminali, che continuano a minare la serenità e la sicurezza economica di molti cittadini, soprattutto in quartieri già segnati da un contesto sociale difficile.

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